I pazzi per progetto (1830)

The More I learn, the Less I Know

I pazzi per progetto (1830)

Madness with Method
Farce in One Act and Eighteen Scenes

Libretto by Domenico Gilardoni
Performed February 6, 1830 Teatro di San Carlo, Naples

A blurry posting of a video from the Teatro di Lugo, no subtitles.

CAST OF CHARACTERS

Norina, wife of Blinval (Soprano)
Christina, young French woman, in love with Blinval (Soprano)
Blinval, Colonel of the Dragoons (Bass)
Eustachio, trumpeter in Blinval’s regiment (Bass)
Darlemont, director of the insane asylum, Norina’s uncle (Bass)
Venanzio, an old miser, Cristina’s guardian (Bass)
Frank, servant of Darlemont (Bass)

The action takes place in Paris

ATTO UNICO

Sala, con tavolini, sedie, cembalo, vari strumenti musicali.

SCENA PRIMA
Darlemont, quindi Frank, Cristina e Venanzio.

Darlemont
Ah! ah! soliti rapporti!
(leggendo dei fogli)
Ma che razza di dottori!
Non vorrebbero che morti,
Tutti pazzi dal furore;
L’un consiglia bastonate,
L’altra piglia legature,
E le menti traviate
Così credono sanar.
Vi vuol altro che catene!
Vi vuol altro che bastoni!

Frank
(portando una lettera)
A voi signore.
Questo foglio…

Darlemont
D’onde viene?

Frank
Un vecchietto n’è il latore.

Darlemont
(legge)
«Raccomando la pupilla
D’un amico doganiere,
Il cui senno che vacilla
Sol per te può riacquistar;
La raccomanda il tuo Claudio».
(a Frank)
Fa’ che passi
Colla giovane il tutore.

Frank
Sì signore vi ho capito.
(esce)

Darlemont
Quasiché non mi prestassi
Ad ognun di vero core,
Sempre arriva alcun munito
E di lettere e biglietti…

Frank
(introducendo Cristina e Venanzio)
Favoriscan, ponno entrare.

Cristina
(a Darlemont)
Ella è forse le maître des foux?

Darlemont
Non signora.

Cristina
Oh! di già me ne accorsi.
Son visage, sa grâce, son tout.

Darlemont
(imbarazzato)
Oh! Signor…

Venanzio
(a Darlemont)
Signore, ell’è una…

Cristina
È una saggia, educata ragazza…
Che quel furbo per forza vuol pazza:
Ballo, suono ogni pezzo di canto,
So a memoria tragedie, commedie,
Tutto il Tasso, Molière, l’Alfieri…
(a Darlemont)
State lì come un palo
Senza offrirmi nemmen da seder?

Darlemont
Ha ragione, ha ragione, cara mia…

Cristina
(beffarda)
Cara mia? Così dicon tutti…

Venanzio
È una matta, che me povero…

Cristina
È falso; è bugia.
Non è povero, no, un doganiere;
Non è povero, al certo, un avaro:
Che col pegno vi presta il denaro.
Le monete, che il vecchio papà
Nel morir, lasciò tutte a moi,
Le vorrebbe attrappar pour lui,
Sans époux, rinserrandomi ici.
(a Darlemont)
Voi, che siete un homme de talent,
Lascerete rubarmi l’argent?

Darlemont
Ha ragione, ha ragione.

Venanzio
È una matta.

SCENA SECONDA
Eustachio Brodolosius di dentro e detti.

Eustachio
(da dentro)
Eustachio Brodolosius penetrare potest?

Venanzio, Darlemont, Cristina e Frank
Altra gente! Chi sarà?

Eustachio, sulla porta.

Darlemont
Lei venga avanti.

Eustachio
Mille salve a tutti quanti. Darlemont?…

Darlemont
Se il brama è qua.
Ma il suo nome, il suo casato?

Eustachio
Don Eustachio Brodolosi:
Un dottor de’ più famosi
Della vecchia e nuova età.

Tutti
Donde diamine è sbucato!
Ha del goffo in verità.

Eustachio
Per me vi parlino le tante lettere
(presenta lettere e pillole)
Che a voi dirigono patrizi e nobili,
Che in me trovarono per lungo spazio
Un profondissimo, enorme merito
Pei miei specifici, contro i malefici
E per le pillole, che senza iperbole,
Dan lungo vivere all’uman genere.
Signor, leggetele, eccole qua
(mostra la lettera)
Di Trachia il principe che a sua memoria
Terracquea statua mi fece erigere;
Più d’Esculapio qui m’alza e venera
La dama colica che m’ha nei visceri;
Qui, qui mi nomina il nuovo Ippocrate.
Il conte Figaro qui ancor mi celebra,
Il conte Sfrittola qui m’alza e venera,
Jokò il banchiere, Barbleu il mercante
E in tante e tante commendatizie
Col suo sanissimo, anzi vastissimo,
Occhio acutissimo conoscerà
Quel don Eustachio che in ogni età…
Terror dei medici sempre sarà.
(Parlata come questa
Soltanto la gran testa
Del sommo don Eustachio
Poteva scaricar.)

Cristina
(Parbleu! che lingua è questa!)
Com’è spedita e lesta!
Ma non mi lascio vincere,
La voglio superar.
(a Darlemont in fretta)
Io so a memoria tutto l’Alfieri,
Io so a memoria tutto Molière:
Io canto e ballo, quel non è povero.
(segnando Venanzio)
Io non son pazza. Io canto il Tasso,
Io canto Alfieri. Io non son pazza…

Darlemont
(Di ciarle è una tempesta,
Sconvolta m’ha la testa!)
Ma pian, signori, pausa!
Più flemma nel parlar.

Venanzio
Non ho più testa in testa,
Che sinagoga è questa?
Mancava don Eustachio
Per farmi bestemmiar.

Frank
Oh, che tempesta è questa!
Non ho più testa in testa,
Che sinagoga è questa?
Che voci acute e stridule!
Che ferreo cicalar!

Darlemont
E così finalmente
Vi siete ammutoliti?

Cristina
Pour moi non parlo pas.

Darlemont
No, parli pure.
Né fia quel suo discorso
(additando Eustachio)
Da tanti francesismi tempestato.

Venanzio
Ha ragion Darlemont: che indiscrezione.

Eustachio
Oh! la sarebbe bella!
Dopo aver fatta un’ora d’anticamera
Non poter…

Darlemont
(ironicamente)
Perdonate?

Eustachio
Niente, niente.
Fra noi che siamo i primi professori
Non vi debbono essere etichette.
Son noti i nostri meriti
Ai presenti, ai futuri e ai preteriti.
Osservate.
(mostra degli scatolini)

Darlemont
Ma queste… Non sono commendatizie.

Eustachio
Ma che mai son le lettere
In faccia a queste pillole?
Parla da sé quest’innocente frutto
Colto dopo vent’anni
Scorsi fra giorno e notte
In sudori, rappigli e scarpe rotte:
Frutto che fa guarire
E diventare i pazzi più sfrenati
Matematici, astronomi, avvocati.
Voglio mangiare anch’io
Col soccorso di questo,
E passar come voi per uomo onesto.

Darlemont
Signor… Darlemont è ben conosciuto,
E voi… esaminate questa giovane
S’è pazza o non è pazza.
(indica Cristina)

Eustachio
(fra sé)
(Lingua, prudenza in dir bestialità.)

Venanzio
(piano a Eustachio dandogli del denaro)
(Dite ch’è pazza e avrete cinque scudi.)

Eustachio
(Tenete: ella per questi, che son
Quattro, sarà furiosa.)
(a Cristina)
Il polso?

Cristina
Ma siete veramente un phisicien?

Eustachio
Non parlate spagnolo!

Cristina
Dissi se siete un medico.

Eustachio
Signora, avete accanto un Paracelso.

Darlemont
(ad Eustachio)
Ebbene?

Venanzio
Che vi pare?

Eustachio
Vi sentite appetito?

Cristina
Assaissimo.

Eustachio
Dormite poi di notte?

Cristina
Poco, perché il tutor mi manda a letto
Sans souper.

Eustachio
In conseguenza non starete indigesta.

Cristina
No.

Eustachio
Dunque siete pazza d’ottava specie.

Cristina
E voi, bestia di nono genere.

Darlemont
(Viva il dottor! Ma viva più la pazza.)
Costui è un ciarlatano:
Divertirmici voglio.

Frank
(entrando, a Darlemont)
Signor, quel colonnello
Che ieri il giorno giunse,
Ed andò alla locanda, ed il cui nome
Conoscer m’imponeste, è venuto in persona
E brama visitar quest’istituto.

Darlemont
Il suo nome?

Frank
Blinval.

Darlemont
Desso! (Il marito di Norina!)
(piano a Frank)
Va’, dille
Che il colonnello è il suo consorte istesso,
Che or sarà da lei.

Frank
Vo ad obbedirvi.
(parte)

Darlemont
(a Venanzio e Cristina)
Cari i miei signori,
Perdonino un momento:
Fa d’uopo ch’io riceva un colonnello.

Eustachio
Un colonnello!

Cristina
Un colonnel?

Darlemont
Blinval.

Tutti
Blinval!

Darlemont
Tanto stupore?

Eustachio
(Il colonnello del reggimento mio!)
Io ero sua trombetta, e disertai.
(Cassetta mia, siam nati a passar guai.)

Darlemont
Lo conoscete voi?

Venanzio
Per mia somma disgrazia: fui costretto
In mia casa alloggiarlo.

Cristina
Facevamo all’amour,
E sposarmi promise.

Venanzio
Però quando fosse morta sua moglie.

Darlemont
(a Eustachio)
(Indegno!) E voi?

Eustachio
Ah!… L’anno scorso lo conobbi appunto
Quando perduto aveva quasi il respiro.
E con una di queste
(mostrando le pillole)
Acquistò tanto fiato
Che il pallone di Orlando avria gonfiato.

Darlemont
(a Cristina e Venanzio)
Oh! entrate in queste stanze, ed aspettate
Ciò che deciderà il collegio medico.

Eustachio
Ed io che fo?

Darlemont
In quest’altre rimanete;
Finché il collegio stesso
Giudicherà del vostro gran specifico.

Eustachio
I medici son molti?

Darlemont
E di somma cultura.

Eustachio
(Vi farò una tristissima figura!)

Cristina
Io poi vedrò Blinval?

Darlemont
Sì, lo vedrete.

Eustachio
Fate presto, vi prego.

Darlemont
Sì, prestissimo.

Gli altri partono.

Blinval innamorato di costei?
E chi sa di quant’altre!
Non ha poi tanto torto mia nipote
Se lo chiama infedele;
Ma quando si vedranno
In segreto fra lor s’aggiusteranno.
(parte)

SCENA TERZA
Norina sola.

Norina
All’udir che il mio tesor
Qui dal campo ritornò,
Nel mio seno acceso il cor
Non si mosse, ma balzò;
E la pace che perdé,
Che finora invan cercò,
Con quel ben che mi rendé,
Tutta amor gli ridonò.
Donne mie, perché, perché?
In segreto vel dirò:
Amor è per noi il solo diletto;
Un core feroce racchiude nel petto
Chi il suon di sua voce non giunge a piegar.
Di teneri ardori ei scalda le vene,
Dei miseri cori ei fuga le pene,
Ci fa tra le lacrime la gioia spuntar.
Vorrei saper frattanto perché mai
Il mio signor marito,
Invece di recarsi alla sua casa
A riveder la moglie,
Che dopo pochi mesi d’unione
Dovette esserne priva per tre anni,
Viene in un sito ove non v’han che pazzi.

SCENA QUARTA
Eustachio e detta.

Eustachio
(entrando scorge Norina; fra sé)
Una giovane!… fosse…

Norina
(osservandolo)
Che brutta figuraccia!

Eustachio
Mo’ siam sicuri…

Norina
Come sarebbe a dir?

Eustachio
V’è succo, o brodo?

Norina
Ah! capisco… No, no: non dubitate.
Norina io son, nipote di Darlemont; e voi?

Eustachio
Il dottor Eustachio Brodolosi.

Norina
Di grazia, avete visto il colonnello?

Eustachio
Non signora, nol vidi: è cosa seria!
Quando l’orecchio mio
Il colonnello ascolta,
Prendo un’oncia d’antacido alla volta.

Norina
Che cos’è, mi sembrate un po’ smarrito.

Eustachio
No: parlando così del colonnello
Rammentar mi faceste
D’una certa Cristina… una pupilla,
Cui Blinval, essa dice,
Di darla mano promise,
Quando, salute a noi,
La moglie passerà tra i morti suoi.

Norina
Ah! scellerato!

Eustachio
Che è successo?

SCENA QUINTA
Darlemont e detti; indi Frank.

Norina
Mio zio!

Darlemont
Hai saputo nipote?

Norina
E che ho saputo?
Quel don Eustachio ha detto
Che qui v’è una pupilla,
A cui Blinval…

Darlemont
Lo so.

Norina
Dunque egli venne per seguirla?

Darlemont
Il vedremo.

Eustachio
(Che diamine lì stanno borbottando?)

Darlemont
Per mettere alla prova
La fedeltà di lui,
Una scena eseguirmi tu dovresti
Che a voi donne
Non costa fatica alcuna.

Norina
E quale?

Darlemont
Fingerti pazza, e deplorar, con arte,
La morte del tuo sposo.
Egli me non conosce per tuo zio;
Io come direttor dell’istituto
In questa sala il condurrò; e vedrai
Se all’aspetto del misero tuo stato
Piangerà, o riderà.

Norina
Oh! uomo incomparabile!
Solo il vostro intelletto
Poteva escogitar sì bel progetto.

Eustachio
(Ahimè, di che si tratta?)

Norina
Va bene!

Darlemont
Va benone!

Norina parte.

Eustachio
(Eh! non è matta.)
Grazie al ciel, se ne andò…

Darlemont
Signor dottor, se viene il colonnello
Vi prego tenergli compagnia,
Fin che torno.

Eustachio
Non posso… udite…

Darlemont
Or vengo.
(parte)

Eustachio
Ma sentite… è partito! E a don Eustachio
Affidar dovea
Un tal ricevimento! Oh, Dio! Colui
Va sempre provveduto d’un bastone
E poi mena le mani ch’è un piacere.
Ah! è desso? Ci siam! Lo riconosco
A quel grande corpaccione
E riconosco ancor quel tal bastone.

SCENA SESTA
Blinval ed Eustachio.

Blinval
Mi dica dove è andato Darlemont?

Eustachio
Hum!…

Blinval
Se qui tornerà…

Eustachio
Eh!…

Blinval
Ma la lingua ne ha o non ne ha?
Malcreato tizzone,
Or gliela scioglierò col mio bastone.

Eustachio
Non s’incomodi.

Blinval
Oh!… capperi!
Parmi Eustachio il trombetta!

Eustachio
(E vergine ti perdo, o mia cassetta.)
(per andare)

Blinval
Si fermi…

Eustachio
Ma mi lasci!

Blinval
Un momento!…

Eustachio
Più tardi… or vo di fretta.

Blinval
(tirandolo per l’abito)
Ma questa è inciviltà.

Eustachio
L’abito, per pietà!

Blinval
Si volti! Ah!
Tu qui?

Eustachio
Che tu? Che qui?
Mi porti più creanza!

Blinval
Perdon! Mi colpì
Certa rassomiglianza.

Eustachio
La perdoniamo, addio.
(per partire)

Blinval
(lo tira per un braccio)
Ma pure quella faccia!…

Eustachio
Ma dico, per la faccia
Vuol rompermi le braccia?

Blinval
Insomma, poche chiacchiere,
Di qui non muova il piè.

Eustachio
Insomma, in poche chiacchiere,
Si può saper perché?

Blinval
Quel naso aperto e piatto,
Quel grugno da polpetta,
Quel suo color mulatto,
Quell’occhio a cipolletta,
Presentano il ritratto
D’un giovane trombetta,
Che un giorno disertò,
E a mendicare andò;
Ma se mi cade in trappola,
Imprigionar lo fo.

Eustachio
Se parla di ritratto
Conforme e somigliante,
Anch’io le do per fatto,
Che il corpo, il suo sembiante,
Presentano l’estratto
D’un celebre cantante,
Che Napoli lasciò,
E a Londra se n’andò,
Per far quella pecunia
Ch’io vedo sì e no.

Blinval
Adunque è tutto equivoco.

Eustachio
Mi creda è tutt’equivoco.

Blinval
Ebben, la forza! Il vero scoprirò.

Eustachio
(Oh! diavolo!) La forza?
Ah no, fermatevi:
La tromba, il corno, il piffero,
A’ suoi comandi è qua.
(s’inginocchia)

Blinval
Via t’alza.

Eustachio
E posso crederlo?

Blinval
Finisci di tremar.

Eustachio
Ma qui, signor, di grazia,
Che cosa state a far?

Blinval
Vi son per una perfida,
Per una tigre indomita,
C’ha il volto più adorabile,
Ma d’una furia il cor.

Eustachio
(Oh, Dio!) Ma come, o Dio, spiegatevi,
Che il cielo ce ne liberi, sareste…?

Blinval
Son maniaco! Cioè… cioè…

Eustachio
Misericordia!

Blinval
Io son pazzo e non son pazzo,
Or ragiono, or non ragiono;
Ho in modello il suo cervello
Che ha cangiato e trasformato
In ricette le trombette,
Onde gli uomini ammazzar.
E ad un tratto uscendo matto,
Il bastone qual cannone,
Darà morte alla consorte,
A quel core ingannatore,
E a te pure se in quell’ora
Mi ti vieni a presentar.

Eustachio
Ah! che pazzo, più che pazzo:
Più che pazzo, non ragiona;
E il cervello, poverello,
Se n’è andato, svaporato:
Veh! che mosse, veh! che mosse!
Che accigliato stralunar,
E il cervello, poverello,
Se n’è andato, svaporato.

Blinval
Son maniaco! Bum, il cannone…

Eustachio
Il bastone sul groppone
Già mi sento e mi percuote,
E il bacchetto di Caronte;
Passo il letto d’Acheronte;
Sì, vo a Pluto immantinente
La mia scienza a fiorettar.
(parte)

SCENA SETTIMA
Darlemont e Blinval.

Darlemont
Chieggo mille perdoni, o colonnello,
Se aspettaste.

Blinval
Perdoni? Tralasciate con me
Queste espressioni.

Darlemont
Diceste poc’anzi essere venuto
Alfin di visitar quest’istituto?

Blinval
Del qual per ogni dove
La fama annunzia tanti e tai prodigi.

Darlemont
Che spesso il vero esagera. Non v’è dubbio,
Che finora ogni cura
Felice mi riuscì…
Ma d’una io dispero.

Blinval
E qual?

Darlemont
Di certa giovane
A me raccomandata
Da un amico di Lione.

Blinval
Lione? È furiosa?

Darlemont
Volesse il cielo! Saria di già guarita!
Ma è così malinconica
E concentrata, che impossibile parmi
Al senno ricondurla.
Potete rimanere, ma là in fondo,
Senza avanzare un passo.

Blinval
Non temete.

SCENA OTTAVA
Norina in abito scomposto, ed estatica, camminando lentamente, e detti; poi Frank.

Blinval
(Che figura graziosa!)

Darlemont
(da sé, seguendo Norina)
(Che si tradisca temo.)

Norina
(osservando Blinval)
(L’ha ingrassato il viaggio!
Non reggo alla sua vista, ma coraggio!)
Qual mesto gemito da quella tomba!
Ei cadde immobile
Sotto una bomba, lo sposo misero.
Tanto meglio.

Blinval
Darlemont… Io voglio…

Darlemont
(a Blinval)

Tacete.
Blinval
L’ho conosciuta…

Darlemont
Madama…

Norina
Ah!…

Darlemont
Come vi sentite?

Norina
Ov’è il mio sposo?

Darlemont
Verrà, verrà, sperate.

Blinval
(È dessa, è dessa.)
(a Darlemont)
Signore… lasciate ch’io la vegga.

Norina
(Egli m’ama.)

Darlemont
(a Blinval)
Distrarla non potete.

Norina
Oh, mio Blinval!

Blinval
(Mi chiama!)

Norina
Norina per la gloria abbandonasti;
E sul campo trovasti e bomba e tomba!

Blinval
(forte)
Io son vivo.

Darlemont
(trattenendolo)
Signore!

Blinval
(a Darlemont)
Ell’è mia moglie, non è ver Norina?

Norina
Chi è mai costui, che s’agita e contorce?

Darlemont
Un uomo.

Blinval
È il tuo Blinval.

Norina
Blinval è morto.

Blinval
No, è vivo, è vivo: ei t’ama, egli t’adora.

Darlemont
Ma volete che vada sulle furie?

Blinval
Oh Dio! Non mi conosce!

Darlemont
Madama, entrate meco, e voi…

Blinval
Son io la cagione di sua pazzia!

Darlemont
Guarirà, guarirà.

Blinval
(per inginocchiarsi)
Lasciate che ai suoi piedi…

Darlemont
(davanti a Norina)
Con permesso, signore.

Blinval
Ma dirle io voglio almen…

Darlemont
Suo servitore.
(parte con Norina, chiudendo la porta)

Blinval
Oh! chiudi quanto vuoi, di qui non parto.

Frank
Scusate: è qui venuto Eustachio il medico?

Blinval
Perché?

Frank
Riuniti sono tutti i dottori.

Blinval
Per risanar Norina dalla pazzia?

Frank
Che? Vostra moglie è pazza?
Norina? La nipote del signor Darlemont,
Che per le poste ier sera a rompicollo
Qui giunse ad incontrare il reggimento de’ Dragoni?

Blinval
Dragoni?

Frank
Già voi siete il colonnello.

Blinval
Avanti… avanti…

Frank
Colei, che tutta allegra
Andava ripetendo: arriverà…
Gli parlerò… Pazza colei? Scherzate.

Blinval
Non è pazza ed è nipote a Darlemont?…
(Sì, è vero, questi è quel zio che mi accennò una volta.)
E co’ Dragoni che ha che far?
(fra sé)
Che amasse
Qualch’ufficiale, e ciò dové succedere
Pria che fosse mia moglie
Poiché l’istesso giorno che i Dragoni
Partirono, partì il mio reggimento.
Or che ne’ fogli ha letto che ritornano,
Premurosa ed ansante
Qui è corsa ad incontrar l’antico amante.

Frank
(Il colonnello è diventato ossesso.)

Blinval
(Dunque d’accordo son nipote e zio,
Perch’io l’abbandonassi,
E in piena libertà qui la lasciassi?
Punirti io voglio, indegna.
Coll’armi tue medesime.
Pazzo anch’io fingerommi per dolore
Che mia moglie morì;
Il caso ha qui condotto ancor Cristina,
E per mezzo di quella
Vendicarmi saprò contro Norina.
Guai per chi si frappone,
Sia Darlemont, il Trombetta, il servitore.
Legnate, bastonate,
E se occorrono ancor le cannonate.)
(parte)

Frank
Quest’è pazzo, arcipazzo.

SCENA NONA
Eustachio e Frank.

Eustachio
(di dentro)
Aiuto, aiuto!
Salvami Frank!
(esce col viso impolverato)

Frank
Che avvenne?

Eustachio
(mostrando una scatola)
Guardala.

Frank
Oh, Dio! Voi siete tutto graffiato!

Eustachio
Io vivo per miracolo!

Frank
E come?

Eustachio
Quella strega,
Mentr’è tutta francese,
Per mia disgrazia,
Aveva l’unghie all’inglese.

Frank
Dite… Ci avete un’altra pilloletta?

Eustachio
Che?… È ritornata?

Frank
No, pel colonnello.

Eustachio
Non l’hanno incatenato?

Frank
È pazzo da catena!

Eustachio
Blinval?

Frank
Il colonnello.
(parte)

Eustachio
Quell’è una iena!

SCENA DECIMA
Norina, Cristina, Blinval e detti, ciascun a suo tempo.

Blinval
(contro Eustachio)
Morte, perché non vieni?

Frank
(Qui il colonnello!)

Blinval
(a Frank)
Ti ferma, ti trattieni!

Eustachio
Ohimè!
(si allontana)
Pian, piano, bel, bello!

Blinval
Dunque Norina è morta?

Eustachio
Ohibò, non vuol morir.

Frank
V’è tutta la speranza.

Blinval
(a Frank)
Chi sei tu, disperato,
Che annunzi la speranza?

Frank
(tremando)
Son Frank!…

Blinval
(afferra Frank per un braccio)
Autor dannato!

Frank
Restate, che il padrone
Vo intanto ad avvertire.
(esce)

Blinval
(a Eustachio)
Ti trattieni!

Eustachio
(E intanto con costui
Mi lascia a testa a testa!)

Blinval
Dove fuggì colui?
In pegno a me tu resta.

Eustachio
Colui che è in pegno,
Dov’è, da voi si sa.

Blinval
E vuoi ch’io faccia il morto
Ma questo è un pensar corto.

Eustachio
(Qui solo, solo Eustachio
Farà questo signore
Che per la gran paura
Il fiato perderà.)

Norina
(entra inosservata)
(Che m’avessero ingannata?
Ragionava poco fa!
Qui celata, inosservata,
Scoprirò la verità.)

Blinval
(È venuta, è capitata!
(accorgendosi di Norina)
Or l’aggiusto come va.)

Eustachio
(Ed un’altra n’è sbucata!
Or veder vo’ come va.)

Blinval
Sicché dunque in conclusione…
(a Eustachio)
Tremi?… Hai freddo?… Mio Venanzio!

Eustachio
(Sono Eustachio!)
(contorcendosi)

Blinval
Quel trombone,
Che mi fece da Mercurio
Coll’amabile Cristina
Come sta? Che fa? Dov’è?

Eustachio
Se per poco mi lasciate
Qui condurvelo prometto.

Norina
Tue ricette svergognate
(corre verso Blinval)
Porre in atto non permetto.

Blinval
Ah! mia cara, mio tesoro!
(abbraccia Norina)
E fia ver che torni a me?

Norina
Sì, mi abbraccia, o mio consorte,
Riconosci in me Norina.

Blinval
(come sopra)
Ah, Norina è in braccio a morte;
Godi meco, o mia Cristina.

Eustachio
(per fuggire)
(Gambe, a voi mi raccomando, siate fide!)

Cristina
(entra, trattiene Eustachio)
Arrêt les pieds!

Eustachio
(Scena terza, arresto, e detti!)

Cristina
(piano a Eustachio)
(Di’, Blinval è in frenesia?)

Eustachio
(È in furore, o figlia mia.)

Blinval
Mia carina… mia carina!

Cristina
(Et pourquoi vous nous quittez?
Pourquoi?)

Eustachio
(Per non farmi massacrar.)

Blinval
Godi meco.

Cristina
(No, restez, monsieur, restez!)

Eustachio
(Non vo’ farmi massacrar.)

Norina
(a Cristina)
Ah! tu sei la scellerata,
Che i mariti va rubando!

Cristina
Qual marito v’ho rubato?

Blinval
(a Eustachio)
Ah! sei tu, tromba scordata,
Che vuoi farmi un contrabbando!

Eustachio
Son dottor privilegiato.

Norina
(come sopra)
Nol conosci il colonnello?

Blinval
(come sopra)
Dunque intona il ritornello!

Cristina
(a Norina ridendo)
Voi sua moglie, voi sa femme!

Eustachio
(a Blinval piangendo)
(Per pietà non mi svelate.)

Cristina
(a Blinval)
Ah! vous badinez.
La moglie è una vieille, non ha denti in bouche,
È sorda a un’oreille, infetta chi touche,
È guercia d’un oeil, le manca una jambe,
E sopra un fauteil si fa trascinar!
Insomma è un horreur, un monstre esecrable,
Appena ch’elle meure l’afferra le Diable,
J’aurais de Flimond la main ed il coeur,
E il vecchio tuteur morrà chagriné.

Norina
(a Cristina, imitandola)
La moglie è una vieille, non ha denti in bouche,
È sorda a un’oreille, infetta chi touche,
È guercia d’un oeil, le manca una jambe,
E sopra un fauteil si fa trascinar?
Insomma è un horreur, un monstre esecrable,
Ho tanto de coeur, pupilla del Diable!
O lasci Blinval, o monto in fureur,
E insiem col tuteur farò un fricassée.

Eustachio
Oh, povero me! Salute a chi resta!

Blinval
(ad Eustachio)
Da’ fiato alla tromba,
Ché tromba scordata mia moglie e già morta;
Trallallerallà! Va’ chiudi la porta, non apra la tomba,
Subissa la chiave, ond’ella non sorta,
Né più dalla fossa ritorni per me!
(a Norina)
Amata Cristina un ballo intrecciamo,
Ché morta Norina, consorti noi siamo;
Dottore trombetta, diletta sposina,
E sera e mattina faciamo jassé.

Eustachio
Che tromba, che fiato, oh! povero me!
O gente accorrete! Che chiave, che porta?
Mi manca la veste! Vi sono obbligato!
Salute a chi resta: bel nodo facciamo:
E siamo da capo, aiuto signore,
Che muore un dottore facendo jassé!

Partono.

SCENA UNDICESIMA
Darlemont e Frank.

Darlemont
Eh! vanne… Il colonnello…

Frank
Eppure vi dico che a un tratto
Divenne forsennato. Ei ragionò fintanto
Che parlava della moglie, e quando disse…

Darlemont
Bada per l’avvenire
Di tacer quanto vedi e quanto senti:
Ritirati.

Frank
Don Eustachio.
(parte incontrando Eustachio)

SCENA DODICESIMA
Eustachio e Darlemont.

Eustachio
Quondam don Eustachio!
Ora non v’è che il suo languente spirito.

Darlemont
Sedetevi.

Eustachio
Non posso.

Darlemont
Perché?

Eustachio
La nervatura
Sta tutta per sedersi in sepoltura.

Darlemont
Ma dite, che vi accade?

Eustachio
Il colonnello,
Nel riveder la moglie e la pupilla,
Preso da un ghiribizzo tutto nuovo,
Die’ di piglio alla celebre sua mazza…
E… solo il cielo ed io sappiamo quante
Ne ha consegnate a queste ingenue piante!

Darlemont
Oh, poveretto…
Ebbene, il colonnello dovrà sentirmi…

Eustachio
Peggio!

Darlemont
Oh! questo l’ho deciso, e voglio farlo.
(parte)

SCENA TREDICESIMA
Cristina e detti.

Cristina
(sull’uscio)
(Il dottore è qui solo.
Scrissi a Blinval perché da questa casa
Mi salvi e meco parta.
Pel medico… vorrei
Con questo foglio dirgli i sensi miei.)
Mi fareste un favore?

Eustachio
(Che volesse denaro?)

Cristina
Vi tacete?

Eustachio
Non accordo favori. Il tempo stringe.
(per partire)

Cristina
(Si prenda coll’amore.)
Ah!
(sospirando languidamente)

Eustachio
Figlia, figlia, tu mi squarci il core!

Cristina
Caro, caro a me tu sei!

Eustachio
Grazie, grazie, ti saluto.

Cristina
Sempre star con te vorrei.

Eustachio
Con me né un sol minuto.

Cristina
Ma con me, avec moi.

Eustachio
Nol posso, affè, in verità.

Cristina
Ah! Mio vago fischietto!
Mon très cher, aimable ami!
Mon charmant, gracieux, joli.

Eustachio
(Veh! Che ladra, che furbetta,
Come l’esca sa tirar!
Com’è fina, com’è dotta!)

Cristina
Dolce, affabile, simpatico!

Eustachio
Ma a che tante cerimonie?

Cristina
Geniale, amabilissimo!

Eustachio
Perché tante e tante smorfie?

Cristina
Gelsomino, fior d’arancio!

Eustachio
Ma perché quel gelsomino?

Cristina
Tulipano, girasole!

Eustachio
Ma perché quel tulipano?
Ma perché quell’espressioni?

Cristina
Perché questo picciol foglio,
A Blinval che porti io voglio.

Eustachio
A Blinval?

Cristina
Sì, al colonnello.

Eustachio
Ah! lei sbaglia; tal figura
Non la faccio, no.

Cristina
No?

Eustachio
No.

Cristina
(con ira)
Ah! Fripon! Ah! ventre-bleu!
Non mi vuoi tu secondar?

Eustachio
(Ah! coraggio non ho più!
Ah! quell’unghie fan tremar!)

Cristina
Se ti nieghi a quel che dico,
Vo’ graffiarti, rovinarti,
Vo’ strapparti, vo’ svisarti,
Quel nasaccio vo’ strappar.

Eustachio
Dammi il foglio.

Cristina
Ah! lo accetti?
(graziosa)
Ah! mio caro medichetto
Io ti voglio sempre amar.
(Donne, donne, com’io faccio
State attente ad imparar.)

Eustachio
(prende il foglio)
(Quando parti il foglio straccio,
Mille pezzi ne vo’ far.)

Cristina
A Blinval lo porterai?

Eustachio
(esitando)
Sissignora…

Cristina
Veramente?

Eustachio
Nonsignora…

Cristina
Come? Come?

Eustachio
Nonsignore… sissignore…
(Ah! volpetta, malandrina,
A me dai la sopra scritta,
Onde a lui la letterina
Possa io stesso consegnar!)

Partono.

SCENA QUATTORDICESIMA
Darlemont e Blinval.

Darlemont
Sì, il dottor don Eustachio.

Blinval
Il gran dottor delle trombette?

Darlemont
E come qui c’entran le trombette?

Blinval
Appena, appena,
Può dirsi, o mio signore,
Un cattivo trombetta disertore.

Darlemont
Lo aveva immaginato.

Blinval
Oh! ecco la vostra pazza!
(guardando tra le scene)

Darlemont
Sì, e bisogna che sia
Sola con quel che soffre egual pazzia.

SCENA QUINDICESIMA
Darlemont, Blinval, Norina. Norina si pone al cembalo ed eseguisce un arpeggio; Blinval prende a una posta una viola e suona.

Blinval
(Per non parlarmi s’è messa a suonare;
Allora suonerò anch’io qualche istrumento.)
(a Norina)
Perché mi fate l’accompagnamento?
Suonate ciò che più vi aggrada e pare,
Ch’io suono quel che più mi va a capriccio.

Norina
(Veh! Com’è diventato brutto e nero:
Il core gli si mostra
Sul viso ma più l’amo!)

Blinval
(È diventata più geniale e simpatica…
Sta attento… pensa che ti tradì…
Cangiam strumento.)

Norina
(canta e Blinval l’accompagna col contrabbasso)
Tirsi lontan da Clori
Lieto vivea contento,
E Clori nel tormento
Temea le notti e i dì
Per quel crudele.

Blinval
(Crudele!)

Norina
Acceso d’altri amori
Tirsi il suo ben tradiva,
E Clori si moriva
Struggendosi così,
Ma ognor fedele!

Blinval
(Fedele!)
Madama, e del tenente
Che qui attendete, non cantate niente?

Norina
(alzandosi)
Signore, e la pupilla
Che seguitaste fin nell’ospedale
Dei matti, al vostro suono
Non ispira altro tema e miglior tuono?

Blinval
Vi dirò, l’amor mio è d’una fresca data:
La vostra fiamma è assai più inveterata,
Fin da prima che aveste sposato
Quel tal Eugenio Blinval.

Norina
(Ebben, che se lo creda!)
Ah! sì, quell’adorato uffizialetto!
Oh! caro… (Un nome… Oh! diavolo!…
L’ho trovato!) Oh! mio caro Augusto Novel!
Alfin ti vedrò dopo tre anni
Di cruda lontananza.

Blinval
Se comandate, io stesso
Incontro a lui n’andrò,
E qui precipitar ve lo farò.

Norina
Grazie, grazie da voi
Non voglio tanto incomodo.

Blinval
Oh! non fa nulla. (Io crepo!)

Norina
Piuttosto se mandar poteste almeno.

Blinval
Chi mai?

Norina
Qualche ordinanza.

Blinval
Sì, signora. (Ora scoppio!)

Norina
Sentite: che gli dica, appena il vede,
Che Norina l’attende a braccia aperte.
Che non dorme… non mangia…

Blinval
(Adesso la scanno!…)

Norina
Ch’ella sospira per lui sol, la notte e il dì,
Che pace allora avrà.

Blinval
Basta così!
Ehi! Sergente, appena spunta
De’ Dragoni il reggimento,
A madama già consunta
L’avvertite immantinente.
La meschina, poverina,
Mancherà, tramortirà.

Norina
Servitori, se vedete
La pupilla parigina,
Al papà la condurrete
Ch’ei la brama a sé vicina,
Ché per caso se un’altr’ora
A vederla indugia ancora,
Il meschino, poverino,
Piangerà, singhiozzerà.

Blinval
Ma se mai questa madama non è pazza,
Le dirai che il consorte
Quando ancor giurava fé
Il credé vero.

Norina
Come, parla?

Blinval
Le dirai, se non è pazza,
Che ignoravo che un tenente dei Dragoni
Ella amava pria di me.

Norina
(Lei l’ha con me?)
Ah, ah, ah, poverino,
La pupilla conducete,
Ei la brama a sé vicino,
Il papà vuol la pupilla,
Il papà, poverino, piangerà, singhiozzerà.
Io, sor ciarlone, non fo all’amore,
Non fo l’Adone, il rubacore:
Non dico a quella: sei la mia stella,
A questa t’amo, te sola bramo,
Non vo spacciando, né cicalando:
Mia moglie è vecchia, presto morrà.

Blinval
Olà! accorrete, la pazza è in furia:
Medici, pillole, per carità!
Io, mia civetta, non fo il corriere,
Non la staffetta: l’avventuriere
Non vo aspettando, non vo incontrando
I reggimenti, ed i tenenti,
Né per le poste, a rompicoste,
Lascio la casa, la mia città.

Norina
Olà! accorrete, il pazzo è in furia:
Presto, legatelo, per carità!

Blinval
Infelice, chi mai sei!
Ti compiango, fai pietà!

Norina
Sventurato, ti perdei,
E nel meglio dell’età!

Blinval
Qui, qui c’era.

Norina
Che?

Blinval
Il cervello.

Norina
E poi?

Blinval
Tutto svaporò!

Norina
Non è ver, ne ho un tantinello,
E provartelo saprò.
Domani a casa torno, sistema cangierò:
Mattina, notte e giorno in festa ognor sarò.
Avrò compagno al ballo un qualche maresciallo,
Al gioco un generale, al pranzo un uffiziale.
A spasso un bel tenente, a cena un buon sergente,
E sino un tamburino avrò per mio lacchè.
Cervello, colonnello, ce n’è o non ce n’è?

Blinval
Adesso monto in sella, l’Italia girerò,
Ed ogni antica bella a riveder andrò:
A Roma una contessa che fa per me l’ossessa,
A Genova una attrice, a Parma una pittrice,
A Lodi una modista, a Napoli un’artista;
E fino una servetta chiamata Maramè.

Partono ambedue.

SCENA SEDICESIMA
Darlemont ed Eustachio, indi Frank.

Eustachio
Darlemont, a voi m’affido.

Darlemont
Lasciate fare a me: Frank, ove sei?

Frank
Comandate.

Darlemont
È partito il colonnello?

Frank
Eccolo, vien di là.

SCENA DICIASSETTESIMA
Blinval e detti.

Darlemont
Colonnello, a voi chiede questo disgraziato
Un permesso, e se ai pregi di Darlemont…

Blinval
Lasciate che rivegga Norina, e tutto
Io vi perdonerò.

SCENA DICIOTTESIOMA e Ultima
Norina, Cristina, Venanzio e detti.

Norina
Venite senza paura, io non sono pazza.

Cristina
Que est, que est ça?

Venanzio
Qual violenza è questa?

Norina
Quando farvi sua sposa
Quel signore giurò?

Cristina
Quando la moglie andava nel tombeau.

Norina
E qual era lo stato della moglie?

Cristina
Vecchia, e presso a mourir.

Blinval
Ma chi fu il primo che spiegossi amante?

Cristina
Moi, che mi piacevate tanto, tanto.

Norina
E chi disse che era vecchia la moglie?

Blinval
Io per togliermi questa sanguisuga.

Norina
E n’andavi a Parigi, invece che a Lione?

Blinval
Onde accertarmi d’un tradimento,
E tu coll’ali ai piedi
Giungesti qui ieri sera.

Norina
Per avere tue notizie, disleale!

Blinval
Hai ragione, sono io l’ingrato
Che potei dubitar della tua fede!

Cristina sviene.

Norina
Ah! Ah!

Venanzio
La pupilla è crepata!

Cristina
Creperai tu malvagio,
Io sto très bien e godo della lor felicità:
(a Darlemont)
Prego soltanto voi
A non darmi di nuovo
In mano a questo avvoltoio.

Darlemont
Sì, meco resterete
Finché per mezzo mio non vi si renda
Ciò che a voi spetta
E tolse quell’avaro.

Venanzio
(Io muoio dalla bile.)

Darlemont
Chiedo scusa pertanto
Al colonnello.

Blinval
Se con un progetto di pazzia
Riacquistar mi faceste
Una tenera e amabile consorte?

Norina
La qual non altro brama
Che di riaver quel core,
Dolce compenso
Al più costante amore.
Piacer sì… nuovo e grato
Soave in cor mi scende,
Penso alle mie vicende,
E parmi di sognar;
Non più fra tante pene
Palpiterai, mio core.
Ha vinto, ha vinto amore,
Ritorno a respirar.

Blinval
Tutt’è per me cangiato,
L’affanno è terminato;
Istante più felice
Di questo non si dà.

Norina
Sposo, Cristina, zio!
Ah! qual felicità!

Cristina, Eustachio e Blinval
Tutt’è per me cangiato,
L’affanno è terminato;
Istante più felice
Di questo non si dà.

Norina
Donne care, qui fra noi,
Non neghiamo il nostro impero
Ai sapienti ed agli eroi:
Noi cangiamo il bianco in nero.
Siamo serve ma regnamo;
Ma siam nate a comandar.

FINE

ONE ACT

A salon with occasional tables, armchairs, a clavichord, various musical instruments.

SCENE I
Darlemont, then Frank, Cristina and Venanzio.

Darlemont
Ha! Ha! The usual reports!
(reading some papers)
But what a race of doctors!
They want only dead people,
All raving mad;
One advises caning,
Another goes for bondage,
And so they imagine they can cure
Deranged minds.
It takes something besides chains!
It takes something besides caning!

Frank
(carrying a letter)
For you, sir.
This letter . . .

Darlemont
From where did it come?

Frank
The bearer was a little old man.

Darlemont
(reads)
“I commend to you the ward
Of a friend of mine, a customs officer,
Whose errant wits
Can be restored only by you;
Commending her, I am your Claudio.”
(to Frank)
Show in the guardian
With the young lady.

Frank
Yes, sir, understood.
(exit)

Darlemont
Inasmuch as I do not refuse my services
To anyone of good character,
Someone is always coming in
With letters and notes . . .

Frank
showing in Cristina and Venanzio)
Let them pass, they may enter.

Cristina
(to Darlemont)
Is madame perhaps le maître des foux?

Darlemont
Not madame.

Cristina
Oh! I didn’t realize.
Son visage, sa grâce, son tout.

Darlemont
(embarrassed)
Oh, Sir . . .

Venanzio
(to Darlemont)
Sir, she is a . . .

Cristina
Is a wise, educated girl . . .
Whom this slyboots claims is mad:
I dance, I sing any piece of music,
Know tragedies and comedies by heart,
All of Tasso, Molière, Alfieri . . .
(to Darlemont)
Are you going to stand there like a stick
Without offering me a chair?

Darlemont
You are right, you are right, my dear . . .

Cristina
(mocking)
“My dear”? That’s what they all say . . .

Venanzio
She is crazy, and poor me . . .

Cristina
That’s false; it’s a lie.
He’s not poor, no, a customs officer:
He’s not poor, for certain, a miser,
Who lends cash on security.
The money that my aged papa
Left all à moi at his death,
He wants to get hold pour lui,
Sans époux, by locking me up here.
(to Darlemont)
You who are un homme de talent,
Will you let him rob me of mon argent?

Darlemont
She is right, she is right.

Venanzio
She’s crazy.

SCENE II
Eustachio Brodolosius from within.

Eustachio
(from within)
Eustachio Brodolonsius penetrare potest?

Venanzia, Darlemont, Cristina and Frank
Someone else! What is this?

Eustachio, at the door.

Darlemont
Come in.

Eustachio
A thousand greetings to all the company. Darlemont?

Darlemont
I you seek him, he is here.
But your name and your business?

Eustachio
Don Eustachio Brodolosi:
A doctor among the most famous
Of ancient and modern times.

All
Where the devil did he spring from!
He has some mouth, for certain.

Eustachio
Let all these letters speak for me,
(shows letters and pills)
Addressed to you by patricians and nobles,
Who have long found in me
The most profound, enormous merit
For my remedies, against maladies
And for the pills that, without hyperbole,
Give longer life to the human race.
Sir, read them, here they are
(shows the letter)
The prince of Thrace who had me
Create a globe statue in his memory;
Here the lady with stomach cramps
Raises and venerates me above Aesculapius.
Here, here she calls me the new Hippocrates.
Here Count Figaro also praises me,
Count Sfrittola here elevates and venerates me,
Jokò the banker, Barbleu the merchant
And in, oh, so many commendations
With your most sober, comprehensive, acute eye,
You will recognize that very Don Eustachio,
Who in any age
Will always be the terror of physicians.
(Such a speech
Only the great brain
Of the great Don Eustachio
Could deliver.)

Cristina
(Parbleu! What language is this!)
How brisk and rapid it is!
But I won’t be beaten;
I will outdo it.
(hurriedly to Darlemont)
I know by heart all of Alfieri,
I know by heart all of Molière;
I sing and dance, which is no mean thing.
(indicating Venanzio)
I am not mad. I sing Tasso,
I sing Alfieri. I am not mad . . .

Darlemont
(This storm of gibberish,
Has upset my brain!)
But easy, ladies and gentlemen, a pause!
Be more measured in speech.

Venanzio
I am losing my senses,
What synagogue is this?
Don Eustachio has nearly
Made me blaspheme.

Frank
Oh, what a tempest this is!
I have no more brain in my head,
What synagogue is this?
What sharp and strident voices!
What metallic chatter.

Darlemont
An so finally
You are struck dumb?

Cristina
Pour moi non speak pas.

Darlemont
But no, please speak.
But let your discourse not be
(pointing to Eustachio)
Adorned with so many gallicisms.

Venanzio
Darlemont is right. What an indiscretion.

Eustachio
Oh! That’s great!
After an hour spent in the antechamber
Not to be able to . . .

Darlemont
(ironically)
I beg your pardon?

Eustachio
Nothing, nothing.
Between us who are eminent professors
There need be no false etiquette.
Our merits are well known
To present company, as well as future and past.
Observe.
(shows some pill boxes)

Darlemont
But these . . . they are not commendations.

Eustachio
But what are letters
In comparison to these pills?
This innocent fruit harvested
After twenty years, spent in days and nights,
Sweating, destitute, and down at the heels,
Speaks for itself:
Fruit that heals
And turns the most delirious madmen
Into Mathematicians, astronomers, attorneys.
I too want to eat
With the help of this,
And pass for an honest man like you.

Darlemont
Sir . . . Darlemont is well known,
And you . . . examine this young woman
Whether she be mad or no.
(pointing to Cristina)

Eustachio
(aside)
(Tongue, take care not to blunder.)

Venanzio
(quietly to Eustachio while giving him money)
(Say that she is mad and you will have five scudi.)

Eustachio
(Believe it: for this, even
For four, she will be starkers.)
(to Cristina)
Your pulse?

Cristina
But are you really un physicien?

Eustachio
Don’t speak Spanish!

Cristina
I asked if you were a doctor.

Eustachio
Madam, you have before you a Paracelsus.

Darlemont
(to Eustachio)
Is that so?

Venanzio
What do you think?

Eustachio
Do you have any appetite?

Cristina
The hugest.

Eustachio
Then do you sleep at night?

Cristina
A little, because my guardian sends me to bed
Sans souper.

Eustachio
In consequence you do not suffer indigestion.

Cristina
No

Eustachio
Then you are insane to the eighth degree.

Cristina
And you, a beast of the ninth order.

Darlemont
(Hurrah for the doctor! But more for the mad woman.)
This fellow is a charlatan:
I’ll have some fun with him.

Frank
(entering, to Darlemont)
Sir, that colonel
Who came yesterday,
And went to the inn, and whose name
You wanted me to find out, he’s come in person
And wishes to tour this institution.

Darlemont
His name?

Frank
Blinval.

Darlemont
He! (Norina’s husband!)
(quietly to Frank)
Go, tell her
That the colonel is her husband himself,
Who is now present.

Frank
At your service.
(exit)

Darlemont
(to Venanzio and Cristina)
My dear man and lady,
Pardon me for just a moment:
I must receive a colonel.

Eustachio
A colonel!

Cristina
A colonel?

Darlemont
Blinval.

All
Blinval!

Darlemont
Why such surprise?

Eustachio
(The colonel of my regiment!)
I was his trumpeter and I deserted.
(Well, old boy, we are born to tribulation.)

Darlemont
You know him?

Venanzio
To my great discomfort: I was forced
To lodge him in my house.

Cristina
We were lovers,
And he promised to marry me.

Venanzio
But when his wife died.

Darlemont
(to Eustachio)
(Scoundrel!) And you?

Eustachio
Ah! Last year I met him
Just when he was on the brink of expiring.
And with one of these
(showing the pills)
He regained so much breath
That he would have blown up Montgolfier’s balloon.

Darlemont
(to Cristina and Venanzio)
Oh! Come into these rooms and wait
For what the medical committee decides.

Eustachio
And what am I to do?

Darlemont
Remain in these others;
Until the same committee
Adjudges your great prescription.

Eustachio
There are many doctors?

Darlemont
And of the greatest learning.

Eustachio
(I will cut a sorry figure there!)

Cristina
Will I see Blinval after this?

Darlemont
Yes, you shall see him.

Eustachio
Be quick, I beg of you.

Darlemont
Yes, very quick.

The others leave.

Blinval in love with her?
And who knows how many others!
My niece is not so wrong then
To call him unfaithful;
But when they are oserved
Secretly by themselves the truth will come out.
(exit)

SCENE III
Norina alone

Norina
Hearing that my darling
Has returned here from the field,
In my breast my heart aflame
Did not just beat but leapt;
And the peace that I had lost
That till now I searched for vainly,
Love has returned entirely
In returning my darling to me.
Ladies, why? Why indeed?
I shall tell you in secret:
Love is for us the only delight;
One who does not melt at the sound of his voice
Has a savage heart indeed locked in her breast.
He warms veins with his tender ardors,
He drives away pain from suffering hearts
And makes joy break out amid the tears.
All the same, I’d like to know why
My honorable husband,
Instead of betaking himself to his house
To greet his wife again,
Who after a few months of wedlock
Was deprived of him for three long years,
Comes to a place full of lunatics.

SCENE IV
Enter Eustacio.

Eustachio
(seeing Norina, aside)
A young woman! Could it be . . .

Norina
(observing him)
What an ugly figure!

Eustachio
Now we are certain . . .

Norina
How would I know what to say?

Eustachio
Is there juice or soup?

Norina
Ah! I understand . . . No, no. Have no doubt.
I am Norina, niece of Darlemont; and you?

Eustachio
Doctor Eustachio Brodolosi.

Norina
Pardon me, but have you seen the colonel?

Eustachio
No, madam, I have not seen him. It is very serious!
When my ear
Hears the colonel,
I immediately take an ounce of antacid.

Norina
What is this? You seem to be a bit distracted.

Eustachio
No, speaking about the colonel like this
Brings to mind
A certain Cristina . . . a ward,
To whom Blinval, she says,
Promised to give his hand,
When, heaven forfend,
His wife should pass on to her ancestors.

Norina
Ah! The villain!

Eustachio
What just happened?

SCENE V
Enter Darlemont.

Norina
Uncle!

Darlemont
Did you know, my niece?

Norina
Know what?
This Don Eustachio said
That there is a ward
To whom Blinval . . .

Darlemont
I know.

Norina
Then he has come pursuing her?

Darlemont
We shall see.

Eustachio
(What the devil are they mumbling about?)

Darlemont
To put his fidelity
To the test,
You ought to play a scene for me
That will not cost you ladies
Any effort.

Norina
And what is that?

Darlemont
Pretend you are mad, and act as if you are mourning
Your dead husband.
He doesn’t know I am your uncle;
I, then, as director of this institution,
Will conduct him into this room; and you will see
Whether at the sight of your miserable state
He will weep or laugh.

Norina
Oh! Incomparable man!
Only your intellect
Could think up such a splendid plot.

Eustachio
(Ah me, what is this about?)

Norina
Agreed!

Darlemont
Completely!

Exit Norina.

Eustachio
(Eh! She is not crazy.)
Thank heaven she’s gone . . .

Darlemont
My dear Doctor, if the colonel comes
Pray keep him company
Until I return.

Eustachio
I cannot . . . listen . . .

Darlemont
I am coming.
(exit)

Eustachio
But hear me . . . he’s gone! And has entrusted
Such a reception to Don Eustachio!
Oh, God! That one
Always comes equipped with a stick
And then takes pleasure in raining blows.
Ah! Is it he? Here we are! I recognize him
By his great immense bulk
And I also recognize that stick.

SCENE VI
Enter Blinval.

Blinval
Tell me, where has Darlemont gone?

Eustachio
Hm!

Blinval
Whether he will return here . . .

Eustachio
Eh!

Blinval
Do you have a tongue or don’t you?
Impudent firebrand,
I’ll extinguish that with my stick.

Eustachio
Don’t go to any trouble.

Blinval
Oh! Goodness!
He looks like Eustachio the trumpeter!

Eustachio
(Before I can use it I’m losing my toolbox.)
(starting to leave)

Blinval
Halt . . .

Eustachio
Let me go!

Blinval
One moment!

Eustachio
Later . . . now I’m in a hurry.

Blinval
(holding him by his coat)
But this is uncivil.

Eustachio
My coat, please!

Blinval
Turn around! Ha!
You here?

Eustachio
What, you? Who here?
Show me more courtesy!

Blinval
Pardon me! I was struck
By a certain resemblance.

Eustachio
We pardon you. Goodbye.
(about to leave)

Blinval
(grabs him by the arm)
But that face!

Eustachio
But I say, because of my face
You want to break my arm?

Blinval
Really, just a little chat.
You are not moving from here.

Eustachio
Really, in a little chat
May I know the reason?

Blinval
That open flat nose,
That snout like a meatball,
That dusky complexion,
Eyes like little onions
Add up to the very image
Of a young trumpeter
Who deserted one day
And went begging;
But if he falls into my clutches
I’ll have him imprisoned.

Eustachio
Speaking of likeness,
Similarity and resemblance,
I too can tell you, for a fact,
That your body, your appearance
Are the very epitome
Of a famous singer
Who left Naples
And went to London
To make more money,
Whom I see or maybe not.

Blinval
And so it’s all a mistake.

Eustachio
Believe me, it’s all a mistake.

Blinval
Well then, by force! I’ll find out the truth.

Eustachio
(Oh, the devil!) By force?
Ah, no, hold on:
The trumpet, the horn, the fife,
Are here at your command.
(kneeling)

Blinval
Come, get up.

Eustachio
And can I believe it?

Blinval
Stop shaking.

Eustachio
But here, sir, please,
What are you going to do?

Blinval
I am here for a faithless
Indomitable tigress or a woman
Who has the most adorable face
But but the heart of a fury.

Eustachio
(Oh, God!) But how, Oh, Lord, explain yourself
Heaven forbid, would you be . . . ?

Blinval
I am a maniac! That is . . . that is . . .

Eustachio
Mercy!

Blinval
I am mad and not mad,
Now I reason, and now I do not;
I know the pattern of the brain
Of her who has changed and transformed
Trumpets into crumpets
In order to drive men mad.
And suddenly going crazy,
The stick will like a cannon,
Deal death to the wife
To that deceitful heart,
And to you too if you happen
To show up at that moment.

Eustachio
Ah! What a madman, more than unhinged:
More than unhinged, he’s lost his reason:
And his brain, poor fellow,
Has gone, evaporated:
Oh! What movements, oh, what movements!
What lunatic scowling,
And his brain, poor fellow,
Has left him, evaporated.

Blinval
I am a lunatic! Boom, the cannon . . .

Eustachio
I can already feel the stick
On my shoulders beating,
And Charon’s ferry;
I’m crossing the stream of Acheron ;
Yes, I’m going to Pluto surely
To pursue my science.
(exit)

SCENE VII
Enter Darlemont.

Darlemont
A thousand pardons, Colonel,
If I’ve kept you waiting.

Blinval
Pardons? Spare me
These expressions.

Darlemont
Did you say just now that you have come
In order to tour this institution?

Blinval
Of which the fame has spread
Everywhere of so many great wonders.

Darlemont
Which often exaggerates the truth. There is no doubt
That until now in every cure
I have happily succeeded . . .
But there’s one of which I despair.

Blinval
Which is that?

Darlemont
That of a certain young woman
Referred to me
By a friend from Lyons.

Blinval
Lyons? Is she raving?

Darlemont
Would to heaven! She would be cured by now!
But she is so melancholic
And withdrawn, that it seems impossible
To restore her to sense.
You may remain, but there in back,
Without coming a step closer.

Blinval
Have no fear.

SCENE VIII
Enter Norina in disheveled clothes, and ecstatic, walking slowly, and the above; then Frank.

Blinval
(What a charming figure!)

Darlemont
(aside, following Norina)
(I’m afraid she’ll betray herself.)

Norina
(observing Blinval)
(He’s put on weight this trip!
I can’t bear the sight of him, but courage!)
What a sad groan from that tomb!
He fell motionless
Under a bomb, my poor husband.
So much the better.

Blinval
Darlemont . . . I wish to . . .

Darlemont
(to Blinval)
Quiet.

Blinval
I know her . . .

Darlemont
Madame . . .

Norina
Ah!

Darlemont
How do you feel?

Norina
Where is my husband?

Darlemont
He will come, he will come, be patient.

Blinval
(It is she, it is she.)
(To Darlemont)
Monsieur . . . Let me see her.

Norina
(He loves me.)

Darlemont
(to Blinval)
You mustn’t distract her.

Norina
Oh, my Blinval!

Blinval
(She’s calling me!)

Norina
You abandoned Norina for glory;
And on the battlefield you found a bomb and a tomb!

Blinval
(loudly)
I am alive.

Darlemont
(holding him back)
Monsieur!

Blinval
(to Darlemont)
She is my wife, aren’t you, Norina?

Norina
Who is this man who’s twisting and turning?

Darlemont
A man.

Blinval
It is your Blinval.

Norina
Blinval is dead.

Blinval
No, he’s alive, he’s alive. He loves you. He adores you.

Darlemont
But do you want her to go into a fit?

Blinval
Oh, God! She doesn’t know me.

Darlemont
Madame, come inside with me, and you . . .

Blinval
I am the cause of her madness!

Darlemont
She’ll recover, she’ll recover.

Blinval
(about to kneel)
Let me implore you . . .

Darlemont
(facing Norina)
Begging your pardon, Monsieur.

Blinval
But I want to tell her at least . . .

Darlemont
Your servant.
(exit with Norina, closing the door)

Blinval
Oh! Close as much as you want, I’m not leaving here.

Frank
Excuse me: has Dr. Eustachio come here?

Blinval
Why?

Frank
All the doctors are meeting.

Blinval
To cure Norina of her madness?

Frank
What? Your wife is insane?
Norina? Monsieur Darlemont’s niece,
Who rushed here on account of the newspaper
To meet the Dragoon regiment?

Blinval
Dragoons?

Frank
You are the colonel, aren’t you?

Blinval
Forward . . . forward

Frank
She who all gleefully
Went on repeating: He will arrive
I will speak to him . . . Crazy, her? You’re joking.

Blinval
She’s not crazy, and she’s Darlemont’s niece?
(Yes, it’s true, he’s the uncle she pointed out to me once.)
And what does she have to do with Dragoons?
(aside)
Some officer could have loved her,
And that had to happen
Before she was my wife
Because the same day that the Dragoons
Left, my regiment left also.
Now reading in the papers that they are returning
She ran here excited and out of breath
To meet her former lover.

Frank
(The colonel has become obsessed.)

Blinval
(So the nephew and the uncle are in agreement,
That I should give her up,
And leave her here at complete liberty?
I want to punish you, unworthy woman.
With your own weapons.
I too will pretend to be grieving
That my wife has died;
The matter has brought Cristina here too,
And by means of her
I will avenge myself on Norina.
Woe to anyone who gets in my way,
Be it Darlemont, the Trumpet, or the servant.
Beating, thrashing
And we need cannonades, too.)
(Exit)

Frank
He’s crazy, totally bonkers.

SCENE IX
Eustachio offstage, then enter.

Eustachio
(from within)
Help! Help!
Save me, Frank!
(enters with his face covered with powder)

Frank
What happened?

Eustachio
(Showing him a pillbox)
Look at this.

Frank
Oh, God! You are all scratched up!

Eustachio
It’s a miracle I’m alive!

Frank
How did this happen?

Eustachio
That witch,
While she’s entirely French,
To my misfortune,
Had English fingernails.

Frank
Say . . . do you have another little pill?

Eustachio
What? Is she back?

Frank
No, for the colonel.

Eustachio
Haven’t they chained him?

Frank
He’s crazy enough to be!

Eustachio
Blinval?

Frank
The colonel.
(Exit)

Eustachio
That one is a hyena!

SCENE X
Enter Norina, Cristina, Blinval and the above, one after the other.

Blinval
(to Eustachio)
Death, why do you not come?

Frank
(The colonel, here?)

Blinval
(to Frank)
Stop, stay back!

Eustachio
Oh, no!
(steps back)
Take it easy, take it easy!

Blinval
So Norina is dead?

Eustachio
Oh, no, she doesn’t want to die.

Frank
There is every hope.

Blinval
(to Frank)
Who are you, so despairing,
To talk of hope?

Frank
(trembling)
I am Frank!

Blinval
(leading Frank by the arm)
Cursed author!

Frank
Wait, let me
Alert the master.
(Exit)

Blinval
(to Eustachio)
You stay back!

Eustachio
(And now he leaves me
Head to head with this guy!)

Blinval
Where did he run off to?
You are my hostage.

Eustachio
He who is a hostage,
You know where he is.

Blinval
And you want me to play dead,
But this is shortsighted.

Eustachio
(here only Eustachio alone
Will do this gentleman
Who will lose his breath
From fear.)

Norina
(entering unobserved)
(What would they put over on me?
He was talking just now!
Hidden here, unseen,
I will find out the truth.)

Blinval
(Noticing Norina)
(She has come, she’s arrived!
Now I’ll control the game.)

Eustachio
(And someone else has turned up!
Now I want to see how it goes.)

Blinval
Therefore, in conclusion . . .
(to Eustachio)
You are trembling! Are you cold? Venanzio!

Eustachio
(I am Eustachio!)
(twisting himself)

Blinval
That stuffed shirt,
Who disappeared on me
With that nice Cristina
How is she? What is she doing? Where is she?

Eustachio
I f you leave me for a moment
I promise to bring him to you here.

Norina
(runs toward Blinval)
I won’t permit you to put your
Shameful plans into action.

Blinval
(embracing Norina)
Ah! My dear, my love!
And can it be that your return to me?

Norina
Yes, kiss me, O my husband,
Know your Norina again.

Blinval
(as above)
Ah, Norina is in the arms of death;
Rejoice with me, my Cristina.

Eustachio
(about to run away)
(Legs, I commend myself to you, be loyal!)

Cristina
(entering, dragging Eustachio)
Arrêt les pieds!

Eustachio
(Scene three, I stop, and the above!)

Cristina
(quietly to Eustachio)
(Say, is Blinval in a frenzy?)

Eustachio
(He’s in a rage, my dear.)

Blinval
My darling . . . my darling!

Cristina
(Et pourquoi vous nous quittez?
Pourquoi?)

Eustachio
(To avoid getting slaughtered.)

Blinval
Rejoice with me.

Cristina
(No, restez, monsieur, restez!)

Eustachio
(I don’t want to be slaughtered.)

Norina
(to Cristina)
Ah! You are the hussy
Who is stealing husbands!

Cristina
What husband have I robbed you of?

Blinval
(to Eustachio)
Ah! It’s you, you ridiculous blowhard,
Trying to make me a conspirator!

Eustachio
I am an eminent physician.

Norina
(as above)
Don’t you know the colonel?

Blinval
(as above)
Then sing the refrain!

Cristina
(to Norina, laughing)
You, her husband, you sa femme!

Eustachio
(To Blinval, weeping)
(Please don’t give me away.)

Cristina
(to Blinval)
Ah! Vous badinez.
His wife is a vieille without a tooth in her bouche;
She’s deaf in one oreille, and infects anyone qui touche,
She is blind in one oeil, missing one jambe,
And gets pushed around in a fauteuil!
In short, she’s un horreur, an execrable monstre,
Let le Diable take her as soon as elle meure,
J’aurais di Flimond la main and the coeur,
and the old tuteur will die of chagrin.

Norina
(to Cristina, mimicking her)
La moglie è una vieille, non ha denti in bouche,
È sorda a un’oreille, infetta chi touche,
È guercia d’un oeil, le manca una jambe,
E sopra un fauteil si fa trascinar!
Insomma è un horreur, un monstre esecrable,
In short, she’s an horreur, an execrable monstre,
I have as much coeur, you ward of the Diable!
Oh, leave Blinval, or I’ll fly into a fureur,
And together with the tuteur i’ll make a fricassée.

Eustachio
Oh, poor me! Regards to whoever stays!

Blinval
(to Eustachio)
Blow the trumpet,
For my wife is a trumpet out of tune and already dead;
Tra la lera la! Go, close the door, don’t open the tomb,
Bury the key so she cannot get out,
And can’t return from the grave for me!
(to Norina)
Beloved Cristina, let us join in a dance,
Now that Norina is dead, we are a couple;
Doctor blowhard, lovely little wife,
And we’ll frolic day and night.

Eustachio
What a trumpet, what lung power, oh, poor me!
People, come running! What key, what door?
I don’t have clothes! I am obliged to you!
Regards to whoever stays: we’ll make a fine knot:
And again, help, sir,
That a doctor dies frolicking.

Exeunt.

SCENE XI
Darelmont and Frank.

Darlemont
Eh! Go away . . . the colonel . . .

Frank
Yet I tell you that all of a sudden
He has gone bonkers. He was rational as long as
He was talking about his wife, and when he said . . .

Darlemont
In future be careful
To be quiet about whatever you see or hear:
Leave now.

Frank
Don Eustachio
(Exit meeting Eustachio)

SCENE XII
Enter Eustachio.

Eustachio
Quondam Don Eustachio!
Now there is nothing but his fading spirit.

Darlemont
Sit down.

Eustachio
I cannot.

Darlemont
Why?

Eustachio
My nervous system
Is about to be sitting in the grave.

Darlemont
Say, what has happened to you?

Eustachio
The colonel,
Seeing his wife and the ward,
Seized by a sudden fancy,
Grabbed hold of his famous stick . . .
And . . . heaven and I only know how many
Of them he has consigned to these innocent soles!

Darlemont
Oh, poor fello . . .
Well, the colonel will have to hear me . . .

Eustachio
Worse!

Darlemont
Oh, this I’ve decided, and I will do it.
(Exit)

SCENE XIII
Enter Cristina.

CRISTINA
(at the door)
(The doctor is here alone.
I wrote to Blinval to save me
From this house and leave with me.
For the doctor . . . I’d like to tell him
My feelings with this letter.)
Would you do me a favor?

Eustachio
(Could she want money?)

Cristina
You are silent?

Eustachio
I don’t grant favors. Time presses.
(leaving)

Cristina
(Let him be seized with love.)
Ah!
(sighing languidly)

Eustachio
Daughter, daughter, you break my heart!

Cristina
You are dear, dear to me!

Eustachio
Thank you, thank you, good for you.

Cristina
I want to be with you always.

Eustachio
With me, not a single minute.

Cristina
But with me, avec moi.

Eustachio
I cannot, really, in fact.

Cristina
Ah! My lovely little whistle!
Mon très cher, aimable ami!
Mon charmant, gracieux, joli.

Eustachio
(Feh! What a thieving, sly minx,
How she knows how to set the bait!
How fine, how skilled she is!)

Cristina
Sweet, kindly, affable!

Eustachio
But why all this fuss?

Cristina
Brilliant, most lovable!

Eustachio
Why are you making such faces?

Cristina
Jasmine, orange blossom!

Eustachio
Why Jasmine?

Cristina
Tulip, sunflower!

Eustachio
But why tulip?
What’s with all these expressions?

Cristina
Because this little letter
I want you to take to Blinval.

Eustachio
To Blinval?

Cristina
Yes, to the colonel.

Eustachio
Ah! You ares mistaken; such a role
I will not play, no.

Cristina
No?

Eustachio
No.

Cristina
(angrily)
Ah! Fripon! Ah! Ventre-bleu!
Won’t you support me?

Eustachio
(Ah! I’ve no more courage!
Ah! Those nails make me quake!)

Cristina
If you refuse what I say,
I’ll scratch you, destroy you,
I’ll tear you, I’ll twist you,
I’ll rip off that snout.

Eustachio
Give me the letter.

Cristina
Ah! You accept?
(graciously)
Ah! My dear little doctor
I will love you always.
(Ladies, ladies, pay attention
And learn from what I do.)

Eustachio
(takes the letter)
(When you leave I’ll tear the letter
Into a thousand pieces.)

Cristina
You will take it to Blinval?

Eustachio
(hesitating)
Yes, Madame . . .

Cristina
Really?

Eustachio
No, Madame . . .

Cristina
What? What?

Eustachio
Nossir . . . yessir . . .
(Ah! Vixen, minx,
You give me the address
Where I myself can deliver
The little letter!)
(Exeunt)

SCENE XIV
Enter Darlemont and Blinval

Darlemont
Yes, Doctor Don Eustachio.

Blinval
The great doctor of the blowhards?

Darlemont
How do blowhards come into this?

Blinval
Barely, barely
It can be said, my dear sir,
A bad windbag of a deserter.

Darlemont
I had imagined as much.

Blinval
Oh! Here comes your mad woman!
(looking across the stage)

Darlemont
Yes, and she needs to be alone
With the one who suffers equal madness.

SCENE XV
Enter Norina. Norina sits down at the clavichord and
executes an arpeggio; Blinval takes a viola from a rack
and plays.

Blinval
(She started playing so has not to talk to me:
Then I too will play some instrument.)
(to Norina)
Why do you accompany me?
Play what most pleases you and stop,
So I’ll play what better suits my mood.

Norina
(Well! How this has become ugly and dark:
His heart shows
In his face, but I love him the more!)

Blinval
(She has become nicer and brighter . . .
Watch out . . . think that she betrayed you . . .
Let’s change instruments.)

Norina
(sings and Blinval accompanies her on the bass)
Thyrsis, far from Chloris
Lived gaily and happily,
And Chloris in torment
Feared the nights and the days
Because of that cruel man.

Blinval
(Cruel!)

Norina
Inflamed with other loves
Thyrsis betrayed his darling,
And Chloris was dying,
Destroying herself this way,
But still faithful!

Blinval
(Faithful!)
Madam, do you sing nothing
Of the lieutenant who attends you here?

Norina
(rising)
Sir, and the ward
Whom you have followed to the insane
Asylum, Does she not inspire
A different theme and better tone for your playing?

Blinval
I’ll tell you, my love is of a fresh date:
Your flame is much more ancient,
Since before you married
That certain Eugenio Blinval.

Norina
(Well, then, let him think that!)
Ah! Yes, that little officer I adored!
Oh! Dear . . . (a name . . . Oh! The devil!
I have found him!) Oh! My dear Augusto Novel!
At last I shall see you after three years
Of bitter absence.

Blinval
If you command it, I myself
Will go to him
And make him rush here.

Norina
Thank you, thank you, but I don’t
Want to put you to such inconvenience.

Blinval
Oh! It is nothing. (I’m dying!)

Norina
Rather if you could send at least.

Blinval
Who then?

Norina
Some prescription.

Blinval
Yes, madame. (Now I’m going to explode!)

Norina
Listen: tell him, as soon as he sees it,
That Norina waits for him with open arms.
That she doesn’t sleep . . . doesn’t eat. . .

Blinval
(Now I’ll slaughter her! . . .)

Norina
That she sighs for him alone, night and day,
That she will now have peace.

Blinval
That’s enough!
Ouf! Sergeant, as soon as the regiment
Of dragoons arrives,
without delay inform madame,
who is exhausted.
The poor thing
will faint and pass out.

Norina
Servants, if you see
The Parisian ward,
You will take her to papa
Who wishes her near him,
In case another time
He is delayed in seeing her again,
The poor man
Will weep and sob.

Blinval
But if this lady should not be mad,
You will tell her that her husband,
When again he swore fidelity
He believed it true.

Norina
What, tell me?

Blinval
You will tell her, if she is not mad
That I didn’t know that a lieutenant of the Dragoons
Loved her before me.

Norina
(She has it with me?)
Ha, ha, ha, poor thing,
Bring the ward,
He wants her near him,
The papa wants the ward,
The papa, poor thing, will weep and sob.
I, my Sister Chatterbox, don’t play at love,
Don’t play the Adonis, the heartthrob:
I don’t tell this one “You are my star,”
And that one “I love you, I want only you,”
I don’t go double dealing or jabbering:
“My wife is old, soon she’ll die.”

Blinval
Hey! Come quickly. The madwoman is raving:
Doctors, pills, please!
I, you flirt, don’t play the messenger,
Won’t be a courier: I won’t wait
For the adventurer, I won’t meet
The regiments and the lieutenants,
Or leave my house, my city,
For the post and break my ribs.

Norina
Hey! Come quickly, the lunatic is raving:
Please restrain him right now!

Blinval
Unhappy woman, who are you!
I sympathize, you make me pity you!

Norina
Poor unfortunate, you are lost,
And in the prime of life!

Blinval
Here, it was here.

Norina
What?

Blinval
The brain.

Norina
And then?

Blinval
Completely evaporated!

Norina
It’s not true, I have a bit left,
And I know how to prove it.
Tomorrow I return home. I will change my regimen:
Morning, night, and day, I will now be partying.
I will have some marshal or other escort me dancing,
A general at games, an officer at luncheon.
Sometimes a fine lieutenant, a good sergeant at supper,
And I’ll even have a drum major for my lackey.
Is that or is that not, colonel, a brain?

Blinval
Now I’ll mount the saddle and tour all Italy,
And go to revisit every former beauty:
At Rome a countess who is obsessed with me,
In Genoa and actress, in Parma a painter,
At Lodi a model, in Naples an artiste;
And even a servant named Maramè.

Exeunt both.

SCENE XVI
Enter Darlemont and Eustachio, then Frank.

Eustachio
Darlemont, I rely on you.

Darlemont
Leave it to me: Frank, where are you?

Frank
At your service.

Darlemont
Has the colonel left?

Frank
Look here he comes.

SCENE XVII
Enter Blinval.

Darlemont
Colonel, this poor devil asks
For a permit, and if Darlemont’s virtues . . .

Blinval
Let me see Norina again, and I shall
Pardon you for everything.

SCENE XVIII and the Last
Enter Norina, Cristina, and Venanzio.

Norina
Come without fear, I am not mad.

Cristina
Que est, que est ça?

Venanzio
What violence is this?

Norina
When did that gentleman
Swear to make you his wife?

Cristina
When is wife went to her tombeau.

Norina
And what state was the wife in?

Cristina
Old, and near death.

Blinval
But who was the first to declare love?

Cristina
I was, because I liked you so, so much.

Norina
And who said the wife was old?

Blinval
I did, to rid myself of this bloodsucker.

Norina
And you went off to Paris instead of to Lyons?

Blinval
In order to be certain about the betrayal,
And you with wings on your feet
Arrived here last night.

Norina
To have news of you, cheat!

Blinval
You are right, I am an ingrate
For being able to doubt your fidelity!

Cristina faints.

Norina
Ha! Ha!

Venanzio
My ward has snuffed it!

Cristina
You’ll snuff it, you villain,
I am très bien and rejoice in their happiness:
(to Darlemont)
I ask of you only
That you not put me again
Into the hands of this vulture.

Darlemont
Yes, you will stay with me
Until what belongs to you
And was taken by this miser
Is returned to you.

Venanzio
(I am dying of rage.)

Darlemont
Therefore, I beg
The colonel’s pardon.

Blinval
If with a masquerade of madness
You have made me regain
A gentle and lovable spouse?

Norina
Who has no other wish
Than to have back that heart,
A sweet reward
For the most constant love.
Yes, a pleasure . . . new and welcome
Flows sweetly into my heart,
I think of my trials,
And they seem but a dream;
No longer will my heart tremble
With such pain.
I have won, I have won love,
I breathe once more.

Blinval
Everything for me is changed,
The anxiety is ended;
A happier moment
Than this there is not.

Norina
Husband, Cristina, uncle!
Ah! What happiness!

Cristina, Eustachio and Blinval
Everything for me is changed,
The anxiety is ended;
A happier moment
Than this there is not.

Norina
Dear ladies who are among us,
We do not relinquish our rule
For sages and heroes:
We change white to black.
We are servants but we reign;
But we are born to command.

THE END

.

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