Poliuto (1838)

The More I learn, the Less I Know

Poliuto (1838)

Lyric Tragedy in Three Acts
Libretto by Salvatore Cammarano

Based on the tragedy Polyeucte by Pierre Corneille (1642)

The audio recording or the thrilling 2016 Glyndebourne production with an excellent cast. It is also available on an Opus Arte DVD with (approximate) English subtitles.

CAST OF CHARACTERS

Severo (Severus), proconsul of Armenia (baritone)
Felice (Felix), governor of Militene (bass)
Paolina (Paulina), daughter of the governor (soprano)
Poliuto (Polyeuctus), magistrate and wife of Paulina (tenor)
Callistene (Callisthenes), high priest of Jupiter (bass)
Nearco (Nearchus), leader of the Armenian Christians (tenor)
A Christian (basso)
Chorus and supernumeraries: Christians, Magistrates, Priests of Jupiter, Armenian people, Roman soldiers.

The events take place in Militene [now Malatya], capital city of Armenia, in the year 259 CE.

ATTO PRIMO
Il battesimo

Tenebrose caverne: sull’alto un forame donde ha principio una scala intagliata nella rupe, per cui si discende; nel davanti ingresso ad uno speco, del quale scorgesi poca luce rossastra.

SCENA PRIMA
Molti gruppi cristiani, altri in capo alla scala, altri ascendono, altri nel piano.

[Coro]
Coro I
Scendiam…

Coro II
Silenzio…

Coro III
Silenzio…

Coro IV
Immerso,
Tutto nel sonno è l’universo…

Coro V
Da questo ignoto, profondo speco
A palesarci non sorga un eco.

Tutti
(dopo esser discesi)
Ancor ci asconda un velo arcano
All’empio ferro che ne minaccia.
Il giorno forse non è lontano
Che fra i martiri al mondo in faccia,
Per noi la prece, con labbro esangue,
Al re de’ cieli s’innalzerà:
E più del labbro, il nostro sangue
Del Dio vivente favellerà.
(entrano silenziosi nello speco)

SCENA SECONDA
Poliuto, Nearco. Poliuto discende il primo, fa alcuni rapidi passi verso lo speco quindi si arresta gettandosi nelle braccia di Nearco.

Nearco
Tu sei commosso!

[Recitativo]
Poliuto
È ver… Sul capo mio l’onda
Che terge dall’antica macchia fia sparse
In breve… Un sacro
Terror m’investe!

Nearco
Di terror che parli?
Quei che t’apre le braccia, ostia di pace
S’offerse, e pace ei piove
Nell’alme in cui discende.

Poliuto
Io n’ho ben d’uopo!
Da procellosi affetti
È sconvolta la mia.

Nearco
Poliuto!

Poliuto
Velen di gelosia
Mi rode il cor!…

Nearco
Fia vero!…

[Arioso]
Poliuto
Dir la parola, intendere il pensiero
Mal può di quanto amor la mia consorte
Amava… ed amo… Di tristezza ingombra
Talor la vidi, e tacito le guance
Solcarle amaro pianto: a lei ne chiesi; c
Con labbro incerto mendicò ragioni,
Che fur pretesti, ed a’ sospiri il varco
Negò… ma tardi. Ahi! quando
Giace nel sonno, ed io co’ miei sospetti
Veglio, gemer la sento, e tronchi detti
Parlar d’amore!… A Callistene apersi
Il mio pensier geloso, e d’un rivale
Anch’ei sospetta.

[Recitativo]
Nearco
Chi nomasti!… Ah! Taci.
Dubbio tremendo fomentar!… Ministro
D’un culto iniquo, ben costui le parti
Tutte ne adempie! Di virtù severa
Speglio è la tua consorte, e corpo all’ombra
Tu dai. Calmati… cessa.
Il momento s’appressa,
Il momento solenne!
A Dio ti volgi, e quel soccorso implora,
Che invan giammai non fu richiesto.

Poliuto
Io piego
La fronte nella polve… e gemo… e prego.

[Cavatina]
D’un’alma troppo fervida
Tempra, buon Dio, gli affetti…
Tu che lo puoi, tu dissipa
Gli orrendi miei sospetti…
Nel combattuto core
Discenda il tuo favore,
Né più lo scuota un palpito
Che indegno sia di te.

Nearco
Vieni, e ti guidi un angelo
Del suo delubro al piè.

Partono.

SCENA TERZA
Paolina.

[Recitativo]
Paolina
Ove m’inoltro? Qual tremendo speco!…
Ah! Vano il mio sospetto
Non fu! Qui certo han loco
I sanguinosi altari,
E le vietate, orribili adunanze
Di lor, che Dio si fero un uom. Lo sposo
Anch’egli dunque? O morte,
Rapito m’hai l’amante, ora il consorte
Bieca sogguardi!… Gente s’appressa!…
(si cela dietro un masso)

SCENA QUARTA
Nearco, seguito da un drappello di Cristiani e detta.

[Scena]
Nearco
Udiste?
Fin che si compia il rito
Cauti vegliate della rupe il varco.
In voi m’affido.

Cristiani
Non temer.
(escono)

Paolina
(avanzandosi)
Nearco?

Nearco
Qual voce! Che! Traveggo!…
Donna, tu qui?

Paolina
Sull’orme
Di Poliuto trassi. Omai più notti
Son, che le piume abbandonar furtivo
Lo scorsi: un dubbio, un fero dubbio è sorto
Nel mio pensier… La santa
Religion degli avi
Osato avria disdir?

Nearco
T’apponi al vero.

Paolina
Numi!

Nearco
Fatal mistero
Tu penetrasti! Una recente legge
Non più d’esilio, ma di pronta morte
I neòfiti coglie!
La tua virtù fia pegno
Del tuo silenzio, ed il periglio estremo
Di Poliuto!… Andar m’è d’uopo.
(rientra)

Paolina
Io tremo!

[Coro]
Voci dallo speco
Infiamma quest’alma, o spirto di Dio,
Che piena di speme a te ricovrò:
E il premio le serba che avanza il desio,
Che il figlio celeste col sangue mercò.
(preghiera generale)
Signor, le tue leggi prostrati adoriamo,
Le sante tue leggi di pace, d’amor.
Per noi, per le spose, pei figli preghiamo,
Pe’ nostri nemici preghiamo, Signor.

Paolina
Un turbamento arcano
Io provo!… Al cor mi scende
Quella preghiera! È forza,
È forza ch’io m’atterri! O che mai sento!…
Fin pe’ nemici lor! Divino accento!

[Cavatina]
Di quai soavi lagrime
Aspersa è la mia gota!…
Qual mi ricerca l’anima
Dolce potenza ignota!…
Somiglia alla speranza…
L’umana gioia avanza…
Par che dal ciglio infranto
Mi cada un fosco vel!…
Par che il devoto canto
Ritrovi un eco in ciel!

SCENA QUINTA
Poliuto, Nearco, quindi gli altri Cristiani.

[Recitativo]
Nearco
Mira…

Poliuto
Donna!…

Paolina
O sposo mio…
Di’… rispondi… Abbandonasti
Il tuo rito?

Poliuto
Un vero Dio
Me raccolse.

Paolina
Ed obliasti
Qual rigor…

Poliuto
Nol temo.

Odesi lieta musica guerriera: i Cristiani ricompariscono.

[Scena]
Alcuni Cristiani
Echeggia
Lunge ancora un suon giulivo!

Gli Altri
Sorse l’alba… Si festeggia
Del proconsole l’arrivo.

Nearco
A noi tutti sulla chioma
Pende il ferro già snudato:
Delle folgori di Roma
Qui Severo giunge armato.

Paolina
Ah! Severo!… e combattendo
Ei sul campo non morì?

Nearco
Egli vive.

Paolina
(Ciel!… che intendo!…)
Ma la fama?…

Nearco
Il ver mentì!

[Cabaletta]
Paolina
(i suoi occhi sfavillano della più viva gioia, ma volgendosi a Poliuto cerca reprimersi)
(Perché di stolto giubilo
Mi balzi, o cor, nel petto?…
Vive l’amato oggetto,
Ma spento egli è per me!
Condanna questi palpiti
Il mio dover… la sorte…
Il palpito di morte
Meglio s’addice a te.)

Cristiani
Sfidar saprem la morte,
Eterno Iddio, per te.

Paolina
(Perché di stolto giubilo, ecc.)

Partono.

SCENA SESTA
Magnifica piazza di Mitilene: da un lato vestibolo del tempio di Giove, dall’altro la soglia del palagio municipale. La scena si riempie di popolo, quindi comparisce Severo preceduto dalle sue legioni.

[Coro]
Coro
Plausi all’inclito Severo,
Lauri eterni alla sua chioma,
Egli è vita dell’impero,
Scudo e brando egli è di Roma;
Saggio in pace, e prode in guerra,
Fra i mortali un Dio sembrò:
Ed ogni eco della terra
Del suo nome rimbombò!

[Recitativo ed arioso]
Severo
Decio, signor del mondo,
Popolo armeno, a te m’invia: felice
Egli ti brama, ed a tal uopo ingiunto
M’ha d’estirpar l’iniqua
Sacrilega genia ribelle ai numi,
Che s’annida fra voi, come tra i fiori
Malvagia serpe. (In breve
Ti rivedrò, mia speme:… Il sen mi scuote
Un palpitar frequente!
La tua dolce presenza il cor già sente!

[Cavatina]
Di tua beltate immagine
È questo sol ch’io miro;
Piena è di te quest’aura,
Piena del tuo respiro…
Ah! tutto in queste arene
Parla contento e amor!
Celeste Iddio propizio
Chiuse la mia ferita,
Pur da te lunge, ahi, misero!
Io non sentia la vita…
Dappresso a te, mio bene,
Saprò che vivo ancor!)

SCENA SETTIMA
Callistene, Felice, Poliuto, sacerdoti, magistrati e detti.

[Scena]
Callistene
Come fausta è a noi l’aurora
Che in Armenia te conduce;
A’ tuoi voti Giove ognora
Fausto arrida, invitto duce.

Severo
Grato appien!…
(scorge Felice)
Sei tu?… M’abbraccia.
E la figlia?

Felice
(Ciel!… che mai,
Che dir posso?… Il cor s’agghiaccia!…)

Severo
Non rispondi!

Felice
(con sommo turbamento)
La vedrai…

Severo
Ella forse?

Felice
Al tuo cospetto
Mira intanto il suo consorte.

Severo
(come tocco dal fulmine)
Il consorte!…

[Finale primo]
Poliuto
(da sé)
(Qual sospetto!…)

Felice
(Oh momento!…)

Severo
(Oh colpo!…)

Callistene
(Oh sorte!…)

Severo
(Non deliro?… altrui porgesti,
Donna rea, la mano, il cor!…)

Felice
(Freme!…)

Severo
(O cruda, e lo potesti?…)

Poliuto
(Si converse di pallor.)

[Cabaletta]
Severo
(No, l’acciar non fu spietato
Che spargeva il sangue mio,
Ma il destino avverso e rio
Che la vita mi serbò!
Ah! gioisci o core ingrato,
Gel di morte in sen mi piomba…
Questo avanzo della tomba
Alla tomba io renderò.)

Callistene
(La vendetta che giurai,
Donna ingrata, compirò.)

Felice
(Ah! per me del giorno i rai
Densa nube circondò!)

Poliuto
(Fredda mano il cor m’afferra!
Luce orrenda balenò!…)

Coro
Ei fu grande in pace e in guerra,
Fra i mortali un Dio sembrò!

Severo
(No, l’acciar non fu spietato, ecc.)

Severo entra nel palagio municipale; tutti lo seguono.

ATTO SECONDO
Il neofito

Atrio in casa di Felice: in fondo deliziosi giardini.

SCENA PRIMA
Severo e Callistene.

[Recitativo}
Callistene
Inoltra il piè. Ne’ lari
Siam di Felice. Ov’egli assente or fosse
A te dirà la figlia:
L’atrio varcar tu la vedrai, ché l’ora
È questa in cui si tragge
A’ suoi penati.

Severo
Oh! dimmi…

Callistene
Parla.

Severo
Quai giorni dello sposo accanto
Mena costei?

Callistene
Nel pianto
Solinga vive. Il padre
A me svelò ch’ella d’amor sul Tebro
Ardea… ma nella tomba
Scese l’oggetto sospirato… e forse
D’Imene al tempio suo malgrado spinta
Fu dal paterno cenno.

Severo
(Qual benda egli mi strappa!… Oh ciel!…)

Callistene
Ma denno
Fra poco arder gli incensi al re de’ Numi.
Uopo è ritrarmi all’ara: ivi t’aspetto.
(Compiasi l’opra.)
(parte)

Severo
Sventurata è dunque!
Sventurata, non rea!… Qualcun s’appressa!
Gelo, ed avvampo!… non m’inganno, è dessa!

SCENA SECONDA
Paolina e detto.

[Scena]
Severo
Donna…

Paolina
Che!… Possenti numi!…
Tu, tu stesso!… Ah! non seguirmi…

Severo
Odi… Arresta… Invan presumi,
Dispietata, invan fuggirmi.
Varca il centro della terra,
Scendi al regno della morte,
Io ti seguo.

Paolina
(Eterna guerra
Mi farai, tremenda sorte!…)

Severo
Tremi?

Paolina
(Un gel mi sta sul core!…)

Severo
Io ti veggo impallidir!
Un oggetto di terrore
Son per te?

Paolina
(Vorrei morir!)

[Duetto I Cantabile]
Severo
Il più lieto dei viventi
Fui giungendo in queste arene!
Un olimpo di contenti
Io sperai dal nostro imene!…
La mia gioia è volta in pianto,
Gronda sangue il core infranto,
Fu delirio la mia speme!
D’egra mente un sogno fu!

Paolina
(Ei non vegga il pianto mio,
Le mie smanie non intenda…
Se pietoso in ciel v’è un Dio,
Da me stessa mi difenda.
Tutto, ah! tutto il primo ardore
Si ridesta nel mio core…
Io son donna, ed ha pur troppo
Un confine la virtù!)

[Tempo di mezzo]
Ahi, chi ti guida, incauto?

Severo
Mel chiedi? L’amor mio.

Paolina
Entrambi siam colpevoli,
Tu se prosegui, ed io
Se più t’ascolto. Involati…
Esci…

Severo
E potrei lasciarti?

Paolina
Lo devi.

Severo
Oh! cruda!

Paolina
Un ultimo
Addio ricevi, e parti.

Severo
Un ultimo!

Paolina
Sì.

Severo
Né spargere
T’odo un sospir! No, mai,
Mai non mi amasti!…

Paolina
(con trasporto inconsiderato)
E leggere
Mi puoi nell’alma? E sai
Qual rio contrasto?… (Ahi, misera!
Che parlo!…)

Severo
Il vero intendo!…
Tu m’ami ancora? Oh! dimmelo…

Paolina
(Strazio di morte orrendo!)

Severo
Mira, lo chieggo in lagrime…

Paolina
Ah! cessa…

Severo
Ed al tuo piè.
Di’ che m’ami ancora…ancora!…

Poliuto e Callistene traversano la scena in fondo.

[Duetto II]
Paolina
Quest’alma è troppo debole
In così rio cimento!
Fuggi… nol sai che perdere
Mi puote un sol momento!
Ah! d’un rimorso orribile
Non far ch’io sparga il pianto…
Lasciami, o crudo, gemere,
Ma di dolor soltanto…
Pura, innocente lasciami
Spirar lontan da te.

Severo
No: vivi, esulta, o barbara,
Del tuo consorte a fianco…
Disperdi, oblia d’un misero
Il sovvenir pur anco…
Non io, non io dimentico
Sarò di te giammai:
Fin che gli resta un palpito
In questo cor vivrai…
Sepolto, ignoto cenere
Avvamperò per te.
(parte disperato)

Paolina si ritira.

SCENA TERZA
Poliuto.

Poliuto
Veleno è l’aura ch’io respiro!… L’indegna…
Ella invitava il traditore… Non mente
No, Callistene… io stesso, io vidi! E un brando,
Un pugnal non avea!…
Ma trema, o coppia rea…

[Aria]
Fu macchiato l’onor mio!…
Necessaria è la vendetta…
Spargerà di sangue un rivo
La mia destra punitrice…
Sul codardo semivivo
Ferir vo’ la traditrice.
E strappargli il cor dal petto,
Il perverso, infido cor.
Ah! l’amai d’immenso affetto!
Ora è immenso il mio furor!

SCENA QUARTA
Un Cristiano e detto.

[Tempo di mezzo]
Cristiano
(nella massima agitazione)
Signor?…

Poliuto
Che vuoi?

Cristiano
Nearco…

Poliuto
Ebben?

Cristiano
Di ceppi carco
Fu strascinato…

Poliuto
Ahi! dove?
Mi trema il cor!…

Cristiano
Di Giove
Al tempio.

Poliuto
Eterno Iddio…
Che sento!

Cristiano
In gran periglio
Stanno i fratelli.
(parte rapidamente)

Poliuto
Ed io!
(resta un momento assorto ne’ suoi pensieri, quindi si riscuote ad un tratto)
Cessa fatal consiglio
Dell’ira… Il ciel mi schiude
La via che tragge a sé!
M’infiamma una virtude
Che pria non era in me!

[Cabaletta]
Sfolgorò divino raggio,
Da’ miei lumi è tolto un velo…
Voce santa come il cielo
Di perdono a me parlò!
Obliato è già l’oltraggio,
Più vendetta il cor non chiede,
Dio quest’anima mi diede,
Pura a Dio la renderò.
(parte)

SCENA QUINTA
Tempio di Giove; nel mezzo gran simulacro del Nume, innanzi al quale un’ara ardente. Callistene, Severo, Felice, Paolina, sacerdoti e popolo armeno.

[Coro]
Sacerdoti
(in tuono di fanatico zelo)
Celeste un’aura
Del tempio move,
Al sacrifizio
Presiede Giove,
Che il giusto premia,
E l’empio atterra,
Che può dai cardini
Scuoter la terra,
Le stelle innumeri
Strappar al ciel!

Donne
Vêr noi propizio
Abbassa i lumi,
Rettor del fulmine,
Primier de’ numi:
Tu dell’Armenia
Veglia sui fati,
Qual padre tenero
Sui figli amati:
Proteggi un popolo
A te fedel.

Callistene
(gettando nuovi incensi sull’ara)
La tua possanza colga gli audaci
D’un falso nume stolti seguaci.

Sacerdoti
Sia maledetto chi reca insulto
Del gran Tonante al sacro culto.
Muoia deserto, e fra tormenti,
Gli sia negata la tomba ancor.
La polve iniqua sperdano i venti…..
Di lui non resti che infamia e orror.

[Recitativo]
Callistene
Magistrati, guerrieri,
Popolo, è surto alfin delle celesti
Vendette il giorno. Io l’affrettai, chiamando
L’armi di Roma. Tribunal migliore,
A difendere il tempio,
Non v’ha del tempio istesso.

Popolo
È ver.

Ad un cenno di Callistene si avanza Nearco.

SCENA SESTA
Nearco fra le guardie e detti.

Callistene
Quest’empio
Nemico è degli Dei: securo avviso
Ebbi che aggiunse, nella scorsa notte,
Uno a tanti seguaci
Del suo vietato culto.
(a Severo)
Quel reo di morte, ch’ei discopra imponi.

Severo
L’accusa udisti?

Nearco
E la confermo.

Sacerdoti
Estrema
Baldanza!

Paolina
(Il cor mi trema!…)

Severo
Il neòfito appella.

Nearco
Io?

Severo
Sì: lo ingiungo
A nome di colui che tempra i fati
Dell’impero latino.

Nearco
Ed io potrei
Tradire un mio fratello?
Bruttar di tanto eccesso
Potrei quest’alma?… Inorridisco! il sangue
Chiedimi, il sangue mio…
L’anima no, ché l’anima è di Dio!

[Scena]
Severo
Ti può quel reo silenzio
Costar tremende pene!

Sacerdoti
Omai favella.

Paolina
(Un brivido
Ricerca le mie vene!…)

Un momento di pausa: Nearco persiste nel silenzio.

[Finale II]
Severo
Entro il più nero carcere
L’indegno trascinate.
E fra tormenti orribili
Discopra il ver.

Le guardie circondano Nearco, che muove intrepido per uscire.

SCENA SETTIMA
Poliuto e detti.

Poliuto
Fermate.

Paolina
(Oh, numi!…)

Poliuto
Quel neòfito
Da voi richiesto…

Gli Altri tranne Paolina e Nearco
Ebben?

Poliuto
Son io.

Callistene e Felice
Tu stesso!

Sacerdoti
Ah, perfido!…

Severo
Egli!…

Paolina
Ho la morte in sen!…

Severo
Tu!…

Poliuto
Io…Io stesso!

[Sestetto I Cantabile]
Severo, Callistene, Felice, Sacerdoti e Popolo
La sacrilega parola
Nel delubro ancor rimbomba,
Ed il giorno non s’invola?
E la folgore non piomba?
(a Poliuto)
Troncherà, supplizio infame
Di tua vita il nero stame!
Pena eterna fra gli estinti,
È serbata, iniquo, a te!

Paolina
(Qual preghiera omai disciolgo?
Tutti irati son gli Dei!…
Nazareno, a te mi volgo;
S’egli è ver che nume sei,
Tu soccorri al mio consorte,
Tu lo scampa dalla morte…
E gridar m’udrà la terra
Che altro Dio non v’ha per me.)

Poliuto
(Dell’iniqua, del protervo,
No, la vista io non sostengo!…
Dio, proteggi l’umil servo…
A morir per te qui vengo,
Ma gli affetti della terra
Sorgon feri a nuova guerra!…
Questo ardor che il sen m’infiamma
Tutto ardor del ciel non è!)

Nearco
Non compiango la tua sorte,
Ma l’invidio, la desio.
Sulla terra oltraggi e morte,
Gloria e vita in grembo a Dio!
La tua lingua, ed il tuo core,
Porgan laudi al Creatore…
Già de’ martiri la palma
S’apparecchia in ciel per te!

[Tempo di mezzo]
Severo
Alla morte lo serbate.

Le guardie si avanzano per impadronirsi di Poliuto.

Paolina
No, crudeli…

Sacerdoti
E che pretendi!

Callistene
S’obbedisca.

Paolina
V’arrestate…
Padre, ah! padre lo difendi.

Felice
Egli è reo.

Paolina
Deh! tu…
(a Callistene non potendo vincere la sua ripugnanza)
Non trovo
La parola… Forza ignota
Mi respinge! Il duol ch’io provo…
(a Severo prostrandosi)
La mia smania il cor ti scuota…

Severo
Che!… gemente… a’ piedi miei!

Paolina
Qui morrò, se a me tu nieghi
La sua vita…

Severo
Ed io potrei?

Poliuto
(prorompendo)
Tu, per me, costui tu preghi!
Empia!

Paolina
Sposo!…

Poliuto
Il fui.

Paolina
Qual detto!…

Poliuto
Sciolgo, esecro il rio legame,
Onde un giorno a te mi ha stretto,
Questo dio bugiardo, infame…
(rovesciando l’ara)
Le tue colpe un Dio verace,
Scellerata, punirà!

Sacerdoti
Alle fiere il reo, l’audace…

Paolina
(nell’estrema disperazione, e volendo gettarsi fra le braccia di Poliuto)
Innocente io son…

Poliuto
(respingendola)
Tu?… Va’…

[Sestetto II con Coro]
Morire in pace mi lascia omai…
Solo rimembra quanto t’amai…
Nel ciel, che m’apre un Dio clemente,
Mi fia d’ogni altra gioia maggior
L’esser diviso eternamente
Da te, macchiata d’impuro amor.

Paolina
(tratta di senso)
No, gl’infelici non hanno un Dio!…
È solo mia colpa il destino mio!…
Se alcun di voi pietà conosce,
Mi vibri un ferro in mezzo al cor…
A me la vita fra tante angosce
Di cento angosce saria peggior.

Severo
(Sparger quel sangue m’è d’uopo in breve…
Ella abborrirmi, fuggir mi deve!
È ognor funesto, non cangia tempre
Il mio destino persecutor!…
Me sventurato! Son io per sempre
Morto alla speme, morto all’amor!)

Sacerdoti
Sia maledetto chi reca insulto
Del gran Tonante al sacro culto:
Muoia deserto e fra tormenti;
Gli sia negata la tomba ancor,
La polve iniqua sperdano i venti…
Di lui non resti che infamia e orror.

Felice
Fra queste braccia ricovra, o figlia,
A te rimane un padre ancor.

Nearco
Tu quella mente, gran Dio, consiglia,
Tu di costanza arma quel cor.

Poliuto e Nearco partono fra le guardie: intanto Felice tragge seco a viva forza la figlia.

ATTO TERZO
Il martirio

Bosco sacro: muro in fondo che lo divide dalla città; da un lato parte del tempio di Giove.

SCENA PRIMA
Odonsi da lontano confuse voci popolari.

[Coro]
Popolo
Vieni, vieni… al circo andiamo…
Stringe il tempo!… Su, corriamo…
Di tai mostri sgombro il mondo,
Vendicato il ciel sarà!
Oh! spettacolo giocondo!…
Sangue a rivi scorrerà!…

SCENA SECONDA
Giungono sacerdoti, da parti diverse, quai persone chiamate ad un convegno, indi Callistene.

[Scena]
Sacerdoti
Ecco il sommo Pontefice.

Callistene
S’avanza
L’ora solenne del supplizio, ed una
La vittima non fia!

Sacerdoti
Come?

Callistene
L’esempio
Di Poliuto altri seguîr, cui morte
Pel nuovo Dio non atterrisce.

Sacerdoti
Oh, stolti!

Callistene
Il suo dolore, e l’onta,
Nel domestico tetto,
Felice asconde… ma la figlia corse
Del proconsole a’ piè!

Sacerdoti
Dubiti forse
Che il pianto femminil pietà ritrovi
Nell’alma di Severo?

Callistene
È debil sempre…
Alma schiava d’amor. Cauti nel volgo
Disseminarci fia prudenza, e viva
Tener la brama, che già ferve in esso,
Dell’imminente strage, onde prorompa,
Se vien deluso, in tutto il suo tremendo
Furore. La plebe un’arme
Vana è per sé, ma quando
La tratta il saggio, è formidabil brando!

[Aria cantabile]
Alimento alla fiamma si porga,
Tal che incendio vorace ne sorga;
Il poter degli altari che langue
Col terror afforziamo e col sangue:
Ed agl’occhi del mondo insensato
L’util nostro, l’util sembri del ciel.

Sacerdoti
Ben t’avvisi! All’intento bramato
La vendetta de’ numi sia vel.

Partono.

SCENA TERZA
Prigione del circo. Poliuto immerso nel sonno.

[Scena]
Poliuto
(si desta)
Donna!… Malvagio!…
Vision gradita!…
Bella, e di sol vestita,
Qual puro incenso degli altari, al ciel
Salia la sposa, e il ciel schiudeasi, e voce
N’uscia soave: Alla virtude onore!
Ed innocente ella saria? Chi giunge!

SCENA QUARTA
Paolina e detto.

Paolina
La tua sposa infelice.
Ma non rea di spergiuro… Ah! son contati
Gl’istanti!… Odimi. È vero.
Prima d’esser consorte amai Severo.
Lo piansi estinto… dalla tomba uscito
Egli a me riede: usbergo
Ebbi virtù nel periglioso incontro…
Pugnai, ma vinsi.

Poliuto
E fra’ paterni lari
Nol trasse un cenno tuo?

Paolina
Che parli! Ah! donde
Sì rio sospetto?

Poliuto
Callistene…

Paolina
Or basti.
Tal nome pronunciasti,
Che ricorda ogni colpa!
D’esecrabil fiamma
Arde colui… per la tua sposa!

Poliuto
Oh, cielo!
Creder poss’io tanta perfidia?…

Paolina
Il giuro…
E qual nume tu vuoi del giuramento
Vindice al par, che testimone imploro?

Poliuto
(è nella più viva commozione: ricorre al suo pensiero quanto gli apparve in sonno, cade in ginocchio, ed inondato di lagrime, e non potendo formar parole, alza le mani al cielo come in rendimento di grazie, quindi sorge ed abbraccia Paolina)
Questo pianto favelli!… Or pago io moro…

Paolina
No, tu non morrai.

Poliuto
Che dici!

Paolina
Le provocate, ultrici
Folgori, ancor sospende
Chi può. Riedi all’antico, al vilipeso
Culto de’ numi, e la tua vita è salva.

Poliuto
Ma l’anima perduta!

Paolina
O sposo mio…

Poliuto
Taci…

Paolina
No…

Poliuto
Vanne…

Paolina
A’ piedi tuoi son io…

[Duetto]
Ah! fuggi da morte orribil cotanto…
All’alma ti giunga l’acerbo mio pianto…
Lo sparge la piena d’immenso dolore…
È pianto d’un core squarciato per te.

Poliuto
Lasciando la terra il giusto non muore;
Nel cielo rinasce a vita migliore.
Ma cessa… ma tergi l’amaro tuo pianto…
Quel duolo soltanto è morte per me.

Paolina
T’arrendi…

Poliuto
Nol deggio…

Paolina
Pietà d’un affanno
Che m’apre l’avello…

Poliuto cerca nascondere la sua commozione.

Non torcere il viso…
Mi dona i tuoi giorni, e tutti saranno,
In grembo all’amore, di gioia un sorriso.

Poliuto
È lampo fugace la gioia mortale,
Ma sede l’Empiro d’eterna esultanza.

Paolina
Pensasti agli orrori del punto fatale?

Poliuto
Iddio con la fede ci dà la costanza.

Paolina è vivamente colpita dallo zelo di Poliuto.

[Duetto II]
Paolina
Coraggio inaudito! Un fulgido lume
Sul ciglio mi striscia e l’ombre dirada!…
Spirarti que’ sensi non puote che un Nume!…
Lo credo… lo adoro… Al circo si vada.

Poliuto
Che parli!… Oseresti?

Paolina
Sfidar la tua sorte.

Poliuto
Un orrido gelo mi piomba sul core!…
A sposo che t’ama puoi chieder la morte?

Paolina
Il giusto rinasce a vita migliore.

Poliuto
La terra i suoi beni ancora t’appresta.

Paolina
È sede l’Empiro d’eterna esultanza.

Poliuto
Non temi lo strazio dell’ora funesta?

Paolina
Iddio con la fede ci dà la costanza.

Poliuto
Fia vero!… La grazia nell’alma ti scende!…
(la pone in ginocchio, ed alzando gli occhi al cielo, stende la destra sul capo di lei in atto solenne)
La via di salute fu schiusa per te.
(la rialza, e cadono uno fra le braccia dell’altra)
Insieme si muoia… Un premio ne attende
Là dove possanza di tempo non è!

[Duetto III Cabaletta]
Paolina e Poliuto
(rapiti in estasi divina)
Il suon dell’arpe angeliche
Intorno a me già sento!…
La luce io veggo splendere
Di cento soli e cento!…
Di me non ho che l’anima!…
Già son del nume a’ piè!…
Eternamente vivere
M’è dato in ciel con te!

SCENA QUINTA e Ultima
Si aprono le porte: vedesi l’anfiteatro rigurgitante d’immenso popolo. Severo, Callistene, altri sacerdoti, ed alcune guardie entrano nella prigione.

[Finale III]
Popolo
Alle fiere chi oltraggia gli Dei!…
Sia punito l’orrendo misfatto…

Severo
(a Poliuto)
Fra la vita e la morte ancor sei.
Scegli.

Poliuto
Morte.

Severo
(alle guardie)
Alle bestie sia dato.

Paolina
Io lo seguo…

Severo, Callistene e Sacerdoti
(con immensa sorpresa)
Ah!

Paolina
Meritata ho la pena…
Del suo Nume la fede abbracciai.

Severo, Callistene e Sacerdoti
(con immensa sorpresa)
Tu!

Paolina
Lo giuro.

Sacerdoti
All’arena, all’arena…

Callistene
(mal frenando la sua gioia infernale)
Ella mora.

Severo
No, crudi, giammai…

Callistene
A difender gli altari venisti;
O le colpe?

Severo
Un istante concedi!…
(a Paolina)

[Quintetto con Coro]
Ah! ti cangia… Se ancora persisti…
Guai!

Paolina
Non cangio.

Callistene
Proconsole!

Severo
Oh! cedi…
No, d’amor non favello gli accenti,
Non domando che vivi per me…
Tu sei figlia… del padre sovvienti…
Ah! se muori, egli muore con te!…

Paolina
A pregar vado in cielo per lui.

Callistene
Più s’indugia?

Severo
Tu dunque?

Paolina
(accennando Callistene)
Abborrisco, ed esecro, detesto
I suoi Numi.

Callistene
Empia donna!…

Sacerdoti
Che orror!

Poliuto
O mia sposa!…

Severo
Qual giorno funesto!

Sacerdoti
Né gettata alle belve fu ancor?

Le guardie circondano Paolina e Poliuto.

Severo
(nell’estrema disperazione)
Giove crudel, famelico
Di sangue e di vendetta,
Ancor vi son colpevoli…
Punirli a te s’aspetta…
La donna rea, sacrilega,
Adoro più di te…
Se giusto sei, la folgore
Vibra dal ciel su me.

Paolina e Poliuto
Il suon dell’arpe angeliche
Intorno a me già sento!…
La luce io veggo splendere
Di cento soli e cento!
Di me non ho che l’anima!…
Già son del nume a’ piè!…
Eternamente vivere
Mi è dato in ciel con te!

Callistene
(Tu, vero nume ed unico,
Vendetta sei per me!)

Popolo
(con grida ferocissime)
A morte, a morte, o perfidi…
Il vostro Dio dov’è?

Cristiani
(che odonsi dalle prigioni contigue)
Signore, a te sia gloria!
Lieti moriam per te!

Callistene
(protendendo la mano in atto di maledizione verso Poliuto e Paolina mentre son condotti al supplizio)
Su voi, perversi, cada
L’infamia!

Severo
Ed io vivrò?

Paolina e Poliuto
A trionfar si vada!

Callistene
(Oh gioia!…)

Severo
(snuda il brando per trucidarsi)
Morte!

Guardie
(disarmandolo)
Ah!… no…

Intanto si abbassa la tela.

FINE

ACT ONE
The Baptism

A dark cavern: above is an opening and the top of a descending stairway carved into the rock; in the foreground, the entrance to a cave, which emits a faint rosy light.

SCENE I
Many Christian groups, some at the head of the stairs, some going up, others on the level below.

[Chorus]
Chorus I
Let us descend…

Chorus II
Silence…

Chorus III
Silence…

Chorus IV
The universe
is all immersed in slumber…

Chorus V
From this unknown, deep cave
No echo rises to reveal our presence.

All
(after having descended)
A secret veil conceals us still
From the impious arms that threaten.
Perhaps the day is not far off
When before the world, among the martyrs,
Our prayer will rise to the King of heaven
From bloodlees lips:
And more than lips, our blood
Will tell of the living God.
(they enter the cave silently)

SCENE II
Enter Polyeuctus and Nearchus. Polyeuctus descends first, takes a few quick steps toward the cave, then stops, falling into the arms of Nearchus.

Nearchus
You are moved!

[Recitative]
Polyeuctus
It is true…Soon the wave that wipes out
The ancient sin will bathe
My head…A holy
Terror comes over me!

Nearchus
You speak of terror?
He who opens his arms to you, a host of peace
He offered himself, and He rains peace
In the souls that He enters.

Polyeuctus
I have sore need of Him!
Mine is in turmoil
With stormy emotions.

Nearchus
Polyeuctus!

Polyeuctus
The poison of jealousy
Gnaws at my heart!…

Nearchus
Can it be true?…

[Arioso]
Polyeuctus
Words can hardly express, or the mind comprehend,
With how great a love my wife
Loved…and I love…Now I see her
Full of sadness, and bitter grief
Silently furrowing her cheeks: I questioned her; and
With faltering lips she invented reasons
That were pretexts, and refused to admit
To sighing…but too late. Alas! When
She lies asleep, and I waking
With my suspcions, I her her moaning, and speaking
Disjointed words of love!…I revealed my jealous thoughts
To Callisthenes, and he too suspects
A rival.

[Recitative]
Nearchus
Whom did you name?…Ah! Hush.
To stir up terrible doubt!…Minister
Of an iniquitous cult, he dilligently furthers
All their designs! Your consort is a true
Mirror of virtue, and you give
Substance to a figment. Be calm…cease.
The time is coming,
The solemn moment!
Turn yourself to God, and pray for that aid
That is never sought in vain.

Polyeuctus
I bow
My forehead in the dust…and wail… and pray.

[Cavatina]
Temper, O God, passions
Of a soul too ardent…
You who have the power, dispel
My hideous suspicions…
Lend your support
To my struggling heart,
And let no single beat
Be unworthy of you.

Nearchus
Come, and may an angel guide you
To the door of his temple.

Exeunt

SCENE III
Paulina alone.

[Recitative]
Paulina
Whither have I come? What a horrid cave!…
Ah! My suspicions were not
Idle! This is certainly the place
Of the bloody altars,
And the horrible, forbidden assemblies
Of those who make a man a God. My husband,
Then, he too? O death,
You have stolen my lover, now you cast
A sinister eye on my husband!…People are coming!…
(hides behind a massive rock)

SCENE IV
Enter Nearchus followed by a troop of Christians.

[Scena]
Nearchus
Did you hear?
Keep watch discreetly from the opening in the cliff
Until the rite is finished.
I put my trust in you.

Christians
Fear not.
(Exuent)

Paulina
(showing herself)
Nearchus?

Nearchus
What voice is that? What? Now I see!…
Lady, you here?

Paulina
I followed
The trail of Polyeuctus. It has been now
More nights that I have seen him furtively
Leaving our bed. My mind was filled
With doubt, frightful doubt…Would he
Have dared renounce
The sacred religion of our ancestors?

Nearchus
You have guessed the truth.

Paulina
Gods!

Nearchus
You have penetrated
The fatal mystery! A recent law
No longer prescribes exile, but prompt death
To converts!
May your virtue be a pledge
Of your silence, and Polyeuctus’
Extreme peril!…I must go.
(Reenters the cave)

Paulina
I tremble!

[Chorus]
Voices from the cave
Inflame this soul, O spirit of God,
Which has opened to you full of hope,
And grant it the desired reward,
That the heavenly son paid for with his blood.
(general prayer)
Lord, prostrate we worship your commandments,
Your sacred laws of peace and love.
For ourselves, for our wives and children, we pray,
And we pray, Lord, for our enemies.

Paulina
I feel a strange turmoil!
That prayer
Touches my heart! It is a force,
A force that terrifies me! Oh, what do I hear!…
Even for their enemies! Divine words!

[Cavatina]
With what welcome tears
My cheek is moistened…
What gentle unknown power
Reaches for my soul?…
It is like hope…
It enhances human joy…
It is as if a dark veil falls
In shreds from my eyes!
It seems the devout chanting
Finds an echo in heaven!

SCENE V
Enter Polyeuctus, Nearchus, then the other Christians

[Recitativo]
Nearchus
Look…

Polyeuctus
Lady!…

Paulina
O my husband…
Speak…answer…have you abandoned
Your rite?

Polyeuctus
A true God
Has received me.

Paulina
And you have forgotten
That severity…

Polyeuctus
I do not fear it.

Lively martial music is heard. The Christians reappear.

[Scena]
Some Christians
Long echoes
Still a jubilant sound!

The others
The dawn is rising…The arrival
Of the proconsul is being celebrated.

Nearchus
The sword now unsheathed
Hangs over all our heads:
Severus arrives here armed
With the thunderbolts of Rome.

Paulina
Ah, Severus!…Did he not die
Fighting on the battlefield?

Nearchus
He lives.

Paulina
(Heaven!…what do I hear!…)
But the report?…

Nearchus
Was a lie!

[Cabaletta]
Paulina
(her eyes sparkle with vibrant joy, but turning to Polyeuctus she tries to repress it)
(Why, O my heart, do you leap
With foolish rejoicing in my breast?…
The beloved object lives,
But he is dead to me!
My duty condemns
This throbbing…and destiny…
The throes of death
Are more fitting for you.)

Christians
We can defy death,
Eternal God, for you.

Paulina
(Why, O my heart, do you leap, etc.)

Exeunt.

SCENE VI
The grand square of Militene: on one side the vestibule of the temple of Jupiter; on the other, the entrance to the municipal palace. The scene is filled with people, the Severus appears, preceded by his legions.

[Coro]
Chorus
Cheers for the famous Severus,
Eternal laurels for his crown,
He is the life of the empire,
He is the shield and sword of Rome;
Wise in peace, and heroic in war,
He seemed a god among men:
And every echo on earth
Resounds with his name!

[Recitative and arioso]
Severus
Decius, lord of the world,
Armenian people, sends me to you: he wishes
You to be happy, and to that end
Has enjoined me to root out the evil
Sacrilegious tribe rebellious to the gods,
Who mingle among you, like an vicious serpent
Among the flowers. (Soon
I shall see you again, my love:…A rapid throbbing
Shakes my breast!
My heart already feels your sweet presence!

[Cavatina]
The image of your beauty
Is this sun that I admire;
This air is full of you,
Full of your breath…
Ah! Everything in this land
Speaks of happiness and love!
The propitious celestial God
Closed my wound,
Yet far from you, alas, miserable,
I did not feel life…
Close to you, my dearest,
I shall know that I am still alive!)

SCENE VII
Enger Callisthenes, Felix, Polyeuctus, priests, and magistrates.

[Scena]
Callisthenes
How fortunate for us is the dawn
That brings you to Armenia;
May Jove always smile
Upon your prayers, unvanquished leader.

Severus
My most heartfelt thanks!
(espies Felix)
Is it you?…Embrace me.
And your daughter?

Felix
(Heaven!…whatever
Can I say?…My heart is frozen!…)

Severus
You do not answer!

Felix
(in the greatest distress)
You shall see her…

Severus
Perhaps she…?

Felix
Meanwhile before you
Look upon her husband.

Severus
(thunderstruck)
Her husband!…

[Act I Finale ensemble]
Polyeuctus
(aside)
(What suspicion!…)

Felix
(Oh, what a moment!)

Severus
(Oh, what a blow!)

Callisthenes
(Oh, what a stroke of fate!)

Severus
(Am I not delirious?…You gave to another,
Faithless woman, your hand, your heart!…)

Felix
(Tremble!…)

Severus
(O cruel one, how could you?…)

Polyeuctus
(He turns pale.)

[Cabaletta]
Severus
(No, the balde was not merciless
That spilled my blood,
But rather the adverse and evil fortune
That preserved my life!
Ah! Rejoice, ungrateful heart;
The chill of death seizes my breast…
This escape from the tomb
I return to the tomb.)

Callisthenes
(The vengeance I swore,
Ungrateful woman, I shall accomplish.)

Felix
(Ah, a dense cloud obscures
The light of day for me!)

Polyeuctus
(A cold hand grips my heart!
Horrible lightning flashes!…)

Chorus
He was great in peace and war;
He seemed a god among mortals!

Severus
(No, the balde was not merciless, etc.)

Severus enters the municipal palace; all follow him.

ACT TWO
The Convert

The atrium the house of Felix: in the background lovely gardens.

SCENE I
Severus and Callisthenes.

[Recitative}
Callisthenes
Please go in. We are among
The lares of Felix. Where he may now have gone
His daughter will tell you:
You will see her enter the atrium, for it is the hour
When she returns
To her household gods.

Severus
Oh, tell me…

Callisthenes
Speak.

Severus
How many days has she been
At her husband’s side?

Callisthenes
She lives alone
In mourning. Her father
Revealed to me that on the Tiber
She fell in love…but the object of her sighs
Went to his grave…and perhaps
She was compelled by a paternal command
To the temple of Hymen against her will.

Severus
(What a bandage he tears from me!…oh, heaven!)

Callisthenes
But soon I must
Burn incense to the king of the gods.
I need to repair to the altar: I await you there.
(Now let my endeavor be accomplished.)
(Exit)

Severus
She is unlucky, then!
Unlucky, not guilty!…Someone is coming!
I freeze and burn!…I am not deceived: it is she!

SCENE II
Enter Paulina.

[Scena]
Severus
Lady…

Paulina
What!…All powerful gods!…
You, here!…Ah, do not follow me!

Severus
Listen…Stop…It is useless,
Wench, to try to run from me.
If the center of the earth opens,
And you descend to the realm of the dead,
I will follow you.

Paulina
(You will wage
Endless war against me, horrid fate!…)

Severus
You tremble?

Paulina
(There is a chill on my heart!…)

Severus
I see you turn pale!
Am I an object of terror
For you?

Paulina
(I want to die!)

[Duet I Cantabile]
Severus
I was the most joyful of living beings
Arriving in this place!
I hoped for an Olympus of bliss
From our marriage!…
My joy is turned to grief,
Blood pours from my shattered heart,
My hope was madness!
It was the dream of an ailing mind!

Paulina
(He does not see my grief,
He does not understand my yearning…
If there is a merciful god in heaven,
Defend myself from myself.
All, ah, all my former passion
Is awakened in my heart…
I am a woman, and virtue
nonetheless sets a boundary!)

[Tempo di mezzo]
Alas, who is guiding you, reckless one?

Severus
You ask me that? My love.

Paulina
We are both guilty,
You if you continue, and I
If I listen to you. Go away…
Begone…

Severus
And could I leave you?

Paulina
You must.

Severus
Oh, callous woman!

Paulina
Receive a last farewell
And depart.

Severus
A last!

Paulina
Yes.

Severus
And I do not hear you
Utter one sigh! No, never,
You never loved me!…

Paulina
(with unguarded emotion)
And can you
Read my soul? Do you know
What a bitter conflict?…(Alas, woe is me!
What am I saying!…)

Severus
I know the truth!
Do you still love me? Oh, tell me…

Paulina
(Oh horrible agony of death!)

Severus
Look, I ask this in tears…

Paulina
Ah, stop…

Severus
And at your feet.
Tell me that you still love me…still!…

Poliuto and Callisthenes cross the back of the scene.

[Duet II]
Paulina
This soul is too weak
In such a fierce struggle!
Flee…you do not know that a single moment
Can be my undoing!
Ah, do not make me shed tears
Of terrible remorse…
Let me, cruel one, lament
But only of grief…
Let me breathe,
Pure and innocent, far from you.

Severus
No: live, rejoice, heartless woman,
Beside your husband…
Even discard and forget
The memory of a poor wretch…
Not I, I shall never
Forget you:
As long as it still beats
You will live in my heart…
Entombed, forgotten remains,
I shall burn for you.
(Exit in despair)

Exit Paulina.

SCENE III
Polyeuctus alone.

Polyeuctus
The air I breath is poison!…The hussy…
She invited the traitor…He did not lie,
No, Callisthenes…I myself, I saw! And I did not have
A sword or a dagger!…
But tremble, O guilty couple…

[Aria]
My honor has been besmirched!…
Vengeance is necessary…
My castigating hand will shed
A river of blood…
I shall slay the adulteress
On the half-dead body of the coward.
And rip the heart from her breast,
The corrupt, faithless heart.
Ah, I loved her with boundless passion!
Now boundless is my fury!

SCENE IV
Enter a Christian.

[Tempo di mezzo]
Christian
(greatly agitated)
Sir!…

Polyeuctus
What do you want?

Christian
Nearchus…

Polyeuctus
Well?

Christian
He has been led away
In chains…

Polyeuctus
Alas! Where?
My heart trembles!…

Christian
To the temple
Of Jupiter.

Polyeuctus
Almighty God…
What do I hear?

Christian
The brothers
Are in great danger.
(Exit quickly)

Polyeuctus
And I!
(remaining a moment absorbed in thought, then suddenly rousing himself)
Cease the fatal counsel
Of wrath…Heaven opens to me
The way that leads thither!
A virtue is kindled
That was not in me before!

[Cabaletta]
A divine beam shines;
A veil is removed from my eyes…
A voice as holy as heaven
Spoke to me of forgiveness!
The injury is now forgotten;
My heart no longer craves revenge;
God gave me this soul;
I shall return it to God pure.
(Exit)

SCENE V
The temple of Jupiter; in the center a large statue of the god, in front of which a burning altar. Callisthenes, Severus, Felix, Paulina, priests, and Armenian people.

[Chorus]
Priests
(in a tone of fanatical zeal)
A heavenly breeze
Wafts from the temple;
Jove presides over
The sacrifice,
He who rewards the just
And crushes the impious,
Who can wrest
The world from its moorings,
Cast down the numberless
Stars from the sky!

Women
He casts down his eyes
Upon us with fortune,
Ruler of the lightning,
First among the gods:
Watch over
The fate of Armenia,
Like a loving father
Over his beloved children:
Protect a people
Faithful to you.

Callisthenes
(throwing more incense on the altar)
Let your power seize the insolent
Followers of a foolish god.

Priests
Cursed be he who casts insult
Upon the sacred cult of the Great Thunderer.
Let him die forsaken, and mid torments
Let the tomb be denied him still.
Let the winds disperse his unrighteous dust…
Let nothing remain of him but infamy and horror.

[Recitative]
Callisthenes
Magistrates, soldiers,
People, The day of divine vengeance
Has arrived. I have hastened it, calling
For the armed might of Rome. There is no better
Tribunal to defend the temple
Than the temple itself.

People
It is true.

At a signal from Callisthenes Nearchus steps forward.

SCENE VI
Enter Nearchus under guard.

Callisthenes
This infidel
Is an enemy of the gods: I had a reliable report
That last night one more
Was added to so many followers
Of his outlawed cult.
(to Severus)
Command that capital offender to confess.

Severus
Did you hear the charge?

Nearchus
And I confirm it.

Priests
Outrageous
Audacity!

Paulina
(My heart trembles!…)

Severus
Call the convert.

Nearchus
I?

Severus
Yes: I enjoin you
In the name of him who steers the destinies
Of the Roman Empire.

Nearchus
And could I
Betray one of my brothers?
Could this soul
Stoop to such baseness?…I shudder! Ask me
For blood, for my own blood…
The soul, no, for the soul is of God!

[Scena]
Severus
That guilty silence
May cost you horrendous pain!

Priests
Speak now.

Paulina
(A shiver
Courses through my veins!…)

A momentary pause: Nearchus maintains his silence.

[Act II Finale]
Severus
Drag this wretch
To the blackest dungeon.
And let him reveal the truth
Under extreme torture.

The guards surround Nearchus, who turns fearlessly to go.

SCENE VII
Enter Polyeuctus.

Polyeuctus
Halt.

Paulina
(Oh, ye gods!…)

Polyeuctus
That convert
You seek…

The others except for Paulina and Nearchus
Well, then?

Polyeuctus
…is I.

Callisthenes and Felix
You!

Priests
Ah, infidel!…

Severus
He!…

Paulina
I have death in my heart!…

Severus
You!…

Poliuto
I…I myself!

[Sextet I Cantabile]
Severus, Callisthenes, Felix, Priests, and People
The sacrilegious utterance
Still echoes in the temple,
And day is not darkened?
And lightning does not fall?
(to Polyeuctus)
Disgrace and agony will sever
The black thread of your life!
Among the deceased eternal pain
Is in store for you, reprobate.

Paulina
(What prayer can I utter now?
The gods are all enraged!…
Nazarene, I turn to you;
If it is true that you are God,
Aid my husband,
Spare him from death…
And the earth will hear me cry out
That there is no other God for me.)

Polyeuctus
(No, I cannot endure the sight
Of the faithless woman and arrogant man!
God, protect your humble servant…
I come here to die for you,
But worldly passions
Rise fiercely to a new battle!…
This fiery zeal that inflames my breast
Is not all zeal for heaven!)

Nearchus
I do not pity your fate,
But envy it, wish for it.
On earth, ignominy and death;
Glory and life in the lap of God!
Let your tongue and your heart
Offer praise to the Creator…
Already the palm of the martyrs
Is readied in heaven for you!

[Tempo di mezzo]
Severus
I destine him to death.

The guards come forward to seize Polyeuctus.

Paulina
No, cruel brutes…

Priests
How dare you presume!

Callisthenes
You must obey.

Paulina
Stop…
Father, ah, father, defend him.

Felix
He is a criminal.

Paulina
Oh, you…
(to Callisthenes unable to suppress her repugnance)
I do not find
The words…a strange force
Holds me back! The pain that I feel…
(to Severus, prostrating herself)
Let my fervor move your heart…

Severus
What!…sobbing…at my feet!

Paulina
I shall die here if you deny me
His life…

Severus
And could I?

Polyeuctus
(bursting out)
You, for me you beg him!
Impious woman!

Paulina
Husband!…

Polyeuctus
I was.

Paulina
What a thing to say!…

Polyeuctus
I dissolve, curse the hateful bond
That once bound me to you,
This hideous, lying god…
(knocking over the altar)
A true God will punish
Your sins, vile woman!

Priests
Throw the brazen felon to the beasts…

Paulina
(in extreme desperation, trying to throw herself into Polyeuctus’ arms)
I am innocent…

Polyeuctus
(pushing her away)
You?…Go…

[Sextet II with Chorus]
Let me now die in peace…
Only remember how much I loved you…
In the heaven that a merciful God opens to me,
Greater than any other joy for me will be
To be eternally separated
From you, stained with impure love.

Paulina
(insensate)
No, the miserable have no God!…
My destiny is only my own fault!…
If any of you know pity,
Plunge a sword into the center of my heart…
To me, life with so many miseries
Would be worse than a hundred miseries.

Severus
(I must spill that blood forthwith…
She must abhor and run from me!
Now my implacable destiny is deadly
And not change its temper!…
How miserable I am! I am forever
Dead to hope, dead to love!)

Priests
Cursed be he who casts insult
Upon the sacred cult of the great Thunderer.
Let him die forsaken, and mid torments
Let the tomb be denied him still.
Let the winds disperse his unrighteous dust…
Let nothing remain of him but infamy and horror.

Felix
Find refuge in these arms, O daughter;
You still have a father.

Nearchus
Great God, guide his thoughts;
Arm his heart with constancy.

Exeunt Polyeuctus and Nearchus under guard; at the same time, Felix forcibly takes hold of his daughter.

ACT III
Martyrdom

The sacred wood: in the distance a wall separating it from the city; on one side part of the temple of Jupiter.

SCENE I
Confused voices of the people are heard from far off.

[Chorus]
People
Come, come…let us go to the circus…
Time presses!…Come, let us hurry…
When the world is rid of such monsters;
Heaven will be avenged.
Oh, joyous spectacle!…
Blood will flow in rivers!…

SCENE II
The priests arrive from different directions, like persons called to a meeting, then enter Callisthenes.

[Scena]
Priests
Behold the high priest.

Callisthenes
The solemn hour of punishment
Draws near, and there will be
More than one victim!

Priests
What?

Callisthenes
Others follow
The exmple of Polyeuctus, whom death
For the new God does not daunt.

Priests
Oh, the fools!

Callisthenes
His suffering and shame
Felix hides
In his family home…but his daughter
Has rushed to the proconsul’s feet!

Priests
Do you perhaps doubt
That the feminine tears may find mercy
In the soul of Severus?

Callisthenes
He is always weak…
A soul slave to love. It will be prudent
To mingle discreetly among the crowd, and keep
Alive the lust that is now seething within them
For imminent slaughter, so that if disappointed
It will explode in all its terrible fury.
The rabble is an impotent weapon
By itself, but when
The deftly wielded, it is formidable sword,

[Aria cantabile]
Fuel is added to the fire,
Such that a voracious blaze erupts;
Let us strengthen with terror and blood
The languishing power of the altars:
And let our designs seem
To the insensate mob the designs of heaven.

Priests
You counsel well! Let the gods’ vengeance
Be a cover for our desired aims.

Exeunt.

SCENE III
The prison of the circus. Polyeuctus fast asleep.

[Scena]
Polyeuctus
(awakening)
Woman!…Miscreant!…
Welcome vision!…
Beautiful and clad in sunlight,
Like the pure incense of the altars, my wife
Was ascending to heaven, and heaven opened,
And a sweet voice issued: honor to virtue!
And could she be innocent? Who is coming?

SCENE IV
Enter Paulina.

Paulina
Your unhappy wife.
But not guilty of perjury…Ah, the minutes
Are numbered!…Hear me. It is true.
Before becoming your wife I loved Severus.
I mourned him as dead…He returned to me
Risen from the tomb: in our perilous meeting
I had the armor of virtue…
I fought, but won.

Polyeuctus
And did he not receive
Your signal from your father’s house?

Paulina
What are you saying? Ah, whence
Comes such a vile suspicion?

Polyeuctus
Callisthenes…

Paulina
Enough.
You uttered the name of one
Guilty of every sin!
He burns
With an abominable passion…for your wife!

Polyeuctus
Oh, heaven!
Can I believe in such perfidy?…

Paulina
I swear it…
And what god do you wish me
To invoke as vindicating witness to my oath?

Polyeuctus
(Overcome with strong emotion, what appeared in his dream returns to his mind; he falls to his knees, bathed in tears, unable to form words, he raises his hands to heaven as if giving thanks, then rises to embrace Paulina)
Thus you lament!…Now I die content…

Paulina
No, you will not die.

Polyeuctus
What do you mean?

Paulina
He who has the power
Suspends the avenging thunderbolts
You provoke. Return to the ancient, reviled
Worship of the gods, and your life is saved.

Polyeuctus
But my soul is lost!

Paulina
O my husband…

Polyeuctus
Hush…

Paulina
No…

Polyeuctus
Go…

Paulina
I am at your feet…

[Duet]
Ah, flee so horrible a death…
Let my bitter lament enter your soul…
One full of boundless suffering utters it…
It is the lament of a heart that breaks for you.

Polyeuctus
Leaving the world the just man does not die;
He is reborn in heaven to a better life.
But cease…wipe away your bitter tears…
Only that suffering is death to me.

Paulina
Yeild..

Polyeuctus
I must not…

Paulina
Pity the anguish
That opens my grave…

Polyeuctus tries to hide his emotions.

Do not scowl in scorn…
Give me your life, and it will all be,
In the bosom of love, a smile of joy.

Polyeuctus
Mortal joy is but a fleeting flash,
But the Empyrean is a place of eternal rejoicing.

Paulina
Have you thought of the horrors of the fatal moment?

Polyeuctus
With faith God gives us constancy.

Paulina is visibly confounded by Polyeuctus’ zeal.

[Duet II]
Paulina
Inconceivable courage! A dazzling light
Caresses my brow and dispels the shadows!…
Only a god could inspire those feelings in you!…
I believe…I worship him…Let us go to the arena.

Polyeuctus
What do you say?…Would you dare?

Paulina
To defy your fate.

Polyeuctus
A terrible chill grips my heart!…
Can you ask death of a wife whom you love?

Paulina
The just awaken to a better life.

Polyeuctus
The world still has good in store for you.

Paulina
The Empyrean is a place of eternal rejoicing.

Polyeuctus
Do you not fear the agony of the hour of death?

Paulina
With faith, God gives us constancy.

Polyeuctus
Can it be true?…Grace flows into your soul!…
(he has her kneel, and raising his eyes to heaven, places his right hand on her head in a solemn gesture)
The way to salvation was opened to you.
(he raises her again, and they fall into each other’s arms)
Let us die together…A reward awaits
There where time has no power!

[Duet III Cabaletta]
Paulina and Polyeuctus
(rapt in divine ecstasy)
I already hear about me
The sound of the angelic harps!…
I see the light
Of hundreds of stars shining!…
I have nothing of me but spirit!…
I am already at the feet of the Lord!…
I am able to live with you
In heaven eternally!

SCENE V and the Last
The doors open: the amphitheater overflows with an enormous crowd. Severus, Callisthenes, other priests, and some guards enter the prison.

[Act III Finale]
People
To the beasts with whoever offends the gods!
Let the heinous crime be punished…

Severus
(to Polyeuctus)
You are still between life and death.
Chose.

Polyeuctus
Death.

Severus
(to the guards)
Let him be given to the beasts.

Paulina
I follow him…

Severus, Callisthenes, and Priests
(greatly astonished)
Oh!

Paulina
I have deserved the punishment…
I have embraced the faith of his God.

Severus, Callisthenes, and Priests
(greatly astonished)
You!

Paulina
I swear it.

Priests
To the arena, to the arena…

Callisthenes
(unable to restrain his infernal joy)
Let her die.

Severus
No, monsters, never…

Callisthenes
Have you come to defend the altars,
Or the offenses?

Severus
Allow me a moment!…
(to Paolina)

[Quintet with Chorus]
Ah, recant…If you still persist…
Woe unto you!

Paulina
I do not recant.

Callisthenes
Proconsul!

Severus
Oh, yield…
No, I do not speak words of love,
I do not ask you to live for me…
You are a daughter…think of your father…
Ah, if you die, he dies with you!…

Paulina
I go to heaven to pray for him.

Callisthenes
Do you delay still?

Severus
Then you…?

Paulina
(pointing to Callisthenes)
I abhor, loathe, and detest
His gods.

Callisthenes
Impious woman!

Priests
What horror!

Polyeuctus
O my wife!…

Severus
What a ghastly day!

Priests
Has she not yet been thrown to the beasts?

The guards surround Paulina and Polyeuctus

Severus
(in extreme desperation)
Cruel Jove, ravenous
For blood and vengeance,
The are still culpable…
You are expected to punish them…
The woman, guilty, sacrilegious,
I worship more than you…
If you are just, strike me down
With a thunderbolt from heaven.

Paulina and Polyeuctus
I already hear about me
The sound of the angelic harps!…
I see the light
Of hundreds of stars shining!…
I have nothing of me but spirit!…
I am already at the feet of the Lord!…
I am able to live with you
In heaven eternally!

Callisthenes
(You, true and only god,
You are avenged by me!)

People
(with ferocious shouts)
To death, to death, apostates…
Where is your god?

Callisthenes
(heard from the adjoining cells)
Lord, glory be to you!
Gladly we die for you!

Callisthenes
(extending his hand in a gesture of malediction toward Polyeuctus and Paulina as they are led to execution)
May infamy fall upon you,
Depraved pair!

Severus
And am I to live?

Paulina and Polyeuctus
Onward to victory!

Callisthenes
(Oh, joy!…)

Severus
(unsheathes his sword to stab himself)
Death!

Guards
(disarming him)
Ah!…no…

The curtain falls.

THE END

2 Responses

  1. Thank you for sending me this. I do not have access to all the versions of the operas, obviously, so this is really helpful. I’ll see if I can add it.

  2. James Gingrich says:

    Thanks for your translation. I greatly appreciate making the Donizetti libretti available.

    My recording with Carreras & Ricciarelli uses a different version of Act 1 Scene 5. No translation other than google translate.

    POLIUTO
    Oggetto de miei numi,
    gentil pensier di me,
    clemente fra gli eletti
    Iddio ti chiama a sé.

    PAOLINA
    Ah! se tu m’ami, taci
    Piangendo chieggo a te.
    Lo sdegno lor paventa,
    Lo sposo salva a me,
    Paventa il loro sdegno!

    NEARCO, CRISTIANI
    Nell’ombra e nel silenzio
    volgiamo amici il piè, …
    Poter un Dio clemente
    farà trionfar la fè ecc.

    POLIUTO
    Oggetto de miei numi,
    gentil pensier di me,
    clemente fra gli eletti
    Iddio ti chiama a sé, ecc.

    PAOLINA
    Se tu m’ami, Ah, taci,
    piangendo chieggo a te,
    lo sposo salva a me, ah, si, ecc.

    UN CRISTIANO
    Omai da lunge
    nell’immense pianure
    brillan le insegne
    di romane legion.

    NEARCO
    Il proconsol s’avanza
    del alto Imperator:
    Qui Severo giunge armato.

    PAOLINA
    Ah! Severo!… E combattendo
    ei sul campo non mori?

    NEARCO
    Egli vive.

    PAOLINA
    O ciel! … che sento?
    Ah! Egli vive! Severo? Ah!
    Perchè di stolto giubilo mi balzi,
    o cor, nel petto? …
    Vive l’amato oggetto,
    ma spento egli è per me!
    Condanna questi palpiti
    il mio dover … la sorte …
    Il palpito di morte
    meglio s’addice a te.
    (Partono)

    <<<< INSTEAD OF :

    [Scena]
    Alcuni Cristiani
    Echeggia
    Lunge ancora un suon giulivo!
    Gli Altri
    Sorse l’alba… Si festeggia
    Del proconsole l’arrivo.
    Nearco
    A noi tutti sulla chioma
    Pende il ferro già snudato:
    Delle folgori di Roma
    Qui Severo giunge armato.
    Paolina
    Ah! Severo!… e combattendo
    Ei sul campo non morì?
    Nearco
    Egli vive.
    Paolina
    (Ciel!… che intendo!…)
    Ma la fama?…
    Nearco
    Il ver mentì!

    [Cabaletta]
    Paolina
    (i suoi occhi sfavillano della più viva gioia, ma volgendosi a Poliuto cerca reprimersi)
    (Perché di stolto giubilo
    Mi balzi, o cor, nel petto?…
    Vive l’amato oggetto,
    Ma spento egli è per me!
    Condanna questi palpiti
    Il mio dover… la sorte…
    Il palpito di morte
    Meglio s’addice a te.)
    Cristiani
    Sfidar saprem la morte,
    Eterno Iddio, per te.
    Paolina
    (Perché di stolto giubilo, ecc.)
    Partono.

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