Francesca di Foix (1831)

The More I learn, the Less I Know

Francesca di Foix (1831)

Francesca di Foix
Melodrama in One Act
Libretto by Domenico Gilardoni

An audio recording from Opera Rara with a stellar cast.

CAST OF CHARACTERS

Francesca, Countess (Soprano)
Il Re (The King), in the prime of life (Baritone)
Edmondo (Edmond), a Page (Contralto)
Il Conte (The Count) (Bass)
Il Duca (The Duke) (Tenor)
Chorus: knights, ladies, peasants, squires, familiars of the Countess

The action takes place in France, partly in the Palace of the Louvre, partly in nearby places. The time is toward the beginning of the sixteenth century.

ATTO UNICO

Luogo destinato alla caccia, ed attiguo al palazzo del Louvre.

SCENA PRIMA
Coro di contadini dell’uno e dell’altro sesso, tutti con ghirlande di fiori in mano.

Coro
Senti, senti… Già l’eco ripete
Il segnal della caccia… Si veda…
Delle belve faranno già preda.
Il monarca lontano non è.
Qual ei schiude letizia ne’ cori…
Non s’indugi; incontriamolo. Voliamo!
Questi fiori al suo piè deponiamo,
Puri omaggi d’amore e di fé.
(partono)

SCENA SECONDA
Il Paggio ed il Duca.

Paggio
Questo è il loco stabilito,
E già l’ora s’avvicina;
La cugina prigioniera
I suoi ceppi or frangerà.

Duca
Oh, bisbetico marito,
Questa ingiusta gelosia
È pazzia; ma pria di sera
Il sovran ti guarirà.

Paggio
Mi figuro la Contessa
Nel ricevere l’anello…

Duca
Dunqu’è bella?

Paggio
Sì, un modello
È di vezzi e di beltà.

Paggio e Duca
Dalle donne spesso ottieni
Con le buone affetto e amore;
Non si compra col rigore
La bramata fedeltà.

Paggio
Ecco il Conte…

Duca
Ecco il geloso…

Paggio e Duca
Tutto fumo e vanità.

SCENA TERZA
Il Conte e detti.

Conte
Che vita, delle cacce
È l’esser direttore!…
È grande in ver l’onore,
Ma immenso è il galoppar!
(Aver di moglie bella
Fatto segreto acquisto;
Pensar che il mondo è tristo,
Che sola deve star…
È un certo crepacuore
Da farti disperar!)
Ma l’esser direttore
È onore singolar!

Paggio
Che carica!

Duca
Cospetto!

Paggio e Duca
Ne parla ogni città.

Conte
Davver?… (Ma se l’ho detto,
Ch’è somma dignità!)

S’ode quasi vicino il suono di più corni da caccia.

Duca
Ascoltate?

Conte
Altra preda.

Paggio
Corriamo.

Coro di dentro
Viva il nostro sovran! Viva! Viva!

Duca
Che il monarca?…

Conte
Egli stesso?…

Paggio
Sì, arriva.

Conte, Duca e Paggio
Il sovrano!… Ci vuol gravità!
Guarda, come gonfiando si va!

SCENA QUARTA
Il Re seguito dai contadini, e dalle sue guardie, e detti.

Re
Grato accolse i vostri accenti
Chi voi regge, o fidi amici,
Chi per rendervi felici
La sua vita spenderà!
Conte, evviva… Molto esperto
Nel suo ramo?… Duca, è vero?…
(poi al Conte)
E per voi, di più, lo accerto,
Sì bel giorno brillerà!

Paggio e Duca
(al Conte)
Quanto siete fortunato;
Certo, ognun v’invidierà!

Conte
Sono in ver mortificato;
Qual eccesso di bontà!

Coro
Questo giorno avventurato
Mai l’eguale non avrà!

Re
Oh, quale apporta all’anima
Soave e bel diletto,
Veder felici i popoli,
Lieti per me gioir!
Al par degli anni accrescere
Sento per voi l’affetto;
In voi regnare e vivere
È solo il mio desir!

Tutti
Oh, come l’alme inebria
Quel lusinghiero detto;
Mille ridenti immagini
Leggiam nell’avvenir!

Re
Duca, e così?… La vostra vedovetta
Cugina, a quel che par, non vi mantenne
La già data parola?…
Mi spiace che al torneo manchi ella sola.

Duca
A che pensar non so.

Re
Conte, e voi sempre
Persisterete nel privar noi tutti
Del piacer di conoscer vostra moglie?

Conte
(E siam da capo!) Maestà, vel dissi,
È così sconcia, scontrafatta, rozza,
Più brutta d’un’arpia,
Che men vergogno…

Paggio
(Un schiaffo ogni bugia!)

Re
Davvero?…

Conte
Dimandate
Al Paggio.

Re
(Che costanza!) È tarda l’ora:
Al palagio io ritorno.
(ai contadini)
Il vostro puro affetto
Scolpito serberò, miei fidi, in petto.

Partono.

(il Re poi rivolto al Duca, e sottovoce)
(Soli vi lascio in questo loco.)
(indicando il Paggio)
Appena
Arriva la Contessa
Da mia sorella voi la condurrete.
Vo’ dar una lezione
Al geloso consorte!
Gente, mio Duca, a rivederci in corte.
(parte, seguito dalle guardie)

Duca
Voi non seguite il Re?

Conte
Per or la nuova carica mel vieta…

Duca
Che! Forse qui restate?…

Conte
Ci aveste qualche intrigo?…

Duca
Eh!…

Conte
Vado via…
(Edmondo, segretezza!…
Se parlan di mia moglie
Di’ ch’è più brutta ancor di quel che ho detto.)

Paggio
Ho capito.

Parte il Conte.

Geloso maledetto!

Duca
In somma, quel tu fosti che l’anello
Rubò al Conte?…

Paggio
Sì, quello.

Duca
E pensasti ad averne?…

Paggio
Un altro eguale,
Per liberar l’amata mia cugina
Dal castello ove chiusa
Il Conte gelosissimo l’avea,
E sol con questo mezzo uscir poeta!

Duca
Dunque, a veder andiamo
Sull’altura vicina,
Se giunga?

Paggio
Sì, vediam dalla collina.

Partono.

SCENA QUINTA
La Contessa seguita da pochi suoi famigliari.

Contessa
Ah! ti ottenni alfin, beata,
Sospirata libertà!
Ma… donarmela ad un tratto!…
Questo fatto come va?…
Mentre a doppia sentinella
Me vegliar facea lo sposo,
Sospettando ognor geloso,
Ch’io mancassi di virtù,
Chi ’l creda?… Da ignota mano
M’ebbi un foglio, in cui rinvenni
Quel felice talismano,
Che mi tolse a schiavitù!
Donzelle, se vi stimola
Desio di farvi spose,
Fuggite ognor quegli uomini
Gelosi nell’amor.
Son aspidi, son vipere
Malvage, velenose:
Fia meglio l’esser libere,
Che vittime di lor!
Questo è l’anello… Il designato loco
È questo, in cui dovea
Rinvenir chi mi avesse addotta in corte…
E chi fuor del consorte esser potrìa?…
Ei di me sì geloso!…
Ma… intanto alcun non vedo… Che trascorsa
Fosse l’ora?…

SCENA SESTA
Il Paggio, il Duca e la Contessa.

Paggio
Venite…

Duca
È dessa?

Paggio
Appunto.

Duca
(E noi l’aspettavam dalla collina.)

Contessa
Edmondo, qui!… sei tu?…

Paggio
Sì, mia cugina…
(correndo fra le sue braccia)
Sei sprigionata alfine…
Oh, quanto rideremo…
Il Duca t’accompagna…

Contessa
(al Duca)
Come!… voi?…

Paggio
Vo ad avvertirne il Re…

Contessa
Ma… senti…

Paggio
(fuggendo)
Poi.
(parte)

Contessa
E mio marito?…

Duca
Nulla sa…

Contessa
Che dite?…
E l’anello ch’io m’ebbi?…

Duca
Edmondo istesso
Ve lo spedì.

Contessa
L’oggetto?…

Duca
È al Re sol noto.

Contessa
(Che ascolto!)

Duca
Vi turbate?…
Il sovran vi desia…

Contessa
(Oh, cielo!… E quale imbroglio!…)

Duca
Volete?…

Contessa
In ver… che so… voglio… e non voglio!…
Signore, a dir il vero,
Qui non ci vedo schietto…
Mi nasce nel pensiero
Un non so qual sospetto…
Conosco il mio consorte…
Ah, s’ei mi trova in corte!…
Oh! che imbarazzo!… Ohimè!…
Ritorno?… Resto?… Vo?…
Ah, più non sono in me…
Risolvermi non so!

Duca
Signora, incerta siete?…
Il Re veder vi brama…
Voi che in beltà vincete
Ogni più bella dama,
A torto vi smarrite;
Al gran torneo venite…
Quel palpitar perché?…
Deh, non mi dite no;
Fidatevi di me:
Il Conte io placherò.

Contessa
Non posso…
(per andar via)

Duca
Che! Vorreste?…

Contessa
Sì… Duca… perdonate…
Riedo al castel…

Duca
Che fate?…

Contessa
Decisi. Io vo’ partir.

Duca
Partendo affermerete
Quel che di voi si dice…

Contessa
Di me?…

Duca
Di voi.

Contessa
Se lice,
Di me che si può dir?

Duca
Che siete una sciocca,
Villana, e sgarbata;
Che al fuso e alla rocca
Sembrate sol nata;
Che lurida e zoppa
Formovvi natura;
Che fate paura,
Destate pietà!

Contessa
Di me tutto questo?…

Duca
Non dissi metà.

Contessa
Chi fu il menzognero?…

Duca
Il vostro consorte;
Già noto è alla corte,
E al Re…

Contessa
Fino al Re!…
(Ingrato!)

Duca
(È il veleno versato!)

Contessa
(Vendetta!)

Duca
Ebben?…

Contessa
Alla reggia
Rivolgasi il piè…
(Malnato! Bugiardo!
Dêi farla con me!
Quante son delle civette
L’arti fine e più perfette,
Quante grazie amore aduna
Vuo’ sfiorarle ad una ad una;
A chi un vezzo, a chi un occhietto,
Poi con altri vo a braccetto;
E il marito indispettito
Dalla rabbia fremerà!)

Duca
(La scintilla ha preso foco,
Già si spande a poco a poco;
Un incendio in lei divampa,
Vedi il volto come avvampa;
Oh, marito poveretto,
Ti si appresta un bel giochetto;
Quest’inganno per tuo danno,
Caro assai ti costerà!)

SCENA SETTIMA
Mentre vanno via. Il Conte, il Duca e la Contessa.

Conte
Oh! Duca, mi rallegro!…

Contessa
(Mio marito!)
(si copre il volto col velo)

Duca
Grazie, mio Conte…
(alla Contessa sottovoce)
(Dite che voi siete
La Baronessa di Linsberg…)

Conte
Adesso
Capisco a che soletto
Restar qui volevate…
Per vagheggiar l’errante pellegrina.

Contessa
Signor, non offendete
Quelle dame, che ancor non conoscete.

Conte
(Qual voce… La figura!…)

Contessa
E rispettate in me la Baronessa
Di…

Duca
(Linsberg…)

Contessa
Di Linsberg…

Duca
La mia cugina
Vedovetta, che vien dall’Inghilterra.

Conte
(Qual somiglianza!… Ma l’anello è qua!…)

Duca
Cugina, a che indugiamo?…
Ci permettete, o Conte?… Noi partiamo.

Conte
Ed io vi seguo…

Duca
(Me la pagherai!…)

Partono il Duca e la Contessa.

Conte
(seguendola)
Così bassotta! Giurerei!… Ma in corte
M’accerterò s’è quella…
E se fosse?… Le spacco le cervella!
(parte)

SCENA OTTAVA
Gabinetto negli appartamenti reali. Tavola sulla quale v’è una spada. Coro di cavalieri, conducendo seco loro, e con circospezione il Paggio.

Coro
Vieni, e narra, o bel paggetto,
Giovinetto d’anni ancor,
Ma di trappole provetto,
Ma perfetto nell’amor,
Tu saprai chi è quella dama
Qui arrivata poco fa;
Dillo a noi, come si chiama?…
Donde venne?… Che vorrà?

Paggio
È una giovane straniera,
Che più tardi ognun vedrà;
Come fior di primavera
Fresca ride in lei beltà:
Se il suo nome è falso o no
V’ha del dubbio, non si sa;
S’ella è nubile, o sposò,
È un’arcana verità!
Quel ch’è certo, divertir
Il sovrano si potrà!

Coro
Ma il perché?…

Paggio
Non si può dir.

Coro
Ma tu il sai…

Paggio
Da me si sa…
Che dan vita ad ogni festa
Due vaghissime pupille,
Come stille
Di ruggiada,
Che ravvivan prato e fior!

Coro
Ah, sei furbo, o bel paggetto,
Giovinetto d’anni ancor,
Ma di trappole provetto,
Ma perfetto nell’amor!

Paggio
Ve lo giuro; il vero ho detto;
Io non sono un mentitor!

Il coro parte.

SCENA NONA
Il Conte ed il Paggio.

Conte
Edmondo?… Edmondo?…

Paggio
(Ahimè, ci siamo!)

Conte
Quella
Dama velata…

Paggio
La vedeste?…

Conte
In volto?…
No… Ma un sospetto… un dubbio… Dimmi un poco,
Avessi tu svelato,
Che mia moglie…

Paggio
Nemmeno per pensiero…
Ma… e perché?…

Conte
Questa dama maledetta
Ha un gesto, una statura,
Un tutto che a mia moglie raffigura;
E quando assicurarmene potea,
La sorella del Re col più bel garbo,
Se le mise a braccetto,
E seco l’introdusse in gabinetto.

Paggio
Ma l’anello?…

Conte
Oh! sta qui… Se non lo avessi,
Non metterei la cosa
Più in dubbio… Solamente…

Paggio
Il Re s’avanza.

SCENA DECIMA
Il Re, il Duca, il Conte ed il Paggio.

Re
(al Duca)
Ecco il geloso! Divertir mi voglio…
Con segretezza intanto
L’armadura preparami, ed appena
Saranno i cavalieri tutti accolti
Al torneo, della tromba
Lo squillo io senta, ond’esserne avvertito.

Duca
(Or viene il bello! Povero marito!)
(parte)

Re
Edmondo, se la dama
È visibile, dille,
Ch’io bramo di conoscerla,
Di condurla al torneo.

Edmondo parte.

Conte?… la Baronessa di Linsberg
È bella?…

Conte
E chi la vide?…
Stava così ravvolta in doppio velo…

Re
L’han descritta sì amabile e gentile,
Che desio di vederla ardentemente!

Conte
(Ardentemente!… Se mia moglie fosse,
Di qua non esce viva!…)

Re
E quando vien?…

SCENA UNDICESIMA
Il Paggio e detti.

Paggio
La Baronessa arriva.

Re
(al Conte che smania per guardarla)
Ebbene?… Che cos’è?…
Voi siete più curioso assai di me.

Conte
Sono impaziente di mirarla anch’io,
A dir la verità,
Se lo permette Vostra Maestà.

Re
Se il permetto?… Che dite?…
Io stesso presentar vi voglio a lei.

Conte
Amor! Deh, fa’ ch’abbia tremato invano!

Re
Eccola o Conte.

SCENA DODICESIMA
Il Re, il Conte, la Contessa ed il Paggio.

Contessa
(nel vedere il Conte)
(Ahimè!)

Paggio
(alla Contessa)
Quegli è il Sovrano.
(il Paggio parte)

Re
Vi presento, o Baronessa,
Delle cacce il direttore,
Di mia corte lo splendore,
Primo fior di nobiltà.

Contessa
Troppo onore!… Ah, questi è il Conte,
Ch’ha una moglie oppressa d’anni,
Ch’è un compendio di malanni?…
Poveretta!… Come sta?

Conte
(Poffar Bacco!… Ell’è!… Son morto!…
Il mio anello ha partorito!…
Me l’ha fatta!… Io son tradito!…
Mi dimanda come sta!)

Re
Conte?… Ebben?… Quei vaghi rai
V’hanno forse sbalordito?…
Ah! son vinto, e anch’io rapito
Dal poter di sua beltà!

Contessa
Sire, ah, voi mi confondete…
(Si contorce; stringe i denti!)
Tai non merto complimenti…
(Riscaldando ahimè si va!)

Conte
(Ahi! che brutta pantomima!…
Egli fa la contro-scena!…
Come incalza! Ohimè! Che pena!
Ehi?… Contessa?… Fatti in qua!)

Si ascolta uno squillo di tromba.

Re
La tromba…

Conte
Manco male!…

Re
Al gran torneo ci chiama.
(va a prendere la spada ch’è sopra la tavola)

Conte
Di grazia?… bella dama?…
Anch’ella?…

Contessa
E che vi par?…

Re
(subito in mezzo)
Questo acciar che il sovrano vi affida,
Là sul campo di gloria, d’onore,
Sarà premio dovuto al valore,
Da voi stessa il più forte l’avrà!
Oh, felice il guerrier che l’ottiene
Dalla man di cotanta beltà!

Contessa
(al Conte)
Su, correte, volate al cimento;
Su, vestite l’arnese guerriero;
Siate in campo, e tra’ forti il primiero;
So che in voi non si annida viltà!
Ah, vincete: e d’un premio le chiome
Questa mano fregiarvi saprà!

Conte
(alla Contessa)
Fu già tempo che in mezzo alle pugne
Riportava trionfo, e vittoria,
E con questo, sia detto a mia gloria,
Mai tal premio mi porse beltà!
E volete donarmelo, adesso?…
Ah, signora, non è più l’età!

Partono.

SCENA TREDICESIMA
Il Duca.

Duca
Ve’, come il Conte segue al gran torneo
Il sovran, la consorte!…
Sì, sì, va’ pur! che dirle una parola
Non ti sarà concesso!…
Ma non a torto, in ver, di leggiadra
Moglie è vigil custode!…
Ah, forse anch’io ’l sarei,
Se mi rendesse imene
Felice possessor d’un tanto bene!
Donne, che ognor più bella
La vita a noi rendete,
Rose gentili siete,
Che ognun desia per sé;
Scherzanvi l’aure intorno,
Ogni ape in voi si posa!
Misero chi riposa,
Sulla promessa fé!
(parte)

SCENA QUATTORDICESIMA
Esterno del palazzo del Louvre magnificamente illuminato. Guardie del Re schierate intorno intorno. Coro di cavalieri.

Coro di Cavalieri
La vaga straniera,
Non donna ma dea,
Che in mezzo alle belle
Più bella splendea,
Destava in pensiero
Del franco guerriero
La fervida brama,
Il nobile ardor
Di onore, di fama,
Di gloria, d’amor.

SCENA QUINDICESIMA
Il Paggio, il Conte e detti.

Paggio
Ma via rasserenatevi…

Conte
Che parli di sereno?… Non vedesti
Quanti l’eran d’intorno?…
E che appena a parlarle m’accostava
A guisa di concerto,
Si succedea l’un l’altro,
Facendomi restare sempre in ultimo!

Paggio
Ma siete poi sicuro,
Ch’è vostra moglie?…

Conte
Oh! va’!… te ne scongiuro!…
Il dubbio è sol se torni in mano mia!…
Parlo?… Oh, le beffe… Taccio?… Inghiotto arsenico!…
L’affare dell’anello è inconcepibile!

Paggio
E intanto?…

Conte
La signora
Commise un tradimento!

Paggio
Eccola.

Conte
E ognor coll’accompagnamento.

SCENA SEDICESIMA
Il Duca, la Contessa, seguita da un altro piccolo paggio che sovra un ricco cuscino porta la spada, e detti.

Duca
La giostra, o Baronessa,
A voi piacque?…

Contessa
Moltissimo… Amerei
Saper chi fu l’incognito guerriero
Vincitore?…

Conte
(Le piace anche l’incognito!)

Duca
Lo vedrete al momento,
Che a lui farete il dono della spada.

Paggio
(rivolto a tutti)
Il vincitore del torneo.

Contessa
Dov’è?…

SCENA DICIASSETTESIMA e Ultima
Il Re e detti.

Duca
Miratelo.

Contessa
Il monarca!

Conte
Ei stesso!

Tutti
Il Re!

Re
Gloria sublime è quella,
Di più lance spezzar per una bella!

Duca
(alla Contessa)
Cingetegli la spada.

Conte
(Anche questa!)

La Contessa pone la spada al fianco del Re.

Re
(alla Contessa)
Or sia l’opra appien compita;
Per voi già so che il Duca da gran tempo
Amor nutria…

Conte
(Nuove scoverte!)

Re
Io stesso
Vo’ farvi sua consorte.

Contessa
Son pronta, ma col patto,
Che di me non diffidi il Duca a torto,
Né sia geloso al par di quel ch’è morto!

Duca
In tutto a questa legge io m’assoggetto.

Conte
(E in mia presenza va a secondo letto!)

Re
(prendendo le destre del Duca e della Contessa)
Fausto sempre splenda il sole,
Sempre il fato a voi sorrida;
Di costanza la più fida,
Sacro nodo sia mercé!
Scorra ognor la vostra vita,
Qual ruscello in via fiorita,
Dall’amore fecondata,
Coronata dalla fé!

Conte
(Ora scoppio dalla bile!
Io son quasi fuor di me!)

Duca, Conte e Paggio
(Me la godo per mia fé.)

Il Re è per unire il Duca e la Contessa.

Conte
Ah, sovrano, v’han tradito!…
No. Non è la Baronessa…
È mia moglie la Contessa,
Che dal carcere fuggì!

Re
Siete pazzo!… E vostra moglie
Non è inferma?…

Conte
No, signore…

Re
Dunque foste un mentitore?…

Conte
Mentitore… Maestà sì…
Ma l’anello?…

Paggio
(facendosi innanzi)
In una notte,
Ch’eravate in sonno assorto,
Un artefice il più accorto
Altro eguale ne formò,
E racchiuso in un viglietto
Il sovran glie lo mandò.

Re
(ridonando la Contessa al Conte)
Onde apprendervi che a torto
S’oltraggiava un fido cor!

Contessa
Dunque, o sposo, sei pentito?…

Conte
Mi ravvedo dell’error.

Tutti
Questo scherzo l’ha istruito;
Deporrà quel suo rigor!

Contessa
(al Re)
Per voi di gelosia
Son frante le catene;
Per voi godrò d’un bene,
Che mai potea sperar!
Ah! se da tal follia,
V’è ancor chi non si arrenda,
Vegga il mio caso, e apprenda
Le belle a rispettar!

Tutti
Sempre sì lieto e fausto
Di bel sereno adorno,
Il declinato giorno
Si vegga ritornar!

FINE

ONE ACT

A place for hunting adjacent to the Palace of the Louvre.

SCENE I
Chorus of peasants of both sexes, all with garlands of flowers in their hands.

Chorus
Listen, listen . . . The echo is repeating
The signal of the hunt . . . One can see
That they are already making prey of the beasts.
The king is not far off.
How he inspires joy in our hearts . . .
Do not tarry; let us go meet him. Hurry!
These flowers we shall lay at his feet,
Pure tribute of love and fidelity.
(Exeunt)

SCENE II
Enter Page and Duke.

Page
This is the appointed place
And already the hour approaches;
Your imprisoned cousin
Will now break her chains.

Duke
Oh, ill-tempered husband,
This baseless jealousy
Is madness; but before evening
The sovereign will liberate you.

Page
I am picturing the Countess
Receiving the ring . . .

Duke
So she is beautiful?

Page
Yes, she is a model
Of grace and beauty.

Page and Duke
Often you obtain love and affection
From women with kindness;
The loyalty you desire
Is not bought with severity.

Page
Here is the Count . . .

Duke
Here is the jealous man . . .

Page and Duke
All smoke and vanity.

SCENA TERZA
Enter Count.

Count
What a life, to be
Leader of the hunt!
Truly the honor is great,
But the galoping is terrific!
(To have secretly acquired
A beautiful wife;
To think that the world is sad,
That she must remain alone . . .
Is a heartbreak certain
To make you despair!)
But being leader
Is a singular honor!

Page
What a burden!

Duke
Curses!

Page and Duke
Word spreads in every city.

Count
Truly? (But if I have said it,
What a supreme dignity!)

The sound of hunting horns is heard nearing.

Duke
Do you hear that?

Count
Another catch.

Page
Let’s run.

Chorus from within
Hurrah for our sovereign! Hurrah! Hurrah!

Duke
What, the monarch?

Count
He himself?

Page
Yes, he arrives.

Count, Duke and Page
The sovereign! Solemnity is required!
See how bloated he looks!

Scene IV
The king followed by peasants and guards and the above

King
Your words are welcome
To him who rules you, O loyal friends,
Who brightens your life
By making you happy!
Count, greetings . . . Very expert
In his field? Duke, is it true?
(then to the Count)
And I see that such a fine day
Will shine more brightly for you!

Page and Duke
(to the Count)
How fortunate you are;
Surely all will envy you!

Count
In fact, I am mortified;
Your kindness is too much!

Chorus
This day of exploits
Will never have its equal!

King
Oh, what fair and sweet delight
It is to the soul
To see the people happy,
Gaily rejoicing for me!
I feel my affection for you
Increasing with the years;
To live and reign in your hearts
Is my sole desire!

All
Oh, how these pleasing words
Intoxicate our souls;
A thousand smiling images
We read in the future!

King
Duke, and thus? Has your little widowed
Cousin, as it seems, not kept
Her promise to you?
I am sorry that only she is missing from the tournament.

Duke
I know not what to think.

King
And will you, Count, ever persist
In keeping from all of us
The pleasure of knowing your wife?

Count
(We begin again!) Majesty, I have told you,
She is so unclean, uncouth, false,
More loathsome than a harpy,
That I am ashamed . . .

Page
(Every lie an insult!)

King
In truth?

Count
Ask
The page.

King
(What persistence!) The hour is late:
I return to the palace.
(to the peasants)
Your pure affection
I shall keep graven, my loyal subjects, on my heart.

Exeunt.

(the King turning to the Duke, whispering)
(I leave you alone here.)
(pointing to the Page)
As soon as
The Countess arrives
Conduct her to my sister yourself.
I wish to teach a lesson
To the jealous husband!
Gentlemen, my Duke, till we meet again at court.
(Exit, followed by the guards)

Duke
Do you not follow the King?

Count
My new duty forbids me for now . . .

Duke
What! Will you stay here perhaps?

Count
Are you hatching some intrigue?

Duke
What?

Count
I am going . . .
(Edmondo, secrecy!
If they talk about my wife,
Tell her she is even more loathsome than I have said.)

Page
I understand.

The Count leaves

Accursed jealous one!

Duke
In sum, you were the one
Who stole the ring from the Count?

Page
Yes, I was the one.

Duke
And you meant to have from it?

Page
Another like it,
To liberate my beloved cousin
From the castle where the most jealous count
Had imprisoned her,
And only by this means to come out a poet.

Duke
Then shall we go up
To that nearby height
To see if she comes?

Page
Yes, let us watch from the hill.

Exeunt.

SCENE V
Enter Countess followed by a few of her familiars

Countess
Ah! At last I have you, blessed,
Longed-for freedom!
But . . . to grant it me suddenly!
How has this come about?
While my husband had a double guard
Watching me,
Ever jealous and suspicious
That I failed in my virtue,
Who would believe it? From an unknown hand
I had a letter in which I found
That happy talisman
That freed me from slavery!
Ladies, if a desire to become wives
Moves you,
Flee forever those men
Who are jealous in love.
They are asps, they are vipers
Evil and poisonous:
It were better to be free
Than fall victim to them!
This is the ring . . . This is the
Appointed place to which
He who introduced me to the court must return . . .
And who could it be besides my husband?
He so jealous of me!
But . . . till now I have seen no one . . . how much
Time must pass?

SCENE VI
Enter Page and Duke.

Page
Come . . .

Duke
Is it she?

Page
Indeed.

Duke
(And we were waiting for her from the hilltop.)

Countess
Edmondo, here! Is it you?

Page
Yes, my cousin . . .
(rushing into her harms)
At last you are freed . . .
Oh, how we shall laugh . . .
The Duke will accompany you . . .

Countess
(to the Duke)
What! You?

Page
I go to inform the King

Countess
But . . . listen . . .

Page
(fleeing)
Later.
(Exit)

Countess
And my husband?

Duke
He knows nothing . . .

Countess
What are you saying?
And the ring that I received?

Duke
Edmond himself
Sent it to you.

Contessa
The purpose?

Duke
That is known only to the king.

Countess
(What do I hear!)

Duke
You are upset?
The sovereign desires you . . .

Countess
(Oh, heavens! What a predicament!)

Duke
Are you willing?

Countess
Truly . . . I know not . . . I want to . . . and I don’t want to!
To speak the truth, Sir.
Here I cannot see clearly . . .
There arises in my thought
Some unknown suspicion . . .
I know my husband . . .
Ah, if he finds me at court!
Oh! What a situation! Alas!
Do I return? Do I stay? Do I go?
Ah, I am no longer myself . . .
I cannot decide!

Duke
Madam, are you uncertain?
The king desires to see you . . .
You who outshine in beauty
All the most beautiful ladies
Are wrong to be confused;
Come to the grand tournament . . .
Why do you shiver so?
Oh, do not say no;
Have faith in me:
I shall placate the Count.

Countess
I cannot . . .
(starting to leave)

Duke
What! Is that what you wish?

Countess
Yes . . . Duke . . . forgive me . . .
I shall go back to the castle . . .

Duke
What are you doing?

Countess
I have decided. I want to go.

Duke
By going you confirm
What is said about you . . .

Countess
About me?

Duke
About you.

Countess
If you please,
What can be said about me?

Duke
That you are a simpleton,
Slatternly and ill-mannered;
That you seem born
Only for the spindle and the distaff;
That nature formed you
Foul and deformed;
That you inspire fear,
Arouse pity.

Countess
All this about me?

Duke
I have not said half of it.

Countess
Who was the liar?

Duke
Your husband;
It is well known at court,
And the King . . .

Countess
Even the King!
(Ingrate!)

Duke
(The poison has been poured!)

Contessa
(Revenge!)

Duke
Well, then?

Countess
Let me make my way
To the palace . . .
(Baseborn! Liar!
You will deal with me!
How many are the fine
And most perfect arts of coquettes,
As many graces as love gathers,
I shall pluck them one by one;
This one I’ll charm, give the eye to that one,
Then with another I go arm in arm;
And my infuriated husband
Will seethe with rage!)

Duke
(The spark has taken fire,
Already it spreads little by little;
A blaze ignites in her,
See how her face is inflamed;
Oh, poor husband,
A fine little game is coming your way;
This deception at your expense
Will cost you very dearly!)

SCENE VII
As they are leaving, enter Count

Count
Oh! Duke, happy to see you!

Countess
(My husband!)
(covers her face with the veil)

Duke
Thank you, Count . . .
(whispering to the Countess)
(Say that you are
The Baronness of Linsberg . . . )

Count
Now
I understand why
You wished to remain here all alone . . .
To make love to a wandering pilgrim.

Countess
Sir, do not offend
Ladies whom you do not yet know.

Count
(What voice is that . . . the face! . . . )

Countess
And respect in me the Baroness
Of . . .

Duke
(Linsberg . . .)

Countess
Of Linsberg . . .

Duke
My widowed cousin,
Who comes from England.

Count
(What a resemblance! But the ring is here! )

Duke
Cousin, why do we tarry!
With your permission, Count? We depart.

Count
And I follow . . .

Duke
(You’ll pay for this!)

Exeunt Duke and Countess.

Count
(following her)
She’s so short! I would swear! But at court
I will discover if it is she . . .
And if it were? I’ll beat her brains out!
(Exit)

SCENE VIII
A room in the royal apartments. A table on which there is a sword. Enter Chorus of knights, the Page leading them circumspectily.

Chorus
Come and tell us, little page,
Still young in years,
But adept at traps,
But expert in love,
You will know who that that lady is
Who arrived just now:
Tell us, what’s her name?
Whence has she come? What does she want?

Page
She is a young foreigner
Whom you will all see later;
Beauty laughs fresh in her
Like a flower of spring:
Whether her name is false or not
There is doubt, it’s not known;
If she is a maiden or married,
It is a truth held secret!
What is certain, the king
Can be amused.

Chorus
But the reason?

Page
One cannot say.

Chorus
But you know . . .

Page
By me is known . . .
That two most beautiful eyes
Give life to every feast,
Like drops
Of dew
That revive meadow and flower!

Chorus
Ah, you are sly, fine page,
Still young in years
But adept at traps,
But expert in love!

Page
I swear to you, I have told the truth;
I am not a liar!

Exit Chorus.

SCENE IX
The Count and the Page.

Count
Edmondo? Edmondo?

Page
(Alas, here we are!)

Count
That
Veiled lady . . .

Page
You saw her?

Count
Her face?
No . . . But a supicion . . . a doubt . . . Tell me just,
Might you have revealed
That my wife . . .

Page
Never crossed my mind . . .
But . . . why?

Count
This cursed woman
Has a manner, a stature,
Everything that resembles my wife;
And when she could
With the greatest courtesy she took by the arm
The king’s sister
And led her to the chamber.

Page
But the ring?

Count
Oh! It is here . . . If I didn’t have it,
I would have no more doubt
About the matter . . . only . . .

Page
The king comes.

SCENE X
Enter King and Duke.

King
(to the Duke)
Here is the jealous man! I wish to have some sport . . .
Meanwhile, secretly
Prepare my armor and as soon as
The knights are all gathered
For the tournament, let me hear
The sound of the turmpet, so I’ll be informed.

Duke
(Now comes the good part! Poor husband!)
(Exit)

King
Edmond, if the lady
Is visible, tell her
That I wish to meet her,
To escort her to the tournament.

Exit Edmond.

Count! Is the Baroness of Linsberg
Beautiful?

Count
Who sees her?
She stays wrapped in a double veil . . .

King
They have described her as so kind and noble,
That I desire ardently to see her!

Count
(Ardently! If it should be my wife
You will not leave here alive!)

King
And when is she coming?

SCENE XI
Enter Page.

Page
The baroness arrives.

King
(to the Count who is eager to see her)
Well? What is it:?
You are much more curious than I.

Count
I too am impatient to see her,
To tell the truth,
If your majesty allows.

King
If I allow? What are you saying?
I want to introduce her to you myself.

Count
Love! Oh, let me have trembled in vain!

King
Here she is, Count.

SCENE XII
Enter Countess.

Countess
(seeing the Count)
(Alas!)

Page
(to the Countess)
This is the sovereign.
(Exit)

King
I present to you, Baroness,
The leader of the hunt,
The splendor of my court,
First flower of nobility.

Countess
Such an honor! Ah, is this the Count
Who has a wife weighed down in years
Who is a bundle of illnesses?
Poor thing! How is she?

Count
(Good lord! It’s she! I am dead!
She has given birth to my ring!
She has done me! I am betrayed!
He asks me how she is!)

King
Count? Well? Those lovely eyes
Have perhaps stunned you?
Ah! I am vanquished, and even I am swept away
By the power of her beauty!

Countess
Sire, ah, you confuse me . . .
(He is writhing; sink your teeth in!)
I don’t deserve such compliments . .
(He is at the boiling point!)

Count
(Ah! What a horrid pantomime!
He’s doing a by-play!
How he pursues me! Alas! What pain!
Eh! Countess? Come here!)

The peal of a trumpet is heard.

King
The trumpet . . .

Count
Thank goodness!

King
It calls us to the grand tournament.
(goes to take the sword that is on the table)

Count
Graceful? A lovely lady?
She too?

Countess
What is the matter?

King
(suddenly between them)
This steel that the sovereign entrusts to you
There on the field of glory, of honor,
Will be the prize owed to valor,
The victor will receive it from you yourself !
Oh, happy the warrior who obtains it
From a hand of so much beauty!

Countess
(to the Count)
Come, hurry, rush to the battle;
Come, don your battle armor;
You are on the field, and the first among the strong;
I know that no cowardice lurks in you!
Ah, be victorious: and this hand will adorn you
With the prize crown!

Count
(to the Countess)
There was a time when in the midst of battles
I triumphed and was victorious
And with this, let it be said to my glory,
Never did a beauty hand me such a prize!
And do you want to give it to me, now?
Ah, madame, it is not the age!

Exeunt.

SCENE XIII
Enter Duke

Duke
Look, how the count follows the sovereign and his wife
To the grand tournament!
Yes, yes, go on! You will not get a chance
To speak a word to her!
But a vigilant guard over a fair consort
Is not wrong, in truth!
Ah, perhaps so would I be,
If Hymen were to make me
The happy possessor of such a treasure!
Women, who always make life
More beautiful for us,
You are noble roses,
Which every man desires for himself;
The breezes play about you,
Every bee alights on you!
Unhappy is he who relies
On the promise of fidelity!
(Exit)

SCENE XIV
Exterior of the Palace of the Louvre magnificently lighted. Guards of the King deployed all around. Enter Chorus of knights.

Chorus of Knights
The lovely foreigner,
Not a woman but a goddess,
Who among all the fair
Shines fairest,
Arouses in the thoughts
Of the honest warrior
Fervent desire,
Noble ardor
For honor, for fame,
For glory, for love.

SCENE XV
Enter Page and Count.

Page
But come, calm yourself . . .

Count
What say you of calm? Did you not see
How many there were around her?
And as soon as I approached her to speak
By way of conversation,
Some other interposed himself,
Keeping me always at the end of the line!

Page
But are you then certain
That she is your wife?

Count
Oh! Go on! I implore you!
The only doubt is whether she will return to my power!
Do I speak? Oh, the insults. Do I hold my peace? I swallow arsenic!
The business with the ring is a total mystery!

Page
So, then?

Count
The lady
Has committed a betrayal!

Page
There she is.

Count
She’s always in company.

SCENE XVI
Enter Duke and Countess, followed by another young page carrying the sword on an opulent cushion.

Duke
Did the jousts please you,
Baroness?

Countess
Very much . . . I would love
To know who the unknown victorious
Knight was.

Count
(She likes the unknown man as well!)

Duke
You shall see him momentarily,
When I make him a present of the sword.

Page
(turning to the company)
The victor of the tournament.

Countess
Where is he?

SCENE XVII and the Last
Enter King.

Duke
Behold him.

Countess
The King!

Count
He himself!

All
The King!

King
A sublime glory it is
To break more lances for a fair lady!

Duke
(to the Countess)
Gird him with the sword.

Count
(Even this!)

The countess puts the sword on the king’s flank.

King
(to the Countess)
Now may the work come to its conclusion:
I know already that the Duke has long nourished
A love for you . . .

Count
(New revelations!)

King
I myself
Shall make you his wife.

Countess
I am ready, but with the agreement
That the Duke not distrust me wrongfully,
Nor be jealous like him who is dead!

Duke
I subject myself entirely to this law.

Count
(And in my presence she goes to another’s bed!)

King
(taking the right hands of the Duke and the Countess)
May the sun always shine with good fortune,
May fate always smile upon you;
Of the most faithful constancy
Let the reward be this sacred bond!
May your lives run on forever,
As the stream in its flowered course,
Quickened by love,
Crowned by fidelity!

Count
(Now I am exploding with rage!
I am beside myself!)

Duke, Count and Page
(By my faith, I am enjoying this.)

The King goes to unite the Duke and the Countess.

Count
Ah, Sovereign, they have betrayed you!
No. This is not the Baroness . . .
It is my wife the Countess,
Who has escaped from prison!

King
Are you mad! And your wife
Is not infirm?

Count
No, Sire . . .

King
Then you were a liar?

Count
Liar . . . Majesty, yes . . .
But the ring?

Page
(stepping forward)
In one night
When you roamed deep in sleep,
A most excellent goldsmith
Made of it a copy,
And the king sent it to her
Enclosed with a letter.

King
(returning the Countess to the Count)
By which to teach you that a faithful heart
Was wrongly outraged.

Countess
Well, then, husband, do you repent?

Count
I renounce my error.

All
This jest has taught him a lesson;
He will forsake his cruel ways!

Countess
(to the King)
Because of you the chains
Of jealousy are sundered;
Because of you I shall enjoy well-being
That I never could hope for!
Ah! If there is still anyone who persists
In such folly,
Let him view my case and learn
To respect the fair sex!

All
Always so gay and happy
Blessed with fair serenity,
Let the declining day
Be seen to arise again!

THE END

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