Pia de’ Tolomei (1837)

The More I learn, the Less I Know

Pia de’ Tolomei (1837)

Lyric Tragedy in Two Parts
Libretto by Salvatore Cammarano

Type your introduction here.

A production at the Teatro La Fenice in Venice, conducted by Paolo Arrivabeni with Patrizia Ciofi, Andrew Schroeder, and Laura Polverelli.

Cammarano’s libretto is based on lines in Canto V of Dante’s Purgatorio, in which a certain Pia tells of her murder at the hands of her husband and utters the famous verse, “Siena mi fè, disfecemi Maremma” [Siena made me, Maremma unmade me.] Her husband is presumed to be the Guelph condottiere Nello Pannocchieschi (ca 1248-after 1322), of the Castel di Pietra near Gavoranno in the Maremma and podestà of Volterra and Lucca. Dante completed the Divine Comedy in 1320, so the story was recent history for him and his readers. Hence the poem gives only hints of Pia’s identity, but in the contemporary tradition, Nello is supposed to have murdered his first wife, who may have been Dante’s Pia, in 1297 in order to wed his second wife, Margherita Aldobrandeschi, or because of some offense, real or suspected. Another theory is that she was actually Pia Malavolti, who was married to a Tolomei, accused of adultery, and disposed of with the help of Nello.

As Cammarano tells the story, Pia is the wife of Nello, but dies not because of a rival but because she is falsely accused of having a lover.

Donizetti wrote this opera between 1836 and 1837 for the Teatro la Fenice in Venice, though it had to open in a different theater in February, 1837, after fire destroyed la Fenice. The score was revised for a second production in Sinigaglia in July of the same year, and again for Rome in May 1838. It saw a few other productions but languished after 1855, not performed again until 1967.


CAST OF CHARACTERS

Pia de’ Tolomei, wife of Nello della Pietra (Soprano)
Ghino degli Armieri, cousin of Nello (Tenor)
Nello della Pietra (Baritone)
Rodrigo, brother of Pia (Contralto)
Piero, a hermit (Bass)
Ubaldo, servant of Nello (Tenor
Bice (Soprano)
Lamberto, ancient servant of the Tolomei (Bass)
Chorus: Soldiers, servants, ladies, hermits

The action takes place in Maremma in the early 13th century.

PARTE PRIMA

Quadro Primo

Appartamenti di Pia.

SCENA PRIMA
Familiari di Nello.

Coro I
Ancor del fosco notturno velo
Tutto spogliato non era il cielo,
Quando ravvolto nel suo mantello
Segreto messo giunse al castello.

Coro II
Fu tratto forse dinanzi a Pia?
Nello, il consorte quell’uomo invia?

Coro I
Lo accolse Ubaldo…

Coro II
Ei viene appunto!

SCENA SECONDA
Ubaldo e detti.

Coro I
Di’, quel messaggio?…

Coro II
Dal campo è giunto?

Coro I
Reca novelle tristi, o felici?

Coro II
Parla!…

Coro I
Disvela!…

Ubaldo
Udite, amici:
(a voce bassa e in tono misterioso)
Né Pia, né quanti le son dappresso
Denno contezza aver del messo:
Crudel mistero colui m’apprese…

Gli altri vorrebbero interrogarlo.

Sol debbe a Ghino esser palese.
V’allontanate.

Coro
Fatal messaggio
Fra noi tremendo egli apparì!…
Qual di cometa sanguigno raggio
Che di spavento la terra empì!
(Escono)

SCENA TERZA
Ghino e detto.

Ubaldo
Signor, giungi opportuno.

Ghino
Il mio sospetto
Forse?…

Ubaldo
Divien certezza.
Sorpresi un foglio.

Ghino
Di tue cure, Ubaldo,
Premio condegno avrai.

Ubaldo gli porge uno scritto.

«Quando sepolto
Fia nel silenzio della notte il mondo,
Inosservato per la via del parco
A te verrò: l’assenza
Del tuo sposo abborrito a me concede
D’abbracciarti, oh, gioia, e tal mercede
Soffrir mi fa la vita». O Pia mendace!
Ov’è il rigor, l’austera
Virtude ov’è, che rampognar ti fea
L’amor di Ghino. Ah, sempre, o fatal donna,
Separati ne avesse
Quella tremenda eredità degli avi,
La vendetta, il furor, né ghibellino
Talamo accolta chi nascea di Guelfi,
Ché tanto sventurato
Or non sarei, né vinto e lacerato
Da rimorsi infernal, d’un mio congiunto
La sposa amando!

Ubaldo
E che risolvi, o Ghino?

Ghino
Chiesi vederla… Oh, se repulse ardisci
Oppormi ancor, paventa…
Un detto mio ti perde… Ove trascorro!…
Ah, ne morrei da fera doglia oppresso…

Ubaldo
E tanto l’ami ancor?

Ghino
Più di me stesso.

[Cavatina]
Non può dirti la parola
Qual desìo m’incalza e punge…
La speranza che s’invola
Nuove fiamme al fuoco aggiunge.
Pia m’aborre, Pia mi fugge…
Ma non fugge dal mio cor.
Ah! l’incendio che mi strugge
È delirio, e non amor!

SCENA QUARTA
Bice e detti.

Ghino
Ebben?

Bice
Venirne
Davanti a lei
Più non ti lice.

Ghino
Chi a me lo vieta?

Bice
Pia.

Ghino
La cagione?

Bice
Saperla dêi
E Nello, anch’egli
Potria… T’acqueta.

Ghino
Troppo dicesti!

Bice
Nel mio linguaggio
Ella ti parla: pensaci, e trema.
(parte)

Ubaldo
Muto rimani a tanto oltraggio!

Ghino
Non ha favella un’ira estrema.
(dopo un momento di riflessione rende il foglio a Ubaldo)
Rechi all’infida d’ignoto messo
Quel foglio…

Ubaldo
Intendo, riposa in me.

Ghino
Al campo io volo… E Nello, ei stesso
Udrà qual onta costei gli fe’.

[Caballetta]
Mi volesti sventurato?
Sventurata sarai meco…
I miei pianti avranno un eco,
Il mio duol vendetta avrà.
O mio core, o cor sprezzato,
Gemi indarno in questo petto…
Dêi bandir qualunque affetto
Che somigli alla pietà.

Partono insieme.

SCENA QUINTA
Pia, damigelle e detta.

Damigelle
(invitando la Pia a sedere presso il verone)
Qui posa il fianco. È vivida
Quest’ora del mattino,
Imbalsamata è l’aura,
Che move dal giardino:
Di vaghi fior smaltato
Ve’ come ride il prato,
Qui tutto spira e parla
Celeste voluttà…
(È vano! A confortarla
Uman poter non v’ha!)

Pia
A voi son grata… ma non è quest’alma
(alzandosi smaniosa)
Più di gioia capace.

Bice
Almen di calma
Lo sia.

Pia
Trista per me, funerea luce
Il sol diffonde, e l’universo piange!

Bice
Misera!

Pia
In cor se mi leggessi, o Bice,
Del mio stato infelice
Maggior pietade avresti!…
(Oh incertezza crudel!… Giunger dovea
Pria del giorno l’avviso…
Al suo fuggir, compro dall’oro, è forse
Un ostacolo insorto?…
Della torre il custode
Potria con empia frode
Tradirmi?… Ah! no, che di Rodrigo ei stesso
Mi fe’ l’arcana prigionia palese.
Eppur, d’onde l’indugio?… Ah! ch’io mi perdo!
E fra tante dubbiezze, in cui smarrita
È la ragion nel core,
Certo, ah! certo soltanto è il mio dolore!

[Cavatina]
O tu, che desti il fulmine,
Che al nembo il fren disciogli,
Le mie dolenti lagrime
In tua pietade accogli…
Quell’innocente vittima
Salva, e conduci a me.
No, tu non puoi respingere
Chi fida in te, buon Dio…
Il voto, che fra i gemiti
Al tuo gran soglio invio,
È puro come gli angeli
Che stanno in ciel con te.)

Bice
(Geme tuttor la misera!…

Damigelle
Calma per lei non v’è!)

SCENA SESTA
Lamberto e dette.

Lamberto
Pia…
(traendola in disparte)

Pia
Che fu?… Smarrito in volto
Sei, Lamberto!…

Lamberto
(sottovoce)
M’odi.

Pia
Ascolto.

Lamberto
Tra le querce… accanto al rio…
Dove il parco è più solingo,
Accostarsi a me vegg’io
Un uom tacito e guardingo…
Ei gettandomi dappresso
Questo foglio, in tuon sommesso
Di recarlo a te mi dice,
Quindi fugge al par d’un lampo.

Pia prende il foglio e l’apre.

Pia
(Le sue note… Me felice!…
(dopo aver letto)
Tolto è ormai qualunque inciampo!…)

Lamberto
(osservando il cambiamento del volto di lei)
(Il tormento a lei dà tregua!)

Pia
(Qui fra poco il rivedrò!…)

Bice
(L’alta nube si dilegua

Damigelle
Che la fronte a Pia velò!)

Pia
(Di pura gioia in estasi
È l’alma mia rapita!…
A lui dirò: sei libero,
Io ti salvai la vita…
E amplessi, e baci, e palpiti
Confonderemo intanto…
E verserem quel pianto
Che di dolor non è!)

Bice, Lamberto e Damigelle
(Ella cessò dal pianto!
Al ciel ne sia mercé.)
(Si ritirano)

PARTE PRIMA. Quadro Secondo

Interno del padiglione di Nello.

SCENA SETTIMA
Nello.

Nello
Giurai svenarlo, ch’egli ardì col sangue
De’ miei congiunti violar la pace
Da noi giurata, quando a Pia mi strinse
Sacro legame. Or della morte il ferro
Gli sta sul capo, e gemo!
Almen la sventurata
Pia, che l’ama cotanto, il fine acerbo
Non udrà del fratello…
Qualcun s’appressa…

SCENA OTTAVA
Ghino e detto.

Ghino
Nello?

Nello
Ghino!… Tu qui!

Ghino
Mi tragge
Alta cagion.

Nello
Sembri agitato!…

Ghino
È vero…
A palesarti orribile mistero,
A trafiggerti il petto
Io venni.

Nello
Ogni tuo detto
Mi fa tremar!

Ghino
Tu n’hai ben donde!… Pia…

Nello
Qual nome proferisti!… e qual mi turba
Nero sospetto!… No… spirto d’averno
Lo desta in me… Soccorri
(abbandonandosi fra le braccia di Ghino)
Al tuo fratello, dimmi
Che fida è la consorte…
Sgombra, deh! sgombra il mio spavento estremo.

Ghino getta sopra di lui un cupo sguardo, e rimane in silenzio.

Oh, silenzio funesto!… Io gelo!… Io tremo.
È men fero; è meno orrendo
Il silenzio della tomba.

Ghino
Il mio dir fia più tremendo.

Nello
Ahi!… la morte in cor mi piomba!

Ghino
Infelice!

Nello
Omai favella.

Ghino
Sei tradito!

Nello
Il ver dicesti?

Ghino
Ah, purtroppo!

Nello
(esitante)
Io fremo!… Ed ella?…

Ghino
Ella…

Nello
O Ghino, a che t’arresti?

Ghino
È un’infida.

Nello
(tremante d’ira)
L’onor mio?…

Ghino
D’altra macchia ricoprì!

Nello
E il tuo fulmine, gran Dio,
La spergiura non colpì?
(cade su uno sgabello. Pausa)
Parea celeste spirito
(alzandosi e con tutta l’effusione del dolore)
Ascoso in uman velo!…
Per me quel riso angelico
Schiudeva in terra il cielo!…
Il disinganno è giunto!
Tutto distrugge un punto!…
Il viver mio di lagrime
Sorgente omai si fe’.

Ghino
(Seppi nel cor trasfondergli
Parte del mio veleno:
Le mie gelose furie
Squarciano pur quel seno.
È ormai scoccato il dardo…
Ogni rimorso è tardo…
Gioia dell’alme perfide
Io già ti sento in me!)

Nello
(come colpito da rapido pensiero afferra Ghino, fissandolo acutamente)
Tu mentisti: un tanto eccesso
No, quel cor non ha macchiato.

Ghino
Testimon sarai tu stesso
Dell’oltraggio a te recato.
Come il ciel di luce privo
Chiami al sonno ed al riposo,
Alla Pia verrà furtivo
Chi t’offende…

Nello
(con estremo furore)
Andiam… Fui sposo!
Sol, che tardi… il corso affretta…
Cedi all’ombre…

Ghino
Ah! m’odi ancor…

Nello
Più non odo…

Ghino
Almen…

Nello
Vendetta…

Ghino
Pria.

Nello
Son cieco di furor.
Del ciel che non punisce
(qual uomo privo affatto di ragione)
Emenderò l’errore…
Già il mio pugnal ferisce,
De’ rei già squarcia il core…
Le palpitanti vittime
Io premo già col piè.

Ghino
Sei pago, amor furente?
S’appresta orrendo scempio…
Le mie virtudi hai spente,
M’hai reso un vile, un empio…
Gioisci, esulta, o demone,
E lei perdesti… e me!

Nello esce furibondo, seco traendo Ghino per un braccio.

PARTE PRIMA. Quadro Terzo

Appartamenti di Pia. È notte.

Scena Nona
Ubaldo ed armigeri dalla sinistra.

Ubaldo
Di Ghino il cenno udiste?
Ascosi fra le piante, ove la notte
Regna più densa, e scura,
Cautamente vegliate.
S’avanzerà l’indegno a queste porte;
Accesso v’abbia; uscirne a lui sia morte.

Armigeri
Inoltriam fra l’ombre avvolti;
Niun ci vegga, niun ci ascolti.
Della notte col favor
Si tradisca il traditor.
(Partono)

SCENA DECIMA
Pia dalla stanza da letto.

Pia
Tutto è silenzio; un mormorio sommesso
Udir mi parve… Inganno
Fu del pensier, che vede
Perigli ovunque! Il tenebroso velo
Stese la notte… incalza
L’ora, e il fratello…

Odesi battere leggermente alla porta del verone.

Ah! giunse… Il cor mi balza.
(chiude la porta e apre il verone)

SCENA UNDICESIMA
Lamberto e detta.

Lamberto
(nella massima agitazione)
Ah, signora…

Pia
Tu, Lamberto!…
Deh! che fu?…

Lamberto
Si tende al certo
Un agguato… Gente in armi
Si nascose…
(indicando dalla parte de’ giardini)

Pia
Egli è perduto.

Lamberto
Donna! Il sangue fai gelarmi!…
Di’? Non oso… Hai tu potuto?…

Pia
L’uom, che attendo, è mio fratello.

Lamberto
Egli!… Al misero l’avello
Si dischiude!… Tardi apprendo!…
Lo potea…

Pia
Chi viene?…

Lamberto
È desso.

SCENA DODICESIMA
Rodrigo e detti.

Rodrigo
Pia…

Pia
Qual fulmine tremendo!…

Rodrigo
Che…

Lamberto corre a chiudere il verone.

Lamberto
Respira: è salvo adesso.

Pia
E fia ver?

Lamberto
Segreta via,
D’onde il padre un dì fuggia…
(si accosta alla parete in fondo, e rimossa una parte della tappezzeria scopre un uscio segreto)

Pia
Oh, gioia!… Ne minaccia
Gran periglio…

Rodrigo
Che mai sento!…

Pia
Esci.

Lamberto
Ah sì…

Pia
Fra queste braccia
Un momento, un sol momento
Il fratel stringendo al petto
Pianger deggio, e palpitar!…

Rodrigo
Tanto duolo e tanto affetto
Mi costringe a lagrimar…

Pia e Rodrigo
(sempre l’uno nel braccio dell’altro)
Ah! ne tolse orrenda guerra
L’adorato genitore!…
Cruda morte di dolore
Poi la madre c’involò!…
Sventurati! Sulla terra
Solo il pianto a noi restò!

SCENA TREDICESIMA
I suddetti e Nello di dentro.

Nello
L’uscio dischiudi, o perfida.

Lamberto
Nello!…

Rodrigo
Colui!…

Pia
Non senti.

Odonsi frequenti colpi dalla porta a sinistra.

Va’…

Nello
Traditori!…

Rodrigo, fremente di rabbia pone la destra sull’elsa, ma viene trattenuto da Lamberto.

Pia
Affrettati.
Che indugi omai? Che tenti?…

Rodrigo
Egli osa provocarmi:
Io voglio…

Pia
Ah! tu vuoi farmi
Spirar d’angoscia, o barbaro,
E di terror…

Intanto soccorsa da Lamberto ha condotto Rodrigo verso l’uscio segreto.

SCENA QUATTORDICESIMA
Nello, Ghino e detti.

Nello
(prorompendo dalla porta)
Ch’io sveni
Entrambi…

Pia
Ah! fuggi!

Nello
Oh! rabbia!…

Ghino
Ubaldo? Ubaldo?

Lamberto
(piano a Rodrigo e uscendo con esso per l’uscio segreto)
Vieni…
Di lei pietade…

Pia
Orribile
Sul cor mi piomba un gelo!…

SCENA QUINDICESIMA
Servi con altri doppieri, Ubaldo, Bice, uomini d’armi, damigelle e detti.

Nello
Fuggito egli è!…

Ubaldo
(uscendo pel fondo cogli uomini d’armi)
Raggiungasi.

Nello
(scagliandosi per uccidere Pia)
Mori…

Ghino
(disarmandolo cogli altri)
T’arresta…

Bice e Damigelle
Oh! cielo!

Pia
Sposo…

Nello
Il pugnal…

Bice
Deh! scostati…
Non vedi il suo furor?

Nello
Il mio pugnal rendetemi.

Pia
Io muoio.
(cade al suolo, tramortita)

Bice e Damigelle
Qual terror!…

Un momento di spaventevole silenzio. Le donne sollevano la Pia, e l’adagiano su una seggiola: il pallore della morte le copre il volto, e angoscioso anelito solleva il suo petto. Nello resta immobile.

Bice
Deh, calma le furie del core sdegnato.

Damigelle
Ah! tu della misera ben vedi lo stato:
L’orror, lo spavento de’ sensi la priva,
Più spenta che viva d’innanzi ti sta.

Nello
Ah! come congiungere il cielo potea
Il volto d’un angelo ad alma sì rea,
Di tanto delitto macchiarsi quel core.
È spento l’onore; più fede non v’ha.

Ghino
(Ahimè, quell’anelito il core mi gela.
Sospesa una lagrima il ciglio mi vela.
Ho l’alma commossa, la mente agitata.
Ancor dell’ingrata io sento pietà!)

Pia
Non regge quest’anima in tanto periglio…
Un velo funereo ingombra il mio ciglio…
Fantasmi di morte intorno rimiro!…
L’estremo sospiro sul labbro mi sta!…

SCENA SEDICESIMA
Uomini d’armi e detti.

Ubaldo
Quel codardo ne deluse!…
Rinvenirlo io non potei!

Nello
Ah! l’averno si dischiuse,
Per sottrarlo ai colpi miei…

Ghino
(D’ira avvampo!)

Nello
Svela, o Pia,
Come… d’onde il vil fuggia…
Tu da me la vita avrai,
Se di lui vendetta avrò.

Pia
Io tradirlo? No giammai:
Mille volte pria morrò.

[Terzetto]
Nello
(nel massimo furore)
L’empia cingete d’aspre ritorte,
Alle Maremme sia trascinata.
Lunga, crudele, tremenda morte
Ivi t’aspetta, o scelerata…
Vanne perversa… di te soltanto
Per maledirti mi sovverrò.

Ghino
(Ahi sciagurato! Dove mi spinse,
Della vendetta l’empio desio.
L’astro del giorno per lei si estinse,
Ma più infelice di lei son io.
Tutta una vita trarrò nel pianto,
E di me stesso l’orror sarò!)

Pia
Qual fera morte a me s’appresta!
V’è donna al mondo più sventurata?
Nella suprema ora funesta
Sarò da tutti abbandonata!…
Del mio ministro a me d’accanto
Suonar la prece io non udrò!

Ubaldo e Uomini d’Armi
Omai ne segui… È vano il pianto.
Il tuo destino cangiar non può.

Bice e Damigelle
Il ciel preghiamo; ché il ciel soltanto
All’infelice soccorrer può.

Ubaldo e gli uomini d’armi prendono Pia.

PARTE SECONDA. Quadro Primo

Vecchia sala d’armi nel castello della Maremma.

SCENA PRIMA
Ghino e Ubaldo.

Ubaldo
Tu, Ghino, alle Maremme!

Ghino
Ah! di’: la Pia?…

Ubaldo
Geme fra quelle mura, e si distrugge
Per lenta febbre.

Ghino
Ho d’uopo
Vederla, Ubaldo… qui la traggi.

Ubaldo entra nella prigione di Pia.

Ancora
Sull’adorato labbro
Starà l’oltraggio e la repulsa? O vinta
Dalla sciagura?… Fra la speme ondeggio,
E fra il timor.

SCENA SECONDA
Pia e Ghino.

Pia
Chi veggio!…

Ghino
L’uom, che salvarti e vuole, e può.

Pia
Tu!… Come?

Ghino
All’amor mio t’arrendi,
E pronta fuga…

Pia
Taci,
Lingua d’averno… Chi son io scordasti?

Ghino
E chi sei tu?

Pia
La sposa
Di Nello.

Ghino
Infida sposa.

Pia
Io!…

Ghino
Non tradisti
Il tuo dover, l’onore?…
In quella orribil notte un seduttore
Non accogliesti?…

Pia
Ciel!… che dici!… Accolsi
Rodrigo, il fratel mio…

Ghino
Donna… fia vero!…

Pia
Crudele inganno!… Ah! dunque
Spergiura anch’ei, Nello, m’estima?… E quanto
Credei furor di parte,
Era gelosa rabbia!… Il fosco nembo,
Che intorno a me ruggìa,
Sparisce!

Ghino
(abbassa la fronte, e rimane alquanto silenzioso)
Odimi, o Pia.
Per sempre dai viventi
Di Nello un cenno ti separa, e Nello
Sveller giurò dalla sua fronte i rai
Anzi che più vederti. Ubaldo è schiavo
Del mio voler: tu sei
Già nella tomba; dalla tomba Ghino
Sol può sottrarti, ed egli
T’offre il suo core… o morte.

Pia
Iniquo!…

Ghino
Scegli.

Pia
Morte, o colpa? Tu ben sai
La mia scelta.

Ghino
Forsennata!…
Scegli?…

Pia
Morte.

Ghino
Ah! tu morrai
Dalle genti abbominata…
E l’infamia un negro velo
Sul tuo nome stenderà.

Pia
Benedetta e pura in cielo
Il Signor m’accoglierà.
Dei miei giorni tronco il corso
Fia tra poco… Ah! pensa, o Ghino,
Quale in cor ne avrai rimorso!

Ghino
(Ahi! tormento!…)

Pia
Errar vicino
Uno spettro ti vedrai…
Il mio spettro!…

Ghino
Taci… (Ahimè!)

Ghino è raccapricciato: Pia cangia il tono severo in quello della più commovente preghiera giungendo le palme, e cadendo genuflessa innanzi lui.

Pia
Deh! ti cangia…

Ghino
Ciel!… che fai?…
Tu prostrata innanzi a me!

Pia
Ti muova il gemito dell’innocente…
La prece ascolta d’un cor morente.
Sorga del fallo in te l’orrore,
Rendimi, ah! rendimi vita ed onore…
E la tua colpa fia cancellata,
Ed io col cielo perdonerò.

Ghino
(Mi scende all’anima il suo lamento
A ragionarvi di pentimento;
Potrei lasciarla fra le ritorte
In braccio a lunga, terribil morte,
E senza colpa disonorata?…
No, tanto perfido il cor non ho.)

Pia
Ah, nel tuo seno atroce
Non giunge la mia voce!…
Addio…
(avviandosi alla sua prigione)

Ghino
T’arresta…

Pia
Oh, giubilo!…

Ghino cerca di nascondere il volto.

Veggo negli occhi tuoi…
La mal frenata lagrima
Invan celar mi vuoi.

Ghino
Donna…

Pia
Perché t’arresti?…
Finisci…

Ghino
Ah! sì, vincesti…
Corro a squarciar le tenebre
D’inganno sì fatale…
Corro di Nello a spegnere
L’ira crudel, mortale…
Quindi a me stesso in core
Un ferro immergerò.

Pia
Che dici!… Qual furore!…

Ghino
Omai decisi.

Pia
Ah! no.

Ghino
Può la mia fiamma estinguersi
Col viver mio soltanto…
Meglio è morir, che vivere
In disperato pianto…
Ah! sul mio freddo cenere
Spargi talvolta un fiore…
A chi negasti amore
Concedi almen pietà.

Pia
Sgombra sì nere immagini…
A Dio solleva il core,
E forza avrai per vincere
Un condannato amore.
Scosso dal reo delirio,
Alla virtù rinato,
Raggio del ciel placato
Il viver tuo sarà.

Ghino parte: Pia torna alla sua prigione.

SCENA TERZA
Ubaldo e uno scudiere. Ubaldo viene dal carcere di Pia, e ne richiude la porta. Si avanza uno scudiere, gli porge un foglio, ed esce. Ubaldo legge.

Ubaldo
«Divamperà tremenda oggi la guerra,
Ed io spento nel campo
Forse cadrò: non voglio
Che alla pena fuggir possa la colpa;
Quindi, se rivocato il cenno mio
Non è sì che biancheggi
L’alba del dì novello,
Mora la Pia, mora: lo impongo. Nello.»

PARTE SECONDA. Quadro Secondo

Atrio d’un eremitaggio. La notte è inoltrata, il cielo è nerissimo ed imperversa una tremenda bufera.

SCENA QUARTA
Piero ed altri romiti.

Tutti
Il mugghiar di sì fera procella
Par del cielo funesta minaccia!
Par di Dio la tonante favella
Quando all’empio la colpa rinfaccia!
No, giammai più terribile guerra
Il creato sconvolto non ha!
Divo Spirto, il cui sguardo penétra
Ogni via degli abissi profondi,
Al cui cenno raggianti per l’Etra
L’ampio giro descrissero i mondi,
Ah! placato sorridi alla terra,
E del nembo l’orgoglio cadrà.

Piero
Un calpestio di rapidi cavalli,
Fra il sibilar de’ venti,
L’udito mi colpì. Qualunque sia
Che dal furor di sì malvagia notte
Cerchi un asil, qui tragga
Il passo errante.

SCENA QUINTA
Nello con seguaci e detti.

Nello
Piero…

Piero
Io non traveggo!
Nello!

Nello
Sconfitte dal nemico brando
Fur di Siena le squadre, e trascinate
Pel campo, entro la polve,
Di Manfredi le insegne… Al mio castello
Movemmo, e l’orme nostre
Seguia dappresso un folto stuol repente
Di Guelfi… L’uragano, e la sorgente
Notte ad essi ne tolse… I giorni miei
Deggio alla fuga!… Oh rabbia!

Piero
Gli ardenti spirti acqueta
Ed al voler t’inchina
Di lui, che a torto non punisce.

Nello
O vecchio,
Una parola onde ferirmi hai detta!

Piero
Di tua crudel vendetta
Il grido risuonò: viva sepolta
Fu la tua sposa. Io di quel core, o figlio,
I più riposti affetti
Conosco appieno. A me sovente aperse
Gl’interni suoi segreti
Quell’anima dolente. A me t’affida.
Rea di nefando eccesso
Non è la tua consorte.

Nello
Solo un istante dubitar vorrei
Dell’onta mia; darei
Per quell’istante mille vite. Ahi! Cruda
Certezza ho della colpa!…
Pietà sì viva di colei tu senti?
E pietade non hai de’ miei tormenti?
(gettandosi nelle braccia di Piero con abbandono di dolore)
Lei perduta, in core ascondo
Una serpe… un dardo acuto…
Per me tomba è fatto il mondo;
Parmi il ciel aver perduto.
Ah! la perfida consorte
Io detesto… ed amo ancor!…
D’ogni strazio, d’ogni morte
La mia vita è assai peggior!

Si ode uno strepito d’armi quindi un grido lamentevole.

Fragor di spade!…

Piero
Un gemito!…

Nello
Si corra…

SCENA SESTA
Ghino e detti. Egli è ferito mortalmente: si avanza a lenti passi, ed appoggiandosi alla spada.

Tutti
(tranne Ghino)
Oh, ciel!…

Nello
Tu, Ghino!…

Piero e Coro
Scena funesta, orribile!…

Ghino
Compiuto è il mio… destino…

Nello
Ahi!…

Ghino
Mi svenò… drappello
Di Guelfi…

Nello
E d’onde?…

Ghino
O Nello…
Mi tragge… a… te, benefica,
Celeste man… La Pia
Non è… non è colpevole…

Nello
Fia vero!… E l’uom che ardia
Venir fra l’ombre avvolto?…

Ghino
Era… il fratel…

Nello
Che ascolto!

Ghino
Lei salva… ed il mio… cenere
Non maledir… l’amai…
Fui dispregiato… e… perderla
Entro al mio cor… giurai…

Nello
O Pia… Malvagio…
(mettendo la mano sull’elsa)

Piero e Coro
Arrestati…
Il ciel ti vendicò.

Ghino
Io muoio… deh! perdonami…

Piero e Coro
(supplichevoli a Nello)
Signor…

Ghino
Per… do…

La sua parola è tronca dall’ultimo singulto: Nello protende la destra sul di lui capo, in atto di perdono.

Piero e Coro
Spirò!

Nello
Dal mio ciglio è tolto un velo!…
Sì, Rodrigo… in campo egli era!…
Ed il foglio!… Ed ella!… Oh, cielo!
(alla sua gente d’armi)
Mi seguite…

Piero
Ah! trista, e nera
È la notte… i nembi orrendi
Imperversano tuttor…
Qui soggiorna, e l’alba attendi…

Nello
(preso da tremito convulso)
L’alba!… L’alba!… Oh, mio terror!
Dio pietoso, un cor ti parla
Pien d’angoscia, e di spavento…
Tu soltanto puoi salvarla…
Opra, o Nume, un tuo portento…
Ah! Quell’angelo d’amore
Serbi a me la tua pietà.
E l’inferno, che ho nel core,
Ciel di gioia diverrà.

Piero
(Onde in lui cotanto orrore!…)

Coro
(Quale arcano asconderà!)

Nello parte precipitosamente; i suoi guerrieri lo seguono.

PARTE SECONDA. Quadro Terzo

Prigione di Pia.

SCENA SETTIMA
Pia seduta su uno sgabello, con la testa appoggiata ad una rozza tavola: ella è immersa in torbido sopore, pallida n’è la fronte, difficile il respiro, e sovente un tremore agita le sue membra. Ubaldo viene, rilegge tacitamente il foglio di Nello, alza gli occhi alla finestra: albeggia; egli si trae dalle vesti un’ampolla, e ne versa il licore entro una tazza colma d’acqua, che sta sulla tavola.

Ubaldo
A questo nappo beverà tra poco
Il tuo labbro assetato, e dormirai
Ben altro sonno!

Pia
Eterno Dio!
(con grido acutissimo, e balzando in piedi spaventata)
Respiro…
Il mio pensier deliro
Creò nel sonno immagini feroci!
(come riandando a ciò che le apparve in sogno)
A questo sen pentito
Il consorte io stringea… quando nel fianco
L’acciaro insidioso
Gl’immerse un Guelfo… a’ piedi miei lo sposo
Cadde spirando: balenò sanguigno
Un infernal sorriso
Dell’omicida in volto… ed era il volto
Di Rodrigo! Frattanto,
Spaventevole a dirsi!
La morta spoglia alto levossi, e forme
Vestì di truce demone!… Gli artigli
Nell’uccisor figgendo,
Mise un urlo tremendo
E con la preda si lanciò nell’imo
De’ spalancati abissi!… Orribil sogno!…
Ah! la febbre cocente
Più cresce!… Atroce sete mi divora!…

La coppa fatale si presenta al di lei sguardo, ed ella vi stende ansiosa la mano. Ubaldo rimasto sempre indietro, fa un moto quasi involontario, per trattenerla, ma ristà immantinente. Pia beve.

Ubaldo
(Meglio è penar brev’ora,
E poi riposo eterno!
Al dì novello respirar più liete
Aure mi fia concesso.)

Pia
(abbandonandosi a sedere)
Ah! la pietade, o Ghino,
L’ale impenni al tuo corso…
E tu vieni, crudel, che amai cotanto,
A rasciugar d’un infelice il pianto.
Sposo, ah! tronca ogni dimora…
Al mio sen, deh! vola, o Nello;
Dimmi: t’amo… ed all’avello
Questo accento mi torrà.
Ah! la Pia, se indugi ancora,
Preda fia d’acerba morte,
Ed al bacio del consorte
Più risponder non potrà.

SCENA OTTAVA e Ultima
Nello con seguaci e detti.

Nello
(ancor dentro)
Pia?

Pia
La voce!…

Nello
(come sopra)
Sposa?… Pia?…

Pia
Egli!… Ah! dunque i miei sospiri,
Cielo, udisti!…

Ubaldo
(Ahimè! che fia!…)

Nello
Non vaneggio!… Tu respiri…
Gioia immensa!…

Pia
Rea non sono…

Nello
Sì, m’è noto… Il tuo perdono…
(volendo inginocchiarsi)

Pia
(abbracciandolo)
Al mio sen… Gran Dio… non reggo
All’eccesso del contento…
Tremo… agghiaccio… nulla veggo…
Nello?

Nello
Pia!…
(adagiandola sopra uno sgabello)

Pia
Mancar mi sento…

Nello
(è compreso da un atroce sospetto: i suoi occhi si rivolgono a Ubaldo che in preda al suo
terrore cerca di fuggire)

Che facesti, sciagurato?

Ubaldo
(gettandogli innanzi ai piedi il suo foglio)
Surse il dì, né rivocato
Fu quel cenno…

Nello
(con orrenda ansietà)
Ebben?…

Ubaldo
(esitante)
Le porsi…

Nello
Parla, o crudo…

Odesi un procedere di passi concitati, e voci di spavento, che gridano.

Coro
I Guelfi!…

Nello
Parla.

Ubaldo
Un veleno.

Nello alza un grido disperato.

Rodrigo
(seguito da una schiera di Guelfi)
In tempo corsi
A salvarti…

Nello
A vendicarla.
Io la uccisi.

Rodrigo
Che!…

Nello
Nel seno
Ella chiude un rio veleno…

Rodrigo
Ah!
(scagliandosi per uccidere Nello)

Nello
Ferisci.

Pia
(raccogliendo le sue ultime forze, e cadendo a’ piè di Rodrigo)
No… che fai?

Rodrigo
Donna…

Pia
Colpa in lui non è…
Sposa infida… gli sembrai…
Un rival credeva… in te.

Rodrigo resta immobile, palesando estremo dolore. Ella si volge ora allo sposo, ora al fratello.

Ah! di Pia… che muore… e geme
Se pietà… vi… scende in petto…
Fine all’odio… Un santo affetto
L’alme vostre… unisca… ognor…
E per me… versate insieme…
Qualche… lagrima… talor…

Tutti piangono amaramente: la spada fugge di mano a Rodrigo. Nello si precipita fra le sue braccia.

Or la morte… a cui… son presso…
Non ha duol… non ha spavento…
È un sorriso… di contento…
È del giusto… la mercé…
Da quel caro… e santo amplesso
Incomincia… il ciel… per… me…

Rodrigo
Pia!…

Nello
Consorte…

Ella spira fra le loro braccia.

Rodrigo e Nello
Agli occhi miei
Fosco vel ricopre il dì!…

Coro
Ella è spenta, ma per lei
Non la tomba, il ciel s’aprì!

FINE

PART I

Tableau I

Pia’s appartments.

SCENE I
Nello’s retainers.

Chorus
The sky was not yet stripped
Of its nocturnal veil,
When a secret messenger arrived
At the castle wrapped in his mantle.

Chorus II
Was he perhaps brought before Pia?
Did Nello, her husband, send that man?

Chorus I
Ubaldo received him…

Chorus II
He comes now!

SCENE II
Enter Ubaldo.

Chorus I
Say, what message?

Chorus II
Did it come from the camp?

Chorus I
Does it bring sad or happy news?

Chorus II
Speak!

Chorus I
Tell us!

Ubaldo
Friends, hear me:
(in a soft voice and in a mysterious tone)
Neither Pia nor those close to her
Must know about the messenger:
He apprised me of a cruel mystery…

The others wish to interrogate him

It must be revealed only to Ghino.
Withdraw.

Chorus
A fatal message,
To us appeared frightening!
Like the bloody rays of a comet
That filled the earth with terror!
(Exeunt0

SCENE III
Enter Ghino.

Ubaldo
Sir, your coming is opportune.

Ghino
Perhaps
My suspicion…

Ubaldo
Becomes a certainty.
I have intercepted a letter.

Ghino
You shall have a reward,
Ubaldo, worthy of your efforts.

Ubaldo hands him a letter.

“When the world shall be entombed
In the silence of the night,
I shall come to you unobserved
By way of the park: the absence
Of your destestable husband allows me
To embrace you, oh, joy, and such mercy
Allows me to tolerate life.” O lying Pia!
Where is the strictness, the austere
Virtue that made you spurn
The love of Ghino. Ah, fatal woman, if only
That terrible heritage of our fathers,
Vengeance, wrath, had separated us always,
And one born of Guelphs had not
Been received into a Ghibelline bed,
Then I would not now be
So unlucky, nor overcome and rent
By infernal remorse, being in love
With the wife of a kinsman!

Ubaldo
And what have you decided, Ghino?

Ghino
I wanted to see her…Oh, if you dare
Put obstacles, beware…
One word from me is the end for you…Where I venture!…
Ah, I would die oppressed by fierce torment…

Ubaldo
You still love her so?

Ghino
More than myself.

[Cavatina]
I cannot tell you
What a desire pursues and stings me…
Hope that enraptures me
Adds new flame to the fire.
Pia hates me, Pia flees me…
But she does not flee from my heart.
Ah! The blaze that destroys me
Is delirium and not love!

SCENE IV
Enter Bice.

Ghino
How now?

Bice
You are no longer permitted
To come
Before her.

Ghino
Who forbids it?

Bice
Pia.

Ghino
The reason?

Bice
You must know it
And Nello, he also
Could … Say no more.

Ghino
You ask too much!

Bice
She speaks to you
In my voice: think on it and tremble.
(Exit)

Ubaldo
You remain silent at such an insult!

Ghino
An extreme of rage has no tongue.
(after a moment’s reflection gives the letter to Ubaldo)
Take the faithless woman that letter
By an unknown messenger.

Ubaldo
I understand. Rely on me.

Ghino
I hasten to the camp…and Nello, he himself,
Shall hear what shame she has brought upon him.

[Caballetta]
Did you wish misfortune upon me?
She shall have misfortune with me…
My tears shall have an echo,
My suffering shall have revenge.
O my heart, O despised heart,
You shudder in vain in this breast…
You must banish all emotion
That resembles pity.

They leave together

SCENE V
Enter Pia with damsels.

Damsels
(Inviting Pia to sit near the balcony)
Rest your limbs here. This hour
Of the morning is vivid,
The breeze wafting from the garden
Is perfumed:
See how the meadow laughs
Enameled with lovely flowers,
Here everything breathes and speaks
Celestial delight…
(It is useless! Ther is no
Human power to comfort her!)

Pia
I am grateful to you…but this soul
(rising distraught)
Is no longer capable of joy.

Bice
Of calm at least
Let it be.

Pia
Dismal light, sad to me,
The sun diffuses, and the universe weeps!

Bice
Poor woman!

Pia
If you read my heart, Bice,
You would have more pity
Of my unhappy state!
(Oh cruel uncertainty! Word should have come
Before the day…
Did a obstacle perhaps arise
Against his flight, bought with gold?
Could the guard of the tower
With vile fraud
Betray me?…Ah! no, for he himself
Revealed to me Rodrigo’s secret prison.
And yet, whence this delay? … Ah! How confused I am!
And mid so many doubts in which the heart’s reason
Loses its way,
Surely, ah, surely it is only my sorrow!

[Cavatina]
Oh you, who raise the lightning,
Who loose the reins from the clouds,
Receive in your pity
My doleful tears.
Keep safe that innocent victim
And lead him to me.
No, you cannot rebuff
One who trusts in you, good God…
The prayer that with sighs
I send to your great throne,
Is pure as the angels
Who reside in heaven with you.)

Bice
(The poor woman groans still now!…

Ladies
There is no solace for her!)

SCENE VI
Enter Lamberto.

Lamberto
Pia…
(taking her aside)

Pia
What news? Your countenance
Is disturbed, Lamberto…

Lamberto
(whispering)
Hear me.

Pia
I’m listening.

Lamberto
Among the oak trees…beside the stream…
Where the park is most secluded,
I see approach me
A silent and cautious man…
Tossing from close at hand
This letter to me, in lowered voice
He tells me to bring it to you,
Then he flees like a streak of lightning.

Pia takes the letter and opens it.

Pia
(His hand . . . Oh happiness!
(after reading it)
Any hindrance has been removed!)

Lamberto
(observing the change in her expression)
(Her torment has made a truce!)

Pia
(Here I shall see him soon!)

Bice
(The mounting clouds disperse

Ladies
That darkened Pia’s brow!)

Pia
(My soul is rapt
In an ecstasy of pure joy!
I shall tell him, “You are free,
I have saved your life…
And embraces and kisses and heartthrobs
We shall share the while…
And shed those tears
That are not of grief!)

Bice, Lamberto, and Ladies
(She has ceased lamenting!
Thanks be to heaven.)
(They withdraw)

PART I. Tableau II

The interior of Nello’s Pavilion

SCENE VII
Nello alone.

Nello
I swore to slay him, who dared violate
with the blood of my kinsmen the peace
we swore when the holy bond
united me with Pia. Now the sword of death
Stands over her head, and I tremble!
At least the unfortunate
Pia, whom I so love, shall not hear
Of the bitter end of her brother…
Someone approaches…

SCENE VIII
Enter Ghino.

Ghino
Nello?

Nello
Ghino! You, here!

Ghino
A grave matter
Brings me.

Nello
You seem agitated!

Ghino
It is true…
I have come
The reveal to you the horrible secret,
To stab you to the heart.

Nello
Everything you say
Makes me tremble!

Ghino
You have good reason! Pia…

Nello
What name you have spoken! … and how
Black suspicion roils me! No…it raises in me
A demon of Hades…Help
(collapses into Ghino’s arms)
Tell me that to your brother
My wife is faithful…
Oh, assuage my mortal fear.

Ghino gazes at him darkly and remains silent.

Oh, dreadful silence! I freeze! I tremble.
The silence of the tomb
Is less ghastly and less horrid.

Ghino
What I have to say will be more dreadful.

Nello
Oh! I feel death in my heart!

Ghino
Unhappy man!

Nello
Speak now.

Ghino
You are betrayed!

Nello
Do you speak the truth?

Ghino
Ah, unfortunately!

Nello
(hesitating)
I tremble! And she?

Ghino
She…

Nello
O Ghino, why do you stop?

Ghino
She is unfaithful.

Nello
(trembling with rage)
My honor? …

Ghino
Has been marred by another blot!

Nello
And your thunderbolt, great God,
Has not struck down the faithless woman?
(falls onto a stool. Pause)
She seemed a heavely spirit
(rising and with an outpouring of grief)
Enclosed within a human veil!
That angelic smile brought down
Heaven to earth for me!
The disillusion has arrived.
One prick bursts everything!
Now my life consists
Of flowing tears forever.

Ghino
(I knew a part of my venom
Would pierce him to the heart:
My jealous furies
Tear his breast indeed.
The arrow has now been shot…
Any remorse is too late…
Already I feel within me
The joy of traitorous souls!)

Nello
(as if struck by a sudden thought, grasps Ghino, staring at him intensely)
You lied: such a great outrage
No, has not stained that heart.

Ghino
You will be witness to all
The trespass done you.
Call for sleep and rest,
Like the sky bereft of light,
He who offends will come
Furtively to Pia …

Nello
(in extreme fury)
Let us go . . . I was a husband!
Sun, that tarries … hasten your path …
Yield to shadow …

Ghino
Ah! Listen to me yet …

Nello
I will hear no more …

Ghino
At least …

Nello
Vengeance …

Ghino
First.

Nello
I am blind with fury.
I shall correct the error
(like a man truly bereft of reason)
Of heaven that does not punish …
Already my dagger strikes,
Already it rends the hearts of the felons …
The shuddering victims
I already trample underfoot.

Ghino
Are you content, furious love?
The terrible slaughter is near …
You have depleted my virtues,
You have made me a villain, a monster …
Rejoice, exult, O Demon,
And you have lost her … and me!

Exit Nello in a mad rage, dragging Ghino with him by an arm.

PART I. Tableau III

Pia’s apartments. It is night.

SCENE IX
Enter Ubaldo and men at arms from stage left.

Ubaldo
Did you hear the signal from Ghino?
Watch cautiously
Hidden among the greenery, where the night
Is darkest and most dense.
The culprit will come through these doors;
Let him enter; let his exiting be death.

Men at Arms
We will venture forth wrapped in shadow;
Let no one see us, no one hear us.
With the favor of the night
Let the traitor be betrayed.
(Exeunt)

SCENE X
Enter Pia from the bedchamber.

Pia
All is silent; I seem to hear
A subdued murmur … It was
An illusion of a mind that sees
Dangers everywhere! Night has spread
Its shadowy veil … time presses
And my brother …

A faint knocking is heard at the door to the balcony.

Ah! He has arrived … My heart is leaping.
(closes the chamber door and opens to the balcony)

Scene XI
Enter Lamberto.

Lamberto
(in the greatest agitation)
Ah, my lady …

Pia
Lamberto, it’s you!
Oh, what has happened?

Lamberto
An ambush
Is being prepared … armed men
Are hiding …
(pointing at part of the gardens)

Pia
He is lost.

Lamberto
My lady! My blood freezes!
You are saying? I dare not … could you have?

Pia
The man whom I await is my brother.

Lamberto
He! The tomb opens
For the poor man! I learn too late!
I could have …

Pia
Who is coming?

Lamberto
It is he.

SCENE XII
Enter Rodrigo.

Rodrigo
Pia …

Pia
What a terrible thunderbolt!

Rodrigo
What …

Lamberto runs to close the balcony.

Lamberto
Breathe: he is safe now.

Pia
Can it be true?

Lamberto
A secret passage,
Whereby my father fled once …
(he goes to the back wall and drawing aside part of the tapestry uncovers a secret exit)

Pia
Oh, joy! A great
Danger threatens …

Rodrigo
What do I hear!

Pia
Go.

Lamberto
Yes.

Pia
For a moment, just one moment
I must weep and shudder
Clasping my brother
To my breast in my arms!

Rodrigo
So much grief and so much emotion
Brings me to tears …

Pia and Rodrigo
(still in each other’s arms)
Ah! A horrible war robbed us
Of our beloved father!
Bitter death from grief
Then carried off our mother!
Unfortunates! On earth
Only weeping remains for us!

SCENE XIII
Nello offstage.

Nello
Unlock the door, false woman.

Lamberto
Nello!

Rodrigo
He!

Pia
Do not listen.

Repeated knocking at the door at left is heard.

Go …

Nello
Traitors!

Rodrigo, boiling with rage grasps the hilt of his sword but is restrained by Lamberto.

Pia
Hurry.
Why do you delay now? What are you trying to do?

Rodrigo
He dares provoke me:
I want . . .

Pia
Ah! You want to make me
Die of anxiety, you beast,
And of terror …

Meanwhile with Lamberto’s help she has led Rodrigo to the secret exit.

SCENE XIV
Enter Nello and Ghino.

Nello
(shouting from the door)
Let me slay
You both …

Pia
Ah! Flee!

Nello
Oh, rage!

Ghino
Ubaldo? Ubaldo?

Lamberto
(softly to Rodrigo and leaving with him by the secret exit)
Come …
Have pity on her …

Pia
A terrible chill
Grips my heart!

SCENE XV
Enter servants with more candelabras, Ubaldo, Bice, men at arms, and ladies.

Nello
He has fled!

Ubaldo
(entering from the back with armed men)
Overtake him.

Nello
(lunging to kill Pia)
Die …

Ghino
(disarming him with the others)
Stop …

Bice and Ladies
Oh, heaven!

Pia
Husband …

Nello
The dagger…

Bice
Oh, move away …
Do you not see his fury?

Nello
Give me back my dagger.

Pia
I die.
(falls to the floor unconscious)

Bice and Ladies
What horror!

A moment of terrifying silence. The ladies raise Pia and
ease her onto a couch: a deathly pallor covers her face,
and her breast heaves with anxious breaths. Nello remains motionless.

Bice
Oh, calm the furies of your offended heart.

Ladies
Ah, you see plainly the state of the poor woman:
The horror, the terror deprive her of her senses,
She stands before you more dead than alive.

Nello
Ah! How could heaven join
The face of an angel to a soul so evil,
That heart sully itself with such crime.
Honor is no more; there is no more faith.

Ghino
(Alas, that breathing chills my heart.
Her eyelash conceals a tear suspended.
My soul is moved, my mind in turmoil.
Still I feel pity for the ingrate!)

Pia
My spirit cannot endure such peril …
A ghastly veil clouds my eyes …
I see around me deathly phantasms!
My last breath is on my lips!

SCENE XVI
Enter Men at Arms.

Ubaldo
The coward has eluded us!
I could not find him!

Nello
Ah! Hell opens
To receive him from my death blows.

Ghino
(I burn with anger!)

Nello
Reveal, Pia,
How … whence the villain fled …
You will have life from me,
If I have revenge on him.

Pia
I betray him? No, never:
I would die a thousand times first.

[Trio]
Nello
(in extreme rage)
Bind the impious woman in harsh chains,
Take her to the Maremma.
A long, cruel, terrible death
Awaits you there, you criminal…
Go, pervert…I will remember you
Only to curse you.

Ghino
(Oh, villain! Whither does the base desire
For vengeance drive me.
The morning star is snuffed out for her,
But unhappier than she am I.
I shall lead a whole life of mourning,
And will be a horror even to myself!)

Pia
What violent death approaches me!
Is there on earth a woman more unlucky?
In the final grim hour
I shall be abandoned by all!
I shall not hear the sound of the prayer
Of my last rites at my side!

Ubaldo and the Men at Arms
Don’t go on … your tears are useless.
Your fate cannot be changed.

Bice and Ladies
Let us pray to heaven; for only heaven
Can aid the poor woman.

Ubaldo and the men at arms take Pia

PART II. Tableau I

An old hall of weapons in the Castle of the Maremma.

SCENE I
Ghino and Ubaldo.

Ubaldo
Ghino, you at Maremma!

Ghino
Oh, say: Pia?

Ubaldo
She moans within those walls and destroys herself
With a slow fever.

Ghino
I need to see her, Ubaldo …
Bring her here.

Ubaldo enters Pia’s prison.

Will insult
And rejection still
Be on her adored lips? Or be overcome
By misfortune? I waver between hope
And fear.

SCENE II
Enter Pia.

Pia
Whom do I see!

Ghino
The man who can save you and wants to.

Pia
You! How?

Ghino
Surrender to my love,
And timely escape…

Pia
Silence,
Tongue of hades…have you forgotten who I am?

Ghino
And who are you?

Pia
The wife
Of Nello.

Ghino
Faithless wife.

Pia
I!

Ghino
Did you not betray
Your duty, your honor?
Did you not receive
A seducer on that horrid night?

Pia
Heavens! What are you saying! I received
Rodrigo, my brother…

Ghino
Lady…can it be true!

Pia
Cruel deception! Ah! Then
He too, Nello, believes me a perjurer? And what
I believed to be wrath
Was partly jealousy! The dark cloud
That roars about me,
Is dispelled!

Ghino
(bows his head and is silent for a moment)
Listen, Pia.
An order of Nello
Separates you from the living forever, and Nello
Has sworn to tear the eyes from his head
Rather than see you again. Ubaldo is slave
To my will: you are
Already in the grave; from the grave Ghino
Can raise you, and he
Offers you his heart…or death.

Pia
Base villain!

Ghino
Choose.

Pia
Death or guilt? You know well
My choice.

Ghino
Mad woman!
Which do you chose?

Ghino
Death.

Ghino
Ah, you will die
Despised by everyone…
And infamy will stretch
A black veil across your name.

Pia
Blessed and pure in heaven
The Lord will receive me.
Let the course of my days soon
Be cut short…Ah! think, Ghino,
What remorse you will have in your heart!

Ghino
(Ah, torture!)

Pia
You will see
A specter wandering near…
My specter!

Ghino
Hush…(Alas!)

Ghino is horrified: Pia changes her harsh tone to that of the most moving prayer, joining her hands and falling on her knees before him.

Pia
Oh, change . . .

Ghino
Heavens! What are you doing?
You, prostrated before me!

Pia
Let the groan of the innocent move you…
Harken to the prayer of a dying heart.
Let the horror of sin rise in you,
Restore, ah, restore my life and honor.
And so will your guilt be erased,
And I with heaven will forgive you.

Ghino
(Her lament reaches my soul
To argue for repentance;
Could I leave her in chains
To a long, terrible death,
And dishonored without guilt?
No, such a perfidious heart I do not have.)

Pia
Ah, my voice does not reach
Into your hideous breast!
Farewell…
(turning back to her prison)

Ghino
Stop.

Pia
Oh, joy!

Ghino tries to hide his face.

I see in your eyes,
You wish in vain to hide from me
The tears you ill repress.

Ghino
Lady …

Pia
Why do you stop?
Finish…

Ghino
Ah, yes, you have won…
I rush to tear away the mists
Of such a fatal deception…
I rush to Nello to slake
His cruel, deadly ire.
Then I shall plunge
A blade into my own heart.

Pia
What do you say! What fury!

Ghino
My decision is made.

Pia
Ah! No.

Ghino
My flame can be extinguished
Only by my death…
Better it is to die than live
In desperate suffering…
Ah! On my cold ashes
Strew some time a flower…
To him whom you denied love,
At least grant pity.

Pia
Dispel such dark imaginings.
Lift up your heart to God
And you will have strength to overcome
A doomed love.
Freed from the sinful madness,
Reborn to virtue
Your life will be
A ray of heaven appeased.

Ghino leaves: Pia returns to her prison.

SCENE III
Ubaldo and a squire. Ubaldo comes from Pia’s cell and closes the door. A squire advances, hands him a letter, and leaves. Ubaldo reads.

Ubaldo
“The war will burst forth terribly today,
And I shall perhaps fall slain
On the field: I do not wish
That guilt be able to escape punishment;
Therefore, if my order is not revoked
When the dawn
Of the new day brightens,
Let Pia die, die: I command it. Nello”

PART II. Tableau II

The atrium of a hermitage. Night has fallen, the sky is pitch black, and a terrible storm is raging.

SCENE IV
Piero and other anchorites.

All
The howling of such a violent tempest
Seems a deadly threat!
It is like the thundering lightning of God
When a malefactor faces his guilt!
No, never has a more terrible war
Devastated creation!
Holy Spirit, whose eye penetrates
Every pathway of the deep abysses,
At whose command the planets marked out
Their wide courses through the ether,
Ah! Smile pacified upon the earth,
And pride will fall from the cloud.

Piero
The hoofbeats of fast horses
Have sounded in my ears
Through the whirring of the wind. Whoever it be
Who seeks shelter from such a malevolent night
Hither let him direct
His wandering step.

SCENE V
Enter Nellos with retainers.

Nello
Piero…

Piero
My eyes do not deceive me!
Nello!

Nello
The troops of Siena were routed
By the enemy sword, and dragged
Through the battlefield in the dust
Were the standards of Manfredi … We have moved
To my castle, and host of Guelphs
Follows swiftly our tracks
At close hand…The tempest
and the gathering night delivered us to them…
I owe my life to flight! Oh, rage!

Piero
Calm your ardent spirits
And bow to the will
Of Him who punishes not wrongly.

Nello
O old man,
You have said a word that wounds me.

Piero
The cry of your cruel vengeance
Echoes: your wife has been
Buried alive. My son, I know
The deepest stirrings
Of that heart intimately. That suffering soul
Often opened to me
Her innermost secrets. Trust me.
Your consort is not guilty
Of heinous transgression.

Nello
I would wish just for an instant
To doubt my shame; I would give
A thousand lives for that instant. Ah, bitter
Certainty I have of her guilt!
Do you feel such avid pity for her?
And have you no pity for my torments?
(throwing himsel into Piero’s arms overcome with grief)
Having lost her, I conceal in my heart
A serpent … a sharp arrow …
Life has become a tomb for me;
I feel I have lost heaven.
Ah! I detest
My faithless wife… and love her still!
My life is much worse
Than any torture, than any death!

The noise of arms is heard, then a plaintive cry.

The clashing of swords!

Piero
A groan!

Nello
Hurry …

SCENE VI
Enter Ghino, mortally wounded: he advances slowly, leaning on his sword.

All
(except Ghino)
Oh, Heaven!

Nello
You, Ghino!

Piero and Chorus
A ghastly scene, horrible!

Ghino
My fate … is sealed …

Nello
Alas!

Ghino
A band of Guelphs…
Has slain me…

Nello
From where?

Ghino
O Nello…
A merciful, heavenly hand…brings me
To you…Pia
Is not … is not guilty…

Nello
Can it be true! And the man who dared
Come cloaked in shadow?

Ghino
He was … her brother …

Nello
What do I hear!

Ghino
Save her…and do not curse
My ashes … I loved her…
I was despised…and…I swore
In my heart … to lose her …

Nello
O Pia…Villain…
(putting his hand on the hilt of his sword)

Piero and Chorus
Stop…
Heaven has avenged you.

Ghino
I am dying… Oh! Forgive me.

Piero and Chorus
(beseechingly to Nello)
My lord…

Ghino
Forgive…

His words are cut off by the last gasp: Nello places his right hand on Ghino’s head in an act of forgiveness.

Piero and Chorus
He is gone!

Nello
A veil has been torn from my eyes!
Yes, Rodrigo…he was in camp!
And the letter! To her! Oh, heaven!
(to his men at arms)
Follow me…

Piero
Ah! Sad and dismal
Is the night…the horrid clouds
Are still raging.
Shelter here and wait for dawn…

Nello
(seized with convulsive shuddering)
Dawn! Dawn! Oh, my terror!
Merciful God, a heart full of anguish
And dread speaks to you.
Only you can save her.
Work, O Gods, one of your miracles.
Ah! Let your pity keep to me
That angel of love.
And the hell I have in my heart
Will turn to a heaven of joy.

Piero
(Why is he in so much horror!)

Chorus
(What secret can he be hiding!)

Nello leaves hurriedly; his soldiers follow him.

PART II. Tableau III

Pia’s prison cell.

SCENE VII
Pia seated on a stool, leaning her head on a rude table: she is sunk in strange torpor, her face pale, her breathing labored, and frequently a tremor shakes her limbs. Ubaldo comes, silently reads Nello’s letter, raises his eyes to the window: dawn is breaking; he takes a vial from his jacket and pours the liquid from it into a cup of water that stands on the table.

Ubaldo
Soon your thirsting lips will drink
From this cup, and you will sleep
A very different sleep!

Pia
Eternal God!
(with a loud scream, and jumping to her feet in fright)
I breathe…
My delirious mind
Created ferocious images in my sleep!
(as if reliving what appeared to her in her dream)
I was clasping my husband
To this penitent breast… when a Guelph
Plunged a perfidious blade
Into his side. At my feet my husband
Fell dying: an infernal smile
Flashed bloodily
On the face of the murderer…and it was the face
Of Rodrigo! At the same time,
(it is dreadful to say)
The dead corpse rose up, and took
The form of a wicked demon! Fixing
His claws inot the murderer,
He let out a ghastly scream
And leapt with his prey into the midst
Of the cavernous abyss! Horrible dream!
Ah! The burning fever
Grows hotter! A terrible thirst devours me!

She catches sight of the fatal cup, and nervously reaches out her hand. Ubaldo, remaining behind her all the while, makes an almost involuntary movement to restrain her, but remains immobile. Pia drinks.

Ubaldo
(It is better to suffer briefly
And then eternal rest!
I hope on the new day
I will be able to breathe lighter air.)

Pia
(collapsing on a chair)
Ah! May mercy, O Ghino,
Grow wings on your corpse…
And you come, cruel one, whom I loved so much,
To wipe the tears of an unhappy woman.
Husband, ah, cease all delay…
Fly to my bosom, O Nello;
Say “I love you” and those words
Will carry me to my tomb.
Ah, Pia, if you still tarry,
May be prey to a bitter death,
And will no longer be able
To respond to a husband’s kiss.

SCENE VIII and the Last
Enter Nello with retainers.

Nello
(still offstage)
Pia?

Pia
The voice!

Nello
(still offstage)
Wife? Pia?

Pia
It is he! Ah, then, heaven, you have heard
My prayers!

Ubaldo
(Alas! What is this!)

Nello
I am not raving! You breathe…
Joy unbounded!

Pia
I am not guilty…

Nello
Yes, I know…I forgive you…
(starting to kneel)

Pia
(embracing him)
Come to my breast…Great God…I cannot stand
The surfeit of happiness…
I tremble…I freeze…I cannot see…
Nello?

Nello
Pia!
(easing her onto a stool)

Pia
I feel faint…

Nello
(seized by a ghastly suspicion: his eyes turn to Ubaldo, who gripped with terror tries to
flee)
What have you done, villain?

Ubaldo
(throwing the letter at his feet)
Day dawned, and your order
Was not rescinded…

Nello
(in terrible anguish)
What then?

Ubaldo
(haltingly)
I gave her …

Nello
Speak, brute…

Hurried footsteps are heard, and frightened voices
shouting.

Chorus
The Guelphs!

Nello
Speak.

Ubaldo
A poison.

Nello utters a cry of despair.

Rodrigo
(followed by a squadron of Guelphs)
I hastened in time
To save you…

Nello
To avenge her.
I have killed her.

Rodrigo
What!

Nello
In her breast
She holds an deadly poison…

Rodrigo
Ah!
(lunging to kill Nello)

Nello
Strike.

Pia
(collecting what is left of her strength and falling at Rodrigo’s feet)
No…what are you doing?

Rodrigo
Lady…

Pia
It is not his fault…
I appeared…an unfaithful wife…
He believed there was a rival…in you.

Rodrigo remains immobile, showing extreme grief. She turns now to her husband, now to her brother.

Ah! If pity…for Pia…who dies…
And groans…enters your heart…
An end to hatred…let a holy feeling
Unite…your souls…forever…
And for me…together shed…
Some…tears…sometimes…

All weep bitterly: the sword falls from Rodrigo’s hand. Nello falls into his arms.

Now death…to which…I am near…
Has no pain…nor dread…
It is a smile…of content…
It is the reward…of the just…
By that precious…and holy embrace
Begins…heaven…for…me…

Rodrigo
Pia!

Nello
Wife…

She expires in their arms.

Rodrigo and Nello
A cloud of gloom shuts out the day
From my eyes!

Chorus
She is gone, but for her
Opens not the tomb but heaven!

THE END

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